Cosa è meglio non ordinare al ristorante

Dopo anni e anni di moda del food sempre più diffuso, tendiamo ad esaltare per partito preso tutto ciò che ha a che fare con il cibo: ogni ristorante dove abbiamo mangiato dignitosamente diventa nelle chiacchierate con gli amici un luogo dell’anima, tutti i cuochi sono chef e anche il toast al bar della stazione merita di essere fotografato e condiviso su Instagram, facebook,twitter Eppure anche il mondo della ristorazione è pieno di mode stupide, locali che fanno proposte sbagliate e clienti che fanno richieste soltanto assurde. Chi più dei grandi chef può avere esperienza diretta di questo lato oscuro? Ecco alcuni consigli che dovreste sempre tenere in considerazione. Non ordinate il pesce il lunedì  La maggior parte dei ristoranti riceve gli ordini di pesce il giovedì o il venerdì per il weekend, e poi di nuovo il martedì per la settimana. Il lunedì spesso si smaltiscono gli avanzi del fine settimana, ma il pesce fresco mantiene intatte le proprie qualità per tre giorni al massimo. Per evitare guai, comunque, potete sempre chiedere da dove viene il pesce e quando è stato acquistato. Non ordinate cose diverse dalla specialità del locale. Sembrerebbe una regola banale, ma in molti non la seguono e di recente la ha ribadita Michael Armstrong, non ordinate gli spaghetti allo scoglio in pizzeria, il pesce al circolo dei cacciatori, gli spiedini di pollo in un ristorante di sushi. O se lo fate, poi non lamentatevi se il risultato è tutt’altro che gradevole. Non chiedete cambi di ingredienti. A patto che non siate allergici, non chiedete mai di sostituire, togliere o aggiungere un ingrediente in un piatto presente in carta. Se il ristorante è di buona qualità, lo chef sa quello che fa e cosa si abbina bene. Se gli ingredienti non vi piacciono, scegliete un altro piatto. Questo vi metterà al riparo anche dal rischio di stizzire i camerieri, il che come insegna la saggezza popolare non è mai consigliabile.

Come capire se il tuo gatto ti vuole bene

I gatti sono conosciuti come degli animali indipendenti. Secondo le credenze, sono animali incapaci di affezionarsi al proprio padrone. Si legano alla casa o al  luogo in cui vivono e non esternano i loro sentimenti. Quante altre ne avete sentite sui gatti? Beh noi vogliamo darci un taglio e mostravi alcuni segnali che il vostro gatto adopera per dimostravi quanto vi ama: ti fissa: se il tuo gatto ti guarda mentre gli parli o cerca un contatto visivo con te, vuol dire che ti ama. Salta sul divano con te: ti sdrai sul divano per vedere un film per leggere un libro e lui ti salta subito addosso in cerca di coccole o si si siede accanto a te? E’ un altro segno di vero amore. Ti riempie di regali: i gatti sono dei cacciatori e per questo credono che lo sia anche tu. Quindi, quando un gatto ti porta un animale morto, ti sta mostrando due cose: che vuole partecipare con gli alimenti in famiglia e che anche lui è in grado di aiutare, ‘se tu non puoi, posso pensarci io’. In questo modo, ti sta dimostrando quanto ti ama! Non ti lascia lavorare: quando sei a casa e cerchi di lavorare, puntualmente, il tuo gatto si siede sui documenti, sul pc o su tutto ciò che è importante per svolgere quell’ attività, oppure ti segue ovunque tu vada, cerca di offrirti il suo aiuto. Vuol dire che ti ama! Non ti lascia uscire di casa: tu sei colui che protegge la vostra casa. Qualunque cosa lui faccia, è perché ti ama e vuole che tu resti lì con lui! .E’ felice quando torni a casa: se quando torni a casa, dopo una faticosa e lunga giornata, ti accoglie alla porta non si toglie dai piedi fintanto che non lo hai accarezzato un po’ e  si mostra felice, non è difficile capire quanto ti ama! C’è qualcosa nella lista che il tuo gatto non fa? Sicuramente no! Quindi non preoccuparti, il tuo gatto ti sta dicendo che ti ama!

Perché i gatti ci portano le loro prede?

I nostri amici felini spesso hanno l’abitudine, per gli umani assurda, di lasciare davanti la porta di casa le loro prede Se i vostri gatti hanno la possibilità di uscire in giardino o in uno spazio aperto, di sicuro vi sarà capitato che abbiate trovato sulla porta di casa una lucertola, un topolino, un uccello o un qualche tipo di insetto. Il perché è da ricercare, molto probabilmente, nel comportamento che mamma gatta ha con i suoi cuccioli. Mamma gatta, come tutte le mamme del mondo animale, insegna ai propri cuccioli a sopravvivere; siccome il gatto ha un istinto da predatore, le lezioni di sopravvivenza includono anche quelle sulla caccia. Le lezioni si articolano in step successivi: mamma gatta porta una preda morta ai loro cuccioli per cibarsene: in questo modo gli sta spiegando che le prede servono per nutrirsi; mamma gatta porta una preda ancora viva e la uccide davanti ai loro cuccioli: gli sta mostrando come usare artigli e denti per finire la malcapitata preda; mamma gatta porta una preda viva ai loro cuccioli e lascia che ad ucciderla siano loro: è una sorta di esame per valutare l’apprendimento delle lezioni precedenti; infine, mamma gatta porta i suoi cuccioli con sè in giardino a caccia per una lezione “sul campo”. Alcuni studiosi del comportamento felino sostengono questa teoria e, in più, sono certi che i gatti ci vogliano far notare la nostra incapacità, quasi come se ci volessero dire: “Umano non sei per niente un bravo cacciatore, per questo devo insegnarti come si fa!”. Un’altra teoria afferma, invece, che le prede siano dei regali con cui il nostro micio ci vuole ringraziare. Un’altra ancora sostiene che per i gatti la casa in cui vivono sia un posto sicuro, e quindi ci portano le prede perchè sanno che non le faremo prendere da nessun altro gatto, che le terremo al sicuro per loro! In tutti i casi, soprattutto per le prime due teorie, i gatti non andrebbero sgridati come spesso facciamo; i nostri mici vengono confusi dalla nostra reazione: in fin dei conti vogliono solo insegnarci o farci un regalo! Per questo motivo, quando capita, bisognerebbe elogiarlo e fargli una carezza per quanto difficile possa essere in tale contesto e poi sbarazzarsi della preda in qualche modo.