L’hummus è una deliziosa e versatile salsa mediorientale fatta principalmente di ceci, tahini olio d’oliva, succo di limone, aglio e sale. Viene spesso servito con pane pita, verdure o come guarnizione per vari piatti. Ecco la ricetta 1 lattina di ceci, scolati e sciacquati1/4 di tazza di tahini,1/4 di tazza di succo di limone fresco3 cucchiai di olio d’oliva 2 spicchi d’aglio, tritati,1/4 cucchiaino di sale,1/4 cucchiaino di cumino macinato, acqua, quanto basta Mescolare gli ingredienti: in un robot da cucina o in un frullatore, unire ceci, tahini, succo di limone, olio d’oliva, aglio, sale e cumino. Frulla fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, aggiungendo acqua un cucchiaio alla volta fino a raggiungere la consistenza desiderata. Trasferisci l’hummus in una ciotola da portata e aggiungi un filo d’olio d’oliva, una spolverata di paprika o un cucchiaio di yogurt. Servi con pane , verdure o le tue patatine preferite. Sperimenta con i sapori: aggiungi altri ingredienti al tuo hummus per dare un tocco di sapore in più, come peperoni rossi arrostiti, paprika affumicata o un pizzico di pepe di Cayenna.
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La bruschetta
Nella stagione più calda dell’anno il nostro appetito è alla ricerca di freschezza chi ha voglia di cucinare quando nelle cucine le temperature sono infernali? Ecco che ci viene incontro il meraviglioso pomodoro fresco succoso e versatile su qualsiasi tipo di pane. Pane e pomodoro è qualcosa che avvicina tutto il bacino del mediterraneo ma in Italia diventa ha una versione evoluta chiamata bruschetta di uso universale. Una semplice fetta di pane tostato tostato sulla griglia o dorato in padella con un filo d’olio su cui strofinare del pomodoro maturo profumato con origano e basilico. Ma per stupire i nostri ospiti con effetti speciali basta usare un po’bi fantasia e ingredienti di stagione, organizzandosi magari in anticipo con alcune preparazioni. Perfetta per cene in giardino, terrazza, aperitivi rinforzati e spuntini di mezza notte.
Un piatto con una viola prende un’altra aria
Un piatto ornato con la viola del pensiero, prende tutta un’altra aria, colore, profumo e concetto. Un dolce arricchito con petali di rosa e margherite può diventare un opera d’arte per gli occhi ed il palato, un dessert monoporzione una gioia per il palato. I fiori commestibili non sono infatti solo una festa per gli occhi, ma anche per le papille gustative. Ad esempio i fiori di borragine sanno di cocomero e donano freschezza ed acidità, la calendula aggiunge un po’ di aspro, ed i bei fiori della rucola portano un pizzico di pepato sulle nostre tavole. Quindi che aspettare? In estate i fiori sono ancora più stupendi da vedere nelle insalate: danno colore e portano vivacità. Buon appetito.
Fast food
Nati negli anni Quaranta del Novecento negli Stati Uniti, i fast food si sono estesi in ogni parte del mondo al punto da diventare un simbolo della ristorazione La principale ragione del successo delle grandi catene di fast food risiede nell’offerta di menù economici e veloci, che risponde alle esigenze di chi vuole spendere poco e non ha molto tempo per consumare un pranzo fuori casa e veloce Per le stesse ragioni i fast food che offrono in genere hamburger, hot dog, patatine fritte ma anche pizze, sandwich, e gelati sono apprezzati da giovani e giovanissimi, che talvolta arrivano a farne un vero e proprio luogo di incontro e socializzazione. Negli ultimi anni, in particolare in Italia, in seguito alle polemiche relative ai cibi esageratamente ricchi di grassi e zuccheri e dallo scarso valore nutrizionale di cui i fast food tradizionali sono ritenuti i primi responsabili, sono andati diffondendosi varianti alternative di fast food: un caso tipico sono le hamburgherie che offrono hamburger di alta qualità, preparati con carni scelte e, in genere, “a km zero”. Accanto a queste è molto comune trovare nelle città italiane, soprattutto se si tratta di mete turistiche numerose possibilità di ristorazione veloce dalla pizzeria al taglio al sushi bar che accontentano l’esigenza di rapidità offrendo al contempo una maggiore varietà gastronomica.
L’ardesia
L’ardesia, anche conosciuta con il termine lavagna, è una pietra naturale dal colore scuro ed intenso. Grazie al suo design particolare, sempre più spesso viene utilizzata all’interno delle abitazioni moderne, dei ristoranti più importanti, in occasioni particolari tipo matrimoni e buffet, , per portare in tavola aperitivi e pietanze, o dare carattere ai piani della cucina ma anche per arricchire il design delle case ad esempio per un pavimento. Tuttavia, pur essendo piuttosto resistente, l’ardesia risulta molto delicata per quanto concerne i detergenti e i trattamenti di pulizia. Per questa ragione, oltre ai classici prodotti chimici industriali, sono state studiate diverse soluzioni 100% green, non inquinanti e a-tossiche, utili per rimuovere senza errori lo sporco, il calcare ed igienizzare ogni superficie
Polpette con la ricotta
Le polpette di ricotta sono degli stuzzichini versatili, che si prestano sia come antipasto, che contorno, che secondo piatto, con sughi di carne e di pomodoro. In alcune la scamorza ne dà un tocco più saporito, mentre il pollo più corposo e la zucca più delicato. Vi abbiamo citato questi tre ingredienti perché con la ricotta si sposano bene sotto forma di polpetta. Con il pollo sono buone anche al forno. Tritate prima 200 g di petto di pollo e mettetelo in una ciotola. Aggiungete 100 g di ricotta, un uovo un pugno di pane ammollato nel latte e strizzato, un cucchiaio di parmigiano, un pizzico di sale, un ciuffo di prezzemolo tritato e la scorza grattugiata di un limone. Amalgamate tutti gli ingredienti, dovrete ottenere un composto compatto. Con le mani formate delle polpettine e passatele nel pangrattato che avrete messo in un piatto. Disponetele poi in una teglia oliata e cuocetele in forno a 180° per 20 minuti. Servite le polpette di pollo e ricotta al sapore di limone accompagnate con un’insalata. Profumate sono anche le polpettine realizzate modellando l’impasto a base di zucca, scamorza e ricotta. Dopo aver pulito in precedenza 200 g di zucca, privandola della buccia, mettete la polpa in forno a 180° per 20 minuti. Una volta ammorbidita, schiacciate la zucca con una forchetta e aggiungete 200 g di ricotta, un pizzico di sale, un uovo a temperatura ambiente e 60 g di scamorza grattugiata. Create delle polpettine con le mani, schiacciatele leggermente e passatele nel pangrattato. Friggetele in abbondante olio di semi bollente per 6 minuti, girandole. Poi fatele un po’ raffreddare e infilatele in degli spiedini di legno.
La quinoa in cucina
La quinoa viene considerata uno pseudocereale, in quanto non appartiene alla famiglia delle Graminacee, di cui invece fanno parte cereali come il frumento, il farro o l’orzo. Si tratta di un seme, anche se le sue proprietà e modalità di utilizzo sono molto più simili a quelle di un grano . È naturalmente priva di glutine, quindi adatta a chi soffre di celiachia o di sensibilità al glutine non celiaca. Anche se spesso considerata tale, la quinoa è una pianta da fiore della famiglia dell’amaranto. I suoi semi sono ricchi di proteine, fibre, vitamine del gruppo B e sali minerali in quantità maggiore rispetto a molti cereali. 100 g di quinoa contengono 14 grammi di proteine I semi della quinoa sono ricoperti di una sostanza amara, la saponina, che li protegge dall’attacco degli uccelli. Per questo motivo i suoi semi devono essere lavati bene in una ciotola prima della cottura. Dopo aver sciacquato ampiamente i semi di quinoa, far bollire in acqua bollente e salata per circa 15 minuti; occorrono 150 ml di acqua ogni 70 grammi di quinoa. Una volta cotta, la si può condire con un misto di verdure saltate in padella zucchine, carote, scaglie di formaggio e lasciata insaporire con olio extravergine, erbe aromatiche e spezie. In alternativa, si può utilizzare per ottenere sformati.
Una golosa serata tra amici….
Goloso, attraente e appagante: nessuno riesce a resistere al cioccolato, soprattutto nelle occasioni speciali. Per questo non bisognerebbe rinunciare a una fontana di cioccolato. Una cena particolare o una festa può diventare ancora più speciale sfoggiando una fontana di cioccolato, un elettrodomestico ideato per servire il cioccolato fuso in modo scenografico rispetto alla fonduta. Cosa mangiare con la fontana di cioccolato? È possibile accompagnare frutta mista non solo fragole ma anche banane e uva, marshmallows, biscotti, meringhe, ciambelle e dolci di ogni tipo. Non serve chiedersi che cioccolato si usa per la fontana di cioccolato perché è possibile usare il cioccolato fondente, il cioccolato al latte o il cioccolato bianco a seconda di quello che si intende servire. È possibile scegliere una fontana di cioccolato come quella di un matrimonio, un modello più piccolo o una versione vintage; il che complica la scelta.
Arance e scorze
Le scorze di arancia sono la parte esterna della buccia dell’arancia, che contiene oli essenziali e un sapore intenso e aromatico. Le scorze di arancia sono spesso utilizzate come ingrediente in cucina per aromatizzare dolci, biscotti, pane, bevande e altri piatti Per preparare le scorze di arancia, è possibile utilizzare un pelapatate per togliere solo la parte esterna colorata e profumata della buccia. In un secondo tempo, le scorze di arancia possono essere tritate finemente, fatte a strisce o a cubetti, e aggiunte agli ingredienti delle ricette sia dolci che salate, per di più, le scorze di arancia possono anche essere candite o cristallizzate per creare un gustoso snack per un aperitivo o per una decorazione per dolci. Per candire le scorze di arancia, è necessario bollirle in acqua zuccherata per alcune ore, quindi asciugarle e conservarle in un contenitore ermetico. Se inzuppate in una fonduta di cioccolato sono estasianti









