La cipolla di Cannara è una varietà di cipolla coltivata principalmente nel comune di Cannara, in Umbria, ed è famosa per la sua dolcezza e versatilità in cucina. Questa cipolla ha ottenuto il marchio IGP e viene festeggiata ogni anno con la Festa della Cipolla di Cannara, un evento gastronomico che attira migliaia di visitatori. Ci sono tre tipologie di cipolla di Cannara: Cipolla rossa: dolce e delicata, ottima cruda in insalate o cotta. Cipolla dorata: dal sapore più deciso, perfetta per zuppe e soffritti. Cipolla bianca: leggera e versatile, adatta a molte preparazioni. Grazie alla sua dolcezza, la cipolla di Cannara è molto utilizzata in piatti tradizionali umbri come la cipollata una zuppa rustica di cipolle o la confettura di cipolla, ideale per essere servita con formaggi stagionati. La coltivazione in terreni fertili e ben drenati, tipici della Valle Umbra, conferisce a questa cipolla caratteristiche uniche di sapore e consistenza.
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Zuppa di zucca gialla
La zuppa di zucca gialla è un piatto semplice e gustoso, perfetto per l’autunno o l’inverno. Ecco una ricetta base per prepararla: Ingredienti: 600 g di zucca gialla pulita e tagliata a cubetti1 cipolla 2 patate medie 1 carota , 1 litro di brodo vegetale, 2 cucchiai di olio d’oliva extravergine Sale e pepe q.b. Un pizzico di noce moscata Parmigiano grattugiato Crostini di pane Prepara gli ingredienti: sbuccia e taglia la cipolla, le patate e la carota a pezzetti. In una casseruola, scalda l’olio e fai soffriggere la cipolla finché diventa trasparente. Aggiungi la zucca, le patate e la carota. Cuoci per qualche minuto, mescolando, finché gli ingredienti iniziano ad ammorbidirsi. Versa il brodo vegetale caldo fino a coprire completamente le verdure. Porta a ebollizione, quindi abbassa la fiamma e lascia cuocere a fuoco lento per circa 20-30 minuti, finché la zucca e le patate sono ben morbide. Quando le verdure sono cotte, frulla la zuppa con un frullatore a immersione fino a ottenere una consistenza liscia e cremosa. Se la zuppa è troppo densa, aggiungi un po’ di brodo. Aggiusta di sale, pepe e, se ti piace, un pizzico di noce moscata. Servi la zuppa calda, guarnendo con un filo di olio d’oliva, parmigiano grattugiato e crostini se desideri. Buon appetito!
La tartara
Questo piatto è popolare nella cucina francese e in altre tradizioni culinarie in tutto il mondo. È il preferito di coloro che apprezzano la freschezza e la consistenza degli ingredienti crudi combinati con sapori decisi. La tartara, , è una preparazione a base di carne cruda, solitamente bovina, triturata finemente e condita con una varietà di ingredienti che possono includere cipolla: la quale aggiunge un tocco di piccantezza e aromaticità capperi conferiscono un sapore salato e leggermente amaro. Tuorlo d’uovo crudo: Lega gli ingredienti e aggiunge cremosità. Mostarda Porta una nota agrodolce. Salsa Worcestershire: aggiunge un sapore e una leggera nota piccante. Sale e pepe: Insaporiscono la carne. Olio extravergine d’oliva: lega gli ingredienti e aggiunge sapore. La tartara è un piatto molto versatile che può essere servito come antipasto, secondo o anche come piatto unico. Si sposa bene con diverse guarnizioni, come crostini di pane, patatine fritte o insalata.
La vinaigrette
La vinaigrette all’aceto balsamico è una miscela di olio e aceto, facile da preparare e assolutamente gustosa ecco come prepararla 4 cucchiai di aceto balsamico , 12 cucchiai di olio d’oliva , 1 cucchiaino di sale marino 1 cucchiaino di pepe macinato fresco Questo condimento ha poche calorie rispetto ad altri, è senza glutine, è vegano e si conserva in frigorifero per almeno una settimana. Questa vinaigrette è perfetta per ricette come insalate estive o come crema da servire come condimento per il pane o il formaggio. A seconda dei vostri gusti, potete aggiungere nuovi ingredienti alla nostra ricetta di base per renderla più dolce, più acida, più fruttata, più saporita o addirittura più piccante. Non ci sono limiti alla vostra creatività! A differenza di altri paesi, vinaigrette e dressing vengono utilizzate di rado nelle ricette di insalate italiane. Mentre i condimenti misti sono poco diffusi nel nostro paese, le ricette più conosciute come la salsa yogurt o la salsa cocktail vengono servite principalmente in occasioni speciali. Per controllare il risultato, della vostra vinaigrette vi consigliamo di immergere una foglia di lattuga nel condimento e di assaggiare la vinaigrette prima di condire i vostri piatti.
Lenticchie quando vanno mangiate
E’ consuetudine mangiare le lenticchie a Capodanno, ma vi siete mai chiesti il perché e se vanno mangiate prima o dopo la mezzanotte? Ancora una volta, come per numerose feste cristiane, sacro e profano s’incontrano. Infatti, quella che ora è una semplice tradizione bene augurale, pare sia iniziata addirittura dagli scritti della Bibbia. Anche al tempo degli antichi romani questo legume era piuttosto famoso ed era uso regalarne una sacca, chiamata scarsella, alle persone amate in quanto, per la forma, ricordavano molto delle monete. E l’augurio era che ogni lenticchia si convertisse in denaro. Le lenticchie sono tra i legumi più antichi. Pare fossero coltivate già nel 7000 A.C. da alcune popolazioni asiatiche e, importate nel bacino del mar mediterraneo, furono in seguito usate per produrre pane ed addirittura dolci. Ricche di fibre, fosforo, vitamine e potassio sono tra i sostituti più validi per chi, al giorno d’oggi, sceglie di seguire una dieta vegetariana in quanto le loro molte proprietà le rendono un validissimo sostituto della carne. Ma, a parte tutta la storia o i benefici che possono apportare alla nostra salute, non dimentichiamo di preparare un piatto a base di lenticchie e mangiarne un po’ nella notte di San Silvestro, per conservare intatta una tradizione millenaria. La tradizione vuole che mangiare lenticchie e cotechino prima della mezzanotte sia di buon augurio per l’anno nuovo.
Per una cena veloce e creativa
Come per gli stuzzichini in versione finger food così per le torte salate a base di ricotta c’è l’imbarazzo della scelta. Se avete in casa un rotolo di pasta sfoglia e della ricotta, la cena è fatta! Potete imbottirla con tutto, grazie al sapore neutro e alla adattabilità di questo tipo di formaggio morbido. Realizzerete sia torte vegetariane che non, come la torta salata alla zucca e ricotta oppure ai carciofi e prosciutto, ai funghi e speck, al radicchio rosso, ai fiori di zucca, alle patate, alle cipolle, agli agretti, ai porri, Insomma non c’è verdura che tenga e che resista alla ricotta e in pochi secondi avrete un piatto gustosissimo!
Spiedini che passione….
Che li portiate in tavola come antipasto o contorno, caldi oppure freddi, che li cuciniate al forno o alla griglia, gli spiedini di verdure sono un piatto colorato e di semplice esecuzione. Lavate tutte le verdure e asciugatele con un panno pulito. Componete gli spiedini iniziando dai pomodori ciliegini che lascerete interi. Continuate con rondelle di zucchine, se possibile non troppo spesse, in modo da farle cuocere facilmente. Tagliate il peperone rosso, eliminando i semi, e riducetelo in quadretti che infilzerete negli spiedini. Se preferite potete prima rimuovere la pelle con un pelapatate. Private gli champignon dei gambi e aggiungeteli agli stecchi Tagliate la cipolla in quarti e poi in foglie di piccole dimensioni. Pelate e tagliate le carote a rondelle. Unitele agli spiedini in quantità a piacere. Procedete con il peperone giallo come per quello rosso. Completate gli stecchi a piacere regolandovi in base alla loro lunghezza. In una ciotola emulsiona l’olio con il succo di limone, l’origano, il sale e pepe preferibilmente appena macinato. Trasferite gli spiedini in una teglia rivestita di carta da forno e spennellateli con il condimento preparato. Fate riposare 15 minuti, quindi cuocete nel forno già caldo a 200° per circa 30- minuti, compatibilmente con lo spessore delle verdure
Pizza gustosa
Uno degli alimenti più amati nel mondo da grandi e piccini è sicuramente la pizza. Ma vogliamo proporvi una ricetta più particolare rispetto alla classica pizza margherita , sfruttando un abbinamento un po’ inusuale: la pizza peperoni e tonno. Basterà seguire la ricetta della pizza classica ma con l’aggiunta di questi ingredienti. Farina, acqua tiepida, lievito di birra. Tutti ingredienti semplici come questi per una preparazione un po’ elaborata ma che vi permetterà di mettere in tavola una pizza squisita e insolita, che tutti si ricorderanno. Ecco come preparare una splendida pizza peperoni e tonno.Per l’impasto sciogliete il lievito nell’acqua tiepida e farina Unite il tutto in una ciotola dove avrete già messo la farina, lo zucchero, il sale e l’olio d’oliva. Impastate bene il tutto e fate riposare per almeno un’ora. Pulite bene i peperoni, tagliateli a listarelle sottili e cuoceteli in padella con un filo d’olio e l’aglio. Stendete l’impasto lievitato e ricopritelo con un po’ di passata di pomodoro, i peperoni e il tonno sgocciolato dall’olio di conservazione. Cuocete in forno già caldo a 220° per circa 20 minuti

Aglio quante proprietà
Sono davvero molte le proprietà terapeutiche dell’aglio utili anche se c’è qualche chilo in più da eliminare: regola la pressione sanguigna, è un antibiotico naturale contro le infezioni gastrointestinali che fanno aumentare e accrescere il girovita, è in grado di diminuire i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue e ha un’azione ripulente e detossinante sul fegato e l’apparato digestivo in genere. L’aglio è una pianta coltivata bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Liliaceae, ma che la recente classificazione APG III attribuisce alle Amaryllidaceae .Tipico stuzzichino piemontese d’altri tempi è la così chiamata “soma d’aj” ovvero una fetta di pane stropicciata con aglio un goccio d’olio e una presa di sale. Era “il pranzo” dei vendemmiatori ed era accompagnata da un grappolo d’uva nera: sveglia l’intestino ed è antiossidante e brucia i grassi. Se la cosa che vi preoccupa nel mangiare aglio è il vostro alito, non preoccupatevi, per ripulirlo dopo un pasto con aglio basta masticare una foglia di salvia, una fogliolina di menta, un chicco di caffè o dei semini di anice
Pasta Day
Secondo dati diffusi da Unione Italiana Food in Italia tutti mangiano pasta (98%) con 23,1 kg procapite annui. Circa 6 italiani su 10, in tutte le fasce di età e con un picco al centro-sud, la portano in tavola tutti i giorni. E durante il lockdown il 28% ne ha consumata di più. Ma la pasta made in Italy è la prima scelta anche per il 72% delle famiglie inglesi, il 68% di quelle francesi, il 54% di quelle tedesche e il 48% negli Stati Uniti. Uno dei caposaldi della cucina italiana è senza dubbio la pasta alla carbonara, piatto romano per eccellenza diventato ormai un classico la cui preparazione accende sempre il dibattito tra cuochi, esperti di gastronomia e semplici golosi. La ricetta originale prevede esclusivamente l’utilizzo del guanciale e del pecorino romano, niente cipolla o aglio, con cui si condiscono a fuoco spento gli spaghetti legandoli con le uova sbattute e abbondante pepe nero.






