In astronomia è il momento che si verifica due volte all’anno quando la terra , nel suo moto di rivoluzione intorno al sole lungo l’orbita terrestre, presenta in direzione del Sole angolo massimo o minimo. I due solstizi annuali si verificano intorno al 21 dicembre e al 21 giugno rispettivamente detti “solstizio d’inverno” e “solstizio d’estate”, Successivamente ai solstizi, in ciascuno dei due emisferi terrestri si inverte la tendenza all’aumentare o al diminuire dell’inclinazione dei raggi del sole, e la tendenza al diminuire o all’aumentare delle ore di luce. Da sempre in tutto il mondo il solstizio d’estate assume anche il valore simbolico del cambiamento, della transizione verso il domani, un nuovo inizio della natura che viene celebrato ad ogni latitudine con feste e riti tradizionali che hanno origine molto indietro nel tempo. Cerimonie, antiche feste in casa in giardino con grandi, falò, pranzi cene e danze frenetiche vengono organizzate come forma di connessione spirituale tra madre natura e la vita umana, tra l’energia vitale che la luce del sole porta con sé e i suoi energetici influssi sulla Terra come fertilità e abbondanza.
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La vita è un dono
Sei single e ti manca un partner. Sei in coppia e ti manca la libertà. Lavori e ti manca il tempo. Hai troppo tempo libero e vorresti lavorare. Sei giovane e vuoi crescere per fare le cose degli adulti. Sei adulto e vorresti fare le cose dei giovani. Vivi nella tua città ma vorresti vivere altrove. Scegli di mangiare un piatto di pasta e ti penti di non aver preso una pizza. Sei altrove ma vorresti tornare nella tua città. Forse è tempo di smettere col guardare sempre a ciò che ci manca e iniziare a vivere nel presente, apprezzando davvero quello che abbiamo. Goditi il profumo della tua casa prima di aprire la porta ed uscire a cercare i profumi del mondo. Perché niente è scontato, e ogni cosa è un dono.
Come investi il tuo tempo
Come investi il tuo tempo? Potrebbe iniziare così una riflessione importante, è stato scritto che un aspirazione, una voglia, un obiettivo senza un piano resta soltanto un sogno. E’ importante pertanto quindi, a partire da ora farsi qualche domanda: per quale obiettivo sto investendo il mio tempo? Dare forma a desideri obbiettivi, è fondamentale, immaginati su una spiaggia in riva la mare con il rumore delle onde, immaginati disteso in un immenso prato di margherite a guardare il cielo azzurro senza nuvole con un vento caldo che ti accarezza la pelle, immaginati mamma, immaginati lavoratore, immaginati imprenditore a capo di un azienda, immaginati … dagli forma e immaginati …tra qualche anno dopo aver raggiunto il tuo sogno, il tuo obbiettivo: ne saresti orgoglioso? Sceglieresti di investire ancora di nuovo il tuo tempo e le tue energie per quegli stessi obiettivi? Quando decidi di investire su un sogno, quando prendi una decisione non dimenticare di essere determinato, ma anche coerente con i tuoi desideri, con il tuo equilibrio e con i tuoi bisogni affinché tu possa davvero applicare al meglio l’arte di pianificare e di prendere decisioni!
Il tuo cervello è davvero capace di cose incredibili….
È composto per il 70% di acqua. Riceve un quinto del sangue che circola nel tuo corpo e usa circa il 20% dell’ossigeno che ti serve per vivere. Contiene quasi 86 miliardi di neuroni e produce 70.000 pensieri al giorno. Il tuo cervello è davvero capace di cose incredibili. Ti fa ricordare l’ora dell’appuntamento, le camminate in riva la mare, il piacere di mangiare un piatto di pasta con i tuoi amici, … ha un nome si chiama memoria, ma ti fa anche fare calcoli matematici, ti fa imparare a leggere un bel libro, ti insegna a parlare e capire si chiama apprendimento, e poi ci sono le emozioni, che provi nell’ abbracciare tuo nipote, tuo figlio, un amico la tua mamma, nella attesa di un arrivo, nel pensiero di un incontro e in tutte le attività volontarie e involontarie. Ma la cosa più straordinaria è che risulta più attivo quando dormi rispetto a quando sei sveglio. Perché proprio in quel momento produce quelle cose meravigliose che chiamiamo sogni. Sogni, visioni e idee! Merce che l’Italia deve tornare produrre. Perché, mai come in questo momento, ne abbiamo bisogno per ritrovare questo Paese. E allora ricominciamo farlo. A sognare ad alta voce
Quando i ricordi riaffiorano
Uno dei momenti più tristi della nostra vita é quando la porta della casa dei genitori si chiude per sempre. Una volta chiusa quella porta non ci saranno più i pomeriggi felici con zii, cugini, nipoti, i nonni i fratelli e sorelle. E’ successo anche a voi? Non era necessario andare al ristorante la domenica. Si andava a casa dalla mamma. A Natale la mamma trivellava l’ozono con le sue fritture mentre il babbo si dedicava all’arrosto girato facendo arrivare il profumo fino al cielo. La tavola era lunghissima e veniva apparecchiata nella stanza più grande. Ora la casa è chiusa non è rimasto più nessuno. Un cartello vendesi appeso alla porta. Nessuno la vuole quella casa. È vecchia. Va ristrutturata. Costa troppo. Nessuno sa quanto vale quella casa . La casa dei genitori non ha un valore. E così passano gli anni. Non ci sono più regali di compleanno di Pasqua di Natale da scartare tutti insieme. Pappardelle da mangiare. Ceste di verdure da pulire. Quando la casa dei genitori si chiude ci ritroviamo adulti senza capire quando abbiamo smesso di essere bambini. Certo per loro rimarremo saremo sempre piccoli e indifesi. Sempre. La mamma avevano sempre il caffè pronto. La pasta. Il babbo il vino in cantina. Le caramelle. Poi un triste giorno finisce tutto. Non ci sono più le canzoni. Non si fa più la pizza nel forno a legna La mamma non friggerà più le patatine. Con loro era rimasto ancora da fare la salsa di pomodoro ancora una volta. Il vin santo. I cenci. In giardino da a accatastare la legna, che solo insieme stava in piedi alta anche due metri. Grazie per gli insegnamenti sulla vita. E sulla campagna. E sul giardinaggio. Capita di parcheggiare ancora oggi davanti a quella casa e la tentazione sarebbe di correre a suonare il campanello. E di sentire la mamma gridare che porco miseria non sono modi quelli. Non suonerò più il campanello. Al massimo quando mi capiterà di pensarvi di nuovo, come ora, canterò una canzone. La nostra quella preferita…… Un amore così grande……
Una cosa meravigliosa !!
È composto per il 70% di acqua. Riceve un quinto del sangue che circola nel tuo corpo e usa circa il 20% dell’ossigeno che ti serve per vivere. Contiene quasi 86 miliardi di neuroni e produce 70.000 pensieri al giorno. Il tuo cervello è davvero capace di cose incredibili. La memoria, l’apprendimento, le emozioni, il pensiero e tutte le attività volontarie e involontarie. Ma la cosa più eccezionale è che risulta più attivo quando dormi rispetto a quando sei sveglio. Perché proprio in quel momento produce quelle cose meravigliose che chiamiamo sogni. Sogni, visioni e idee! Merce che l’Italia deve tornare produrre. Perché, mai come in questo tempo, ne abbiamo bisogno per trasformare questo Paese. E allora cominciamo nuovamente farlo. A distenderci su un prato di margherite, a dondolarci su un amaca, a sedersi in riva al mare, a sognare ad alta voce. Com’è il Paese che vorresti? Qual è il tuo sogno?
La più coraggiosa decisione…essere di buon umore
Perché essere di buonumore non è così facile ? Del resto come recita la famosa frase di Voltaire ci vuole coraggio. Sai che ci sono dei cibi che possono migliorare l’umore? In sostanza avere un umore alto è possibile, ma ci vuole anche un po’ d’impegno da parte tua. La cosa positiva, però, è che il buonumore è contagioso, perciò circondati di persone gioiose e regala un po’ della tua gioia agli altri. Ecco alcuni consigli Hai presente la ginnastica facciale, quella che impiega un certo numero di piccoli muscoli del viso per sollevare le tue labbrucce in un sorriso? Provala, non ti scoraggiare. Cura il tuo sonno. Se sei riposata, il buonumore verrà da sé. Stikazzi è una parola bellissima: ti permette di scaricare tutta la negatività in un angolo intorno a te, uno di quelli che poi non guardi più. Il sole aiuta: cercalo, esci, in giardino vai al parco corri al mare respiralo. Certo, quando piove è difficile, ma c’è un lato positivo anche nella pioggia: trovare un rifugio e bere una tazza di thè con dei biscottini non è poi male. E se non lo trovi, crealo a tua immagine e somiglianza stando seduta sul tuo divano . Cioccolato = serotonina. Ciò non significa diventare tutta ciccia e brufoli, ma se ti concedi un po’ di cacao amaro o una tazza di cioccolata calda fondente, più qualche dolcetto sostanzioso una volta a settimana, non fai un danno e non rovini la tua alimentazione. Anzi. Concediti pause e coccole. In fondo è per quelle che affrontiamo le difficoltà di tutti i giorni. Circondati di belle cose e di colori positivi, vitaminici, energetici. I caldi sono perfetti giallo, arancione, rosso. Oppure i freddi rilassano blu, viola, azzurro. E ovviamente non dimenticare il verde speranza. Circondati anche di belle persone. Che abbiano i tuoi valori, il buonumore che a volte ti manca, la tua stessa voglia di mordere il mondo, il tuo entusiasmo e la tua visione delle cose. L’energia che scorre fra le persone è alla base di tutto: cercala e troverai quelle che ti faranno star bene. Puoi imparare a gestire le tue reazioni al mondo esterno. Se alimenti la tua autostima, il buonumore verrà da sé. Trova te stessa. Non è una frase da monaco buddhista, ma è l’unico modo per avere sempre il sorriso dietro l’angolo: ciò che ti fa star bene sarà sempre con te, se capisci davvero chi sei.
Mai arrendersi
La capacità di una materia vivente di auto ripararsi dopo un danno, o quella di una comunità o di un sistema ecologico di ritornare al suo stato iniziale, dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che ha modificato quello stato …..resilienza la forza di andare avanti nonostante tutto e tutti…www.ferrinigift.it
Storie d’amore mancate….i grandi amici
L’amicizia è misteriosa almeno quanto l’amore. Anche degli amici ci s’innamora, così come a volte “ci si lascia” quasi senza motivo, a meno che si litighi per soldi o per amore le due principali ragioni per cui si litiga. Spesso cambiamo amici, o ce li dimentichiamo, perché cambiamo città, cambiamo partner, cambiamo mentalità, cambiamo stile di vita, diventiamo più selettivi o paranoici, o semplicemente un giorno ti rendi conto che quell’amico te lo sei perso senza ragione. Ci sono amici che ci portiamo dietro dalla scuola, dall’infanzia, dal ufficio, e che non lasceremo mai. Altri che sono durati una stagione, magari collegati al lavoro o a un periodo specifico della nostra esistenza la fase yoga, la fase botanica, la fase calcistica, la fase disperata. Credo di poter contare su un buon numero di amici, e ognuno è speciale a suo modo: quello che sento quasi solo al telefono; quello con cui posso parlare di sesso; quello con cui posso parlare di soldi; quello cui posso dire un segreto; quello che incontro ogni mattina per fare colazione insieme, quello che mi fa ridere e basta; quello che è disposto ad ascoltarmi; quello che è amico solo su Facebook; quello generoso; quello tirchio ma irresistibile; quello che mi fa innervosire ma alla fine mi piace così; quello che quando lo vedo mi chiedo come ho fatto a non chiamarlo prima. Ciò che è interessante è che il volto dei nostri migliori amici può anche cambiare, ma il loro numero resta sostanzialmente invariato. Come se il nostro cuore potesse confidarsi solo con un certo numero di persone e basta. E’ quanto dimostra uno studio pubblicato in Gran Bretagna. Per rendersene conto, basta pensare a quante persone presteremmo volentieri dei soldi a patto che ne abbiamo abbastanza, oppure confideremmo il codice del Bancomat. Pensateci. Quelli sono gli amici di cui ci fidiamo pochi, eh?. Le amicizie sono tante piccole love story, e ognuna è una storia a sé. Una delle cose più belle è mischiarle, perché ti danno più gioia che pensieri a differenza di certi amori e non ti fanno mai sentire incompreso.
Il ritorno dalle vacanze
Bella cosa le vacanze, peccato il rientro. Come una filastrocca, nel mese d’agosto si levano lamenti da tutta Italia: sono gli ex turisti tornati al lavoro, che rimpiangono le giornate di viaggio, di mare di sole e di spiaggia. Ebbene: esiste un modo perché tutto questo non succeda, perché la sindrome da rientro non scatti, perché la vita sia, anche a fine agosto/inizio settembre un pochino migliore. Preparatevi un’altra vacanza: subito È molto probabile che, in ogni caso, la vacanza appena trascorsa non sia stata perfetta in ogni momento. Pioggia, malattie, inconvenienti vari ritardi, valigie smarrite, furti, litigi possono avere colpito i pochi, sacri, giorni di ferie. Meglio allora averne già un’altra in cantiere, anche solo per un weekend. Aiuta ad assorbire il trauma, impegna la mente in fantasticherie piacevoli, rende più produttivi, bisogna finire tutto il lavoro in tempo per la ripartenza. Cambiare routineTornare al lavoro significa sprofondare, come nelle spire di una piovra, nella routine che durante le vacanze si era interrotta. Le stesse abitudini, gli stessi percorsi, le stesse conversazioni. Le vacanze devono essere un momento di rottura, un’interruzione, ma anche fonte di ispirazione per tentare qualcosa di nuovo, di diverso. Un corso di pittura, un’iscrizione a una palestra, un nuovo modo di disporre degli orari. Approfittare dei cambiamenti imposti dalle ferie per modellare nuove vite è il modo migliore per non farsi incastrare di nuovo in quella precedente. Tornare dalla vacanza e poi, il giorno dopo, al lavoro? Anche no. Meglio prendersi un paio di giorni per riposarsi dalle ferie, rientrare in contatto con le cose che si erano lasciate, riempire il frigo e ricominciare. Si è pronti per tornare a lavorare, senza troppe lamentele Regali per amici e parenti vanno bene. Ma non ci si deve dimenticare di se stessi. Dalle vacanze è meglio tornare con qualcosa in mano, anche piccolo, anche simbolico, anche una conchiglia raccolta in riva al mare riposta nel portafoglio aiuterà a ricordare l’atmosfera appena finita.




