Dopo una vigorosa giornata lavorativa si sente sempre il bisogno di tornare a casa per potersi riposare. Specialmente quando le giornate diventano più corte e la colonnina di mercurio inizia a scendere non si può fare a meno di desiderare la giusta dose di calore e comfort. Chi ha la fortuna di avere un camino dovrebbe poterlo rendere il più particolareggiato possibile grazie agli accessori giusti, indispensabili per il suo utilizzo. Tra questi non può mancare la cesta porta legna. Si tratta di un accessorio fondamentale perché serve a contenere i ceppi che devono essere utilizzati per l’accensione del fuoco. Grazie alla cesta porta legna si riesce a conservare il giusto ordine in casa e, nello stesso tempo, si può fare uso di un complemento d’arredo in grado di rendere l’ambiente molto più ricercato ed elegante. La cesta porta legna è il giusto accessorio capace di rendere un ambiente molto più interessante e dal carattere vigoroso e deciso. Una volta collocata la vostra cesta porta legna all’ interno del vostro salotto sarà impossibile poter tornare indietro.
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Ottobre sa d’autunno.
Esci sul terrazzo di prima mattina e senti l’odore dell’umidità e delle foglie secche e ingiallite già precipitate al suolo che ne sono ricoperte. La terra assume quell’odore tipico delle cantine del vino dei vecchi casolari di campagna. Nell’aria si distingue l’odore acre dei primi camini accesi e della legna bruciata. L’aria si fa pungente….ma non fredda…non abbastanza per ricordarti l’inverno. Le sere d’autunno quando guardi il cielo e non ti viene in mente di cercare il sole…perché il cielo ad ottobre ha un altro colore e non è quello del sole. Ti senti l’aria più fresca a volte più pungente e stringi le braccia su di te e le strofini energicamente per creare calore. E ci sono anche particolari profumi, d’autunno quel profumo che ti fa pensare al bosco, alle castagne, ai funghi, al silenzio di una passeggiata in un castagneto con il cesto in braccio e le scarpe un po’ fangose, fiduciosi però di poter accendere il camino e godersi seduti sul divano delle favolose castagne arrostite e vedere il contrasto caldo freddo che forma aloni sui vetri sprigionato da una caffetteria. A Ottobre è cambiata la stagione… è arrivato l’autunno
Alimenti anti influenza
Sembra estate nonostante che siamo il 20 Ottobre in gran parte della nostra penisola sembra essere in estate, cielo azzurro voglia di mare anziché di castagne e camino, ma secondo gli esperti da lunedì calo delle temperature e influenza sono in arrivo: così, con l’approssimarsi dei mesi più freddi e dell’inverno, è importante non farsi trovare impreparati contro la minaccia dei virus influenzali. In questo senso, un’efficace azione di prevenzione può essere effettuata con una giusta dieta, ricca di quelle sostanze, in particolare vitamine, che rafforzano il nostro organismo.Ovviamente, si tratta di un alimentazione nella quale devono farla da padrone verdura e frutta, da consumarsi preferibilmente cruda o poco cotta, evitando così di perdere sostanze preziose con la cottura. Addirittura, si possono piazzare una serie di alimenti ideali per combattere l’influenza in tutte le varie portate di un pranzo tipicamente invernale. Uno di questi, ad esempio è la zucca gialla, ricchissima di betecarotene e pro-vitamina A, un ortaggio facilmente utilizzabile anche nei ‘primi’, come nelle vellutate, nei risotti o come ripieno dei tortelli.Verdure per i secondi o contorni? Ecco a voi peperoni, magari da fare ripieni, o verze e broccoli al vapore. I peperoni sono ricchi di vitamina C e betacarotene, in particolare quelli rossi. vitamina C presente anche nel broccolo, utile pure nell’apporto di della vitamina B, e nel cavolo verza, che offre anche vitamina E. Senza contare che broccoli e cavoli sono ottimi per l’apporto di antiossidanti e per allargare una dieta ipocalorica.E’ però nella frutta che si può pescare a piene mani per arricchire la ‘cesta’ degli alimenti anti-influenza,si può puntare sugli agrumi: arance, limoni e mandarini sono ricchissimi di vitamina C, In questo periodo, poi, si trovano facilmente uva, , kiwi, melograno, utilissimo non solo contro l’influenza ma pure contro mal di gola e raffreddore, altri mali di stagione.E per finire, ecco lo zenzero: una bella tisana con l’ormai nota radice vi aiuterà contro tutte le forme influenzali.
La tristezza un malanno passeggiero
La tristezza, come un malanno passeggero, va curata. Ma non sopprimendone i sintomi. Va accolta, accettata, persino assaporata. A ogni momento di gioia segue, come un’onda, uno d’ombra. Non è necessario obbligarsi a ridere o a stare in compagnia, ma può essere utile far caso a qualche dettaglio e soffermarsi, per apprezzarlo maggiormente, per far sprigionare le sue virtù curative. Pensa alle cose a forma di cuore Il processo di unione tra simboli grafici e concetti astratti attiva, nel nostro cervello, la corteccia prefrontale. È l’area deputata ai all’apprendimento, ai processi decisionali, alla moderazione, all’orchestrazione di pensieri. Ebbene, è anche quella che, in caso di depressione, declina maggiormente, che tende a spegnersi. Forse è per questo che riaccenderla con una serie di piacevoli associazioni unite all’idea di un sentimento scoprendo la forma del cuore nei sassi, nei germogli, nei fili d’erba nella sabbia, procura un delizioso e sottile sollievo, che ci fa sorridere dentro. ll fuoco: sembra un essere vivente. Lo si può osservare, è affascinante. Parla, strepita, tiene compagnia, riscalda e rassicura. Copre dolcemente i momenti di silenzio che potrebbero essere imbarazzanti. Dipinge l’intera stanza, ed è una componente primitiva dell’incontro, della convivialità. In ogni dipinto ideale c’è sempre un fuoco che campeggia sullo sfondo, insieme a tappeti, cuscini e un calice di vino. Il Cioccolato: è tutto bontà, qui lo schiocco di quando si rompe la tavoletta, la dolcezza che si scioglie tra le dita o a bagnomaria per mezz’ora per fare la cioccolata. Mezz’ora per pregustare un piacere che ormai tutti attribuiscono al cacao una miriade di effetti benefici. Quando ti senti triste senza motivo pensa…e tutto tornerà più sereno
Pensare in prospettiva….Playa escondida
In questi giorni che le condizioni meteo di tutta Italia ci fanno pensare più a piumini e cappelli oltre vacanze in baite di montagna difronte ad un cammino acceso, vi vogliamo proiettare avanti e suggerire un luogo unico, un luogo paradisiaco, un luogo esclusivo nel suo genere, in poche parole: Playa Escondida. Come indica il nome che il messicani hanno dato a questo paradiso, il gioiello delle Isole Marietas, è davvero nascosto, e per giungere in questa esclusiva spiaggia, si deve oltrepassare un tunnel via mare. La Playa Escondida è frutto dell’intensa attività di test militari effettuati agli inizi del ‘900 che hanno dato luogo alla formazione di suggestive caverne e formazioni rocciose.Adesso questo tesoro del Parco Nazionale delle Isole Marietas, è un luogo protetto in cui anche le visite dei turisti sono regolate: non più di 116 al giorno. Nessun albergo, nessun negozio, solo l’uomo in un momento e la natura immensa, meravigliosa, che genera meraviglia.
Bere alcool quando fa tanto freddo
In molti pensano che il modo migliore per riscaldare il proprio corpo sia quello di bere bevande alcoliche durante le giornate di gelo. E’ un usanza molto comune e diffusa in parecchie parti del mondo, in realtà però l’effetto dell’alcool sul nostro organismo funziona esattamente all’opposto. L’alcool è un vasodilatatore, ciò significa che facilita la dilatazione dei vasi sanguigni periferici; di conseguenza, aumenta la quantità di sangue che circola sotto la pelle. Questo fenomeno favorisce in un primo momento una sensazione di calore, ma in un secondo momento l’aumento della dilatazione dei vasi superficiali agevola una maggiore dispersione di calore all’esterno, con conseguente raffreddamento della temperatura corporea. Questa manifestazione è particolarmente pericolosa per chi beve e si trova in un ambiente non riscaldato o all’aperto in condizioni climatiche sfavorevoli; il soggetto infatti è esposto a un maggior rischio di morte per assideramento o ipotermia, presupposto che si verifica quando la temperatura corporea scende al di sotto dei 35°C. Aggiunto a questo, va anche detto che l’alcool ingerito viene facilmente assimilato e metabolizzato per il 90% dal fegato, il sovraccarico di lavoro svolto da questo organo fa sì che il flusso ematico si concentri a livello dell’apparato gastroenterico, che si può avvertire con brividi di freddo. Pertanto, in queste giornate particolarmente fredde è consigliato meglio il consumo di tisane tè o bevande calde da gustare in pieno relax, magari per chi può di fonte a uno camino
Calda sana leggera….la zuppa
Fuori fa ancora molto freddo, il vento ci rincorre, la pioggia è ancora abbondante.Il momento ideale , per accendere il camino, ma perfettamente in tempo per una saporita zuppa calda. Salutari, perfette coi colori dell’autunno, le zuppe possono rappresentare un vero e proprio momento ristoratore, una cena nutriente e inusuale. Ma siamo alle solite: sbuccia le verdure, taglia le cipolle, lessa le patate; trita, sminuzza, passa, filtra; fai rosolare, poi bollire, sobbollire e ci passa la voglia, piuttosto ordiniamo una pizza. Tutte quelle sere in cui vogliamo una zuppa, ma non possiamo accettare di sporcare più di una pentola o di aspettare più di 15 minuti, lasciamoci soccorrere dalle zuppe pronte. Surgelate, in busta, in barattolo, dovremo far solo lo sforzo di aprire, versare, scaldare. Al limite, guarnire. Per zuppe gustose, leggere ma nutrienti, affidatevi alle marche più conosciute nei supermercati. Nella confezione Legumi e Cereali troverete cannellini, borlotti, lenticchie, ceci, uniti a farro e orzo; per riscoprire una ricetta tradizionale, assaggiate la Zuppa Orzo e Funghi, in cui l’orzo perlato è arricchito con champignon, porcini e patate a pezzetti; nella versione Legumi e Verdure troverete invece piselli, fagioli, fagiolini, miscelati a pomodori, patate, zucchine, carote, sedano, spinaci, verza, basterà anche solo arricchirle con un’ abbondante aggiunta di formaggio grana padano e la zuppa è servita.
Il camino
L’anno è appena iniziato e questo giro di volta della stagione invernale ci fa già pregustare l’arrivo della primavera, malgrado sappiamo benissimo che sarà ancora lunga, che tante gelate arriveranno ancora e che la neve per qualche altro giorno scenderà su qualcuna delle nostre città. Chi abita in una villetta probabilmente ha già un camino ma chi abita in appartamento può facilmente trovare delle stufe che ne simulano l’effetto, di sicuro l’avere un caminetto in inverno fa proprio casa! Il profumo della legna ha un odore molto intenso e che avvisa che l’aria sta per raffreddarsi e che è arrivato il tempo di infagottarsi con cappotti, sciarpa, guanti e cappello per affrontare il freddo per andare a scuola, a lavoro o semplicemente per andare a sbrigare qualche commissione. Che poi il camino, non è solo caldo ma è anche famiglia, intimità, festa, impegno intellettuale e piacere sensoriale! Se c’è un camino acceso una famiglia, all’ora di pranzo o cena ad esempio, avvicina la tavola al camino per poi apparecchiarla e mangiare lì raccolta; è il posto della casa ideale per starvi vicino mentre ad esempio si guarda un film o si ascolta musica, magari col proprio partner se qualcuno vuole perdersi tra le righe di qualche libro, che sia per lavoro, studio o piacere, di sicuro lo scoppiettio dei pezzi di legno tiene buona compagnia; e se si decide di gustare una tazza di cioccolata calda o tè caldo accompagnati da biscotti sembra che il piacere aumenti con la temperatura fornita dal fuoco. E l’ultimo, ma non per importanza, pregio del camino è anche quello che, una volta acceso e poi si deve uscire, al rientro è la prima fonte di luce che vediamo e che ci chiama per andare a ravvivarlo. Ma è proprio lì il bello del camino: uscire bisogna uscire ma se c’è un camino che ci aspetta a casa quasi non si vede l’ora di rientrare per riscaldarsi le mani lì davanti Insomma, il camino, è sì bello da soli ma ancor più bello in compagnia: il camino è “social”. Il fuoco, in effetti, ha dato il “la” a una delle prime forme di rete sociale che la storia dell’uomo conosca: pensate semplicemente a quando l’uomo scoprì il fuoco e lo utilizzava per riscaldarsi insieme agli amici e fare le prime “grigliate”.
Cenere del camino: come riutilizzarla.
Sapete che la cenere del caminetto non solo è perfetta per le pulizie domestiche ma è anche un ottimo fertilizzante per la cura dell’orto? Ecco alcuni suggerimenti utili per non sprecarla. Innanzitutto, la cenere è perfetta per la preparazione della lisciva, un prodotto naturale in grado di rimuovere anche le macchie più ostinate e quindi perfetto per le pulizie domestiche. La cenere è inoltre perfetta per far risplendere l’acciaio: versatene due cucchiaini in un contenitore con dell’olio d’oliva, mescolate fino ad ottenere un composto morbido e poi riutilizzatelo per pulire, con una spugna, per i piani in acciaio. Usate la cenere per pulire e lucidare l’argenteria. Impastare una piccola quantità con acqua tiepida e bicarbonato di sodio e poi riutilizzate il composto ottenuto per far brillare gli oggetti in argento che avete in casa. Usata su di un panno umido, la cenere si rivela anche un ottimo anticalcare naturale in grado di togliere le incrostazioni. In caso di neve o ghiaccio sulle strade, la cenere può essere riutilizzata come rimedio antigelo: basta cospargerla sulla strada o sui vialetti. Ma non solo in casa: la cenere è un materiale di scarto perfetto anche come fertilizzante. Utilizzatene un po’ in aggiunta al compost. In particolare, la cenere aiuta le rose a resistere al freddo e alle malattie ed è un ottimo nutrimento naturale per piante come tulipani, narcisi e giacinti. L’importante è però non esagerare con le quantità e non utilizzarla nei vasi di piante acidofile come azalee e mirtilli.Infine, la cenere è un ottimo rimedio naturale anche per allontanare le lumache dall’orto e fare in modo che non rovinino gli ortaggi coltivati.
Il tempo nel piatto
L’inverno è arrivato, il clima si è fatto freddo, il camino acceso il Natale che si avvicina e il sole piacevolmente tiepido che invita a stare all’aria aperta magari per una passeggiata in un bosco dove poter ammirare i colori caldi tipici di questa stagione è un vicino ricordo. Perché allora non portare in tavola un po’ di quell’ atmosfera e soprattutto di quei colori? Ecco allora l’occasione giusta per preparare contorno in ricordo dell’autunno, in perfetto stile VisualFood, con le patate che si trasformano in deliziosi funghetti e le verdure che giocano a formare le foglie cadute nel sottobosco…Un vero piacere, per il palato e per gli occhi!