Dormire tra gli alberi

Avete mai trascorso una notte in tenda, dormendo letteralmente sospesi tra gli alberi? Se cercate un weekend nella natura per il piacere di svegliarvi tra i suoni e il profumo del bosco, il tree camping è quello che fa per voi. Arrivata da poco anche in Italia, la mania della tenda appesa tra gli alberi, che ondeggia come un letto volante, sta conquistando tutti i green-addicted. L’esperienza è allo stesso tempo primitiva e high tech, perché le tende appese sono costruite per offrire la massima tranquillità. Proprio come se fossero nidi di uccello, le tende per il tree sleeping sono realizzate in leggero tessuto tecnico e hanno le forme più strane. In italia si può provare il tree camping tra gli alberi nel Parco delle Madonie, in Sicilia, ma anche a Claut, in Friuli, a Baratti, in Toscana o a Maremirtilli tra la costiera Amalfitana e quella Cilentana. Nel Parco avventura delle Madonie puoi dormire in tende sospese a 7 metri d’altezza immerse nel silenzio del bosco di Gorgonero. La copertura trasparente delle tende offre una vista grandiosa sul cielo stellato.E’ l’esperienza perfetta: per i più avventurieri.

Le case sull’albero

Le case sull’albero non sono più “sogni” da bambini, sono diventate esempi di eco architettura e moderne forme di evasione per grandi e piccini. Quando si tratta di progettare case sugli alberi gli esperti sono gli architetti di  ArtisTree House, uno studio con base in Texas specializzato in strutture ecologiche rigorosamente immerse nella natura. Le loro case sugli alberi sono davvero uniche, pensate per regalare ai visitatori viste mozzafiato del paesaggio, alloggi con mobili e complementi di classe in location uniche, incontaminate e straordinarie. Questi singolari progetti si fondano sull’utilizzo di materiali ecologici e pannelli solari offrendo un modo innovativo e avventuroso per connettersi vantano una sinergia potente con l’ambiente circostante. Non sono case per ricchi o case scultura, sono vere abitazioni che tutti posso prenotare ce ne sono alcune ad esempio a quattro miglia di distanza dal Mauna Loa, il più grande vulcano attivo della Terra. Costano circa 130 euro a notte. L’idea di costruire una casa sul cratere di un vulcano che ha eruttato ben 33 volte, nasce dal desiderio di fondere l’esperienza abitativa con l’ambiente circostante e proporre al contempo un’esperienza fortemente adrenalinica. Tutte le case sono rigorosamente sospese in aria e non hanno fondamenta, e regalano emozioni uniche anche solo per una notte.

L’ultima frontiera dei viaggi il campeggio in giardino….altrui

Affittare un giardino, o uno spazio verde, in cui piazzare la propria tenda o parcheggiare il proprio camper: il campeggio inverno o estate C’è un vero e proprio termine, per definirla: “garden sharing”, letteralmente “condivisione del giardino”. È l’ultima tendenza in fatto di campeggio, ed è una tendenza che va in direzione opposta rispetto al glamping, l’interpretazione lussuosa dell’arte del campeggiare. Perché il garden sharing, al contrario, del campeggio è una declinazione ancora più a basso costo. Ma in cosa contiste, il garden sharing? Semplicemente, nel temporaneo “affitto” di un giardino. Come si possono affittare ville e appartamenti, su garden sharing  il sito ad hoc si può scegliere tra giardini e spazi all’aperto che i privati mettono a disposizione per tende, roulotte, camper e macchine. L’idea è venuta a tre ragazzi italiani. Sono loro, i fondatori di quel sito che Il Gardensharer (colui che mette a disposizione il suo spazio verde) si iscrive al sito, e indica se lo spazio disponibile è adatto ad ospitare una tenda, un camper o una roulotte, o se offre invece una sistemazione pronta come una casa in legno o una casetta sull’albero. Il meccanismo è molto simile a quello di Airbnb. Le opzioni sono, ovviamente, low cost: ci sono giardini immersi nell’entroterra ligure che costano poco più di 10 euro a notte, e cortili a Roma che permettono di parcheggiare il proprio camper per 28 euro. Se i proprietari offrono invece servizi complementari dall’utilizzo delle docce a quello della piscina , si arriva a spendere sui 50 / 60 euro.Ad oggi, sono circa 3000 gli spazi in Italia in cui è possibile provare quest’originale alternativa al campeggio. E se, ad utilizzare il neonato sito, sono per ora soprattutto camperisti, i suoi fondatori si augurano che presto cominci ad attecchire anche tra i viaggiatori zaino in spalla. Anche perché, le sistemazioni offerte sono le più varie. E sono adatte a famiglie con bambini come a viaggiatori in solitaria. Tra i 35 e i 70 anni, spiegano i giovani imprenditori, coppie e famiglie trovano in garden sharing un’alternativa meno caotica e più economica rispetto al classico campeggio, mentre i più giovani utilizzano il servizio per trovare giardini e aree verdi in cui piazzare la tenda quando arrivano in serata. Per poi ripartire il mattino seguente, alla volta di una nuova destinazione.