Ecco gli errori da non fare per un buon piatto di pasta

Gli italiani sono gli chef più famosi del mondo, e un buon piatto di  pasta, nel nostro Paese, è d’obbligo. Tutti sanno farla: al pesto, al sugo, al ragù, alla panna e via dicendo. La pasta fa parte della nostra cultura, impossibile negarlo. Eppure, alle volte, commettiamo alcuni banali errori, convinti di alcune cose che diamo per scontate. Ma oggi vogliamo svelarvi qualche semplice trucco per imparare a cuocere un piatto di pasta senza sbagliare. Per esempio: sapete che dobbiamo togliere il coperchio per far sì che possiamo meglio girare la pasta che stiamo cucinando? Siamo convinti che molti di voi, invece, cucinano la pasta a coperchio chiuso. Il coperchio va lasciato chiuso fino a quando l’acqua non bolle, ma dopo, dobbiamo lasciarlo aperto fino a quando la pasta non arriva a cottura. Sapete se è meglio far bollire acqua fredda o calda? Ovviamente fredda: questa la rende di una consistenza migliore e fa sì che si risparmi tempo e acqua. Ricordate di usare solo condimenti naturali, come tradizione comanda. Per la cottura, qui diamo la preferenza al vostro gusto: al dente o ben cotta, la pasta conserva comunque diverse proprietà di riferimento.Di certo, come dicevano gli antichi: una buona pasta è quella che fuoriesce dalla pentola né troppo cotta né troppo cruda. Ma sappiate che la pasta al dente conserva sempre intatte le sue caratteristiche nutritive, anche se troppo cruda non è facilmente digeribile, di contro, una pasta molto cotta è pesante e collosa. Insomma, una buon piatto di pasta è ben facile  da cucinare, ma per un buon piatto di pasta meglio sapere qualche trucchetto.

 

Carbonara day

Il 6 aprile, è il Carbonara Day, sul web gli utenti impazziscono alla ricerca delle infiniti interpretazioni, salvo poi proteggere sulla versione ortodossa.Su Facebook, Instagram e Twitter la mobilitazione è già cominciata e si preannuncia un successo almeo pari allo scorso anno: il #CarbonaraDay, evento mediatico creato dai pastai di Unione Italiana Food, ha mobilitato sui social 270 milioni di pasta lover. Anche l’edizione 2019 parte con ottime premesse con cuochi, blogger,  esperti e appassionati pronti a seguire il #CarbonaraChallenge. Un evento virtuale in cui condividere opinioni, foto e consigli a proposito di questo piatto e, più in generale, sul rapporto tra tradizione e contaminazione in cucina.Non poteva che essere social un tema così amato dai millennials: la Carbonara è la loro ricetta del cuore, secondo un’indagine Doxa. Ed è anche il piatto di pasta più richiesto per quanto riguarda il food delivery. Dai loro dati la carbonara è la pasta più richiesta a domicilio con oltre 6mila chili consegnati.  Con un dato interessante: la carbonara non è solo un primo, è diventato un “gusto”, nel senso che poi sposa anche polpette e hamburger, pizza e arancini, pollo e bruschetta. E, tra i formati di pasta, va a condire mezze maniche, rigatoni e spaghettoni, bucatini, tonnarelli, ma anche bigoli e linguine. Ma gli spaghetti restano al top.

Un piatto speciale la frittata

Avete sbattuto le uova e le avete cotte in padella con un filo di olio bollente. Niente di più facile, no? Eppure anche un piatto semplice come la frittata può essere servito in modo fantasioso e originale acquistando tutto un altro sapore! Non ci credete? Provate ad esempio a preparare una buona frittata di zucchine e, dopo averla fatta intiepidire, ricavatene dei piccoli cerchi con l’aiuto di un bicchiere, poi mettetene uno al centro del piatto da portata sormontato a torre da una fetta di mozzarella e da una fetta di prosciutto cotto, della stessa forma e grandezza, creando la quantità di strati che desiderate e fermando il tutto con un lungo stecchino e un’oliva per cappello. Guarnite il contorno del piatto con zucchine a dadini, olive e pomodorini ed ecco che la vostra semplice frittata diventerà un piccolo capolavoro. Volete utilizzare la frittata come piatto forte per il vostro buffet di antipasti? Allora preparatene tre tipi di diversi colori, ad esempio una di spinaci, una di carote e una di melanzane, e con uno spessore di almeno 2 cm. Poi, una volta pronte e tiepide, tagliatele a quadratini della stessa grandezza e disponetele a scacchiera su un tagliere, alternando i colori.