Il viaggio perfetto per chi ama il vino

Se amate così tanto il vino da sognare di vivere in una botte, questa potrebbe essere l’opportunità giusta per realizzare il vostro desiderio. Per chiunque sia appassionato di vino, questa vacanza di lusso sarà la prossima avventura da aggiungere alla lista dei desideri. Potrete rilassarvi in una gigante replica di una botte di vino in un vigneto di quasi 330 anni in Portogallo e senza bisogno di alcun cavatappi. Situato a Lamego, nel Portogallo settentrionale, il offre agli ospiti l’opportunità unica di soggiornare in una suite in legno di pino con vista sul fiume Douro. Nel 2018, Quinta da Pacheca ha creato le 10 suite a forma di botte, rinominate ognuna da un diverso tipo di uva da vino, Le affascinanti casette a forma di botte di vino di 25m² ciascuna hanno una grande finestra che porta su un piccolo terrazzino con vista sulla famosa regione vitivinicola di Douro. Queste spettacolari casette sono dotate di numerosi servizi e comfort, come bagni privati, arredi, un grande letto rotondo, un lucernario, terrazzino privato, Wi-Fi e condizionatore. Durante il soggiorno, potrete anche usufruire di assaggi di vino, confetture e olio di oliva prodotti localmente. Nonostante le piccole dimensioni delle suite, l’incredibile esperienza sembra valere pienamente il prezzo proposto. Il ristorante dell’hotel offre un menù di piatti portoghesi creati dallo chef Pires. Se amate così tanto il vino da sognare di vivere in una botte, questa potrebbe essere l’occasione giusta per realizzare il  vostro desiderio.

Le piante nemiche dei 4 zampe

Le piante in casa sono facilmente accessibili al cane e, ancor di più, al gatto. Dato che gli animali non sempre sono in grado per istinto di distinguere le piante velenose da quelle che non lo sono, potrebbero finire anche in situazioni pericolose senza rendersene conto. In generale i gatti sono più predisposti a risentire degli effetti negativi del veleno delle piante rispetto ai cani ma le attenzioni valgono in ogni caso per tutti ed è bene non abbassare mai la guardia. quindi, se si ha un gatto bisogna rassegnarsi e dire addio alle piante o all’idea di abbellire la casa con i fiori? Non proprio. Si possono acquistare piante non tossiche oppure prendere una serie di precauzioni e piccole astuzie: spostare la pianta in un posto dove il gatto non possa arrivare o comunque riparata; proporre sempre l’erba gatta fresca e un tira graffi per garantire un diversivo al micio e distrarlo dalle piante; spruzzare del succo di limone diluito con acqua sulle piante terra e foglie poiché i gatti non amano il limone. Per il Cane tra le piante più pericolose per i cani che si possono trovare in casa o sul terrazzo ci sono: aloe, anemone, azalea, begonia, calla, ciclamino, croton, dieffenbachia, edera, ficus, filodendro, giglio, iris, mughetto, oleandro, ricino, rododendro, stella di Natale, tulipano, vischio. Le intossicazioni non sono frequenti, ma se avvengono sono difficili da scoprire per la scarsa evidenza dei segni e la mancanza di informazioni. In genere le narici, la bocca e la lingua sono le parti più esposte. 
Alcune piante producono effetti lievi e localizzati come un semplice gonfiore o forme più o meno accentuate di irritazioni, dermatiti e ulcere nelle parti del corpo venute a contatto. Quindi se si ha il sospetto fondato che il vostro cane abbia ingerito foglie, fiori o altre parti della pianta è bene sapere che non esistono rimedi. Bisognerà, quindi, rimuovere gli eventuali resti dalla bocca, sciacquarla con acqua e contattare subito il veterinario di fiducia e riferendo il nome della pianta ingerita per avere indicazioni sul trattamento da effettuare.

Al via l’ Oktoberfest a Monaco di baviera

L’evento si svolge nell’arco di 16 giorni in un’area chiamata Theresienwiese, o più brevemente d’ Wiesn, e si conclude la prima domenica di ottobre. Il luogo in cui si tiene la festa, al di fuori della città, fu cercato a motivo della sue caratteristiche naturali. L’origine della festa  prese vita durante l’ultima festa, celebrata in occasione del matrimonio tra il principe ereditario Ludwig e la principessa Theresela, la famosa corsa dei cavalli del 17 ottobre, ideata da Andrea Michele Dall’Armi, che venne poi replicata ogni anno, conoscendo una popolarità sempre maggiore, Il vitto offerto ai visitatori prevedeva tra l’altro anche il vino e la birra. Da qui la tradizione di un evento che ogni anno si rinnova e coinvolge miglioni di persone da tutto il mondo Per l’occasione i sei birrifici autorizzati alla vendita del proprio prodotto riforniscono i tendoni della birra della manifestazione con una particolare birra, una märzen, leggermente più scura e forte sia come gusto che come contenuto alcolico. I Bierzelte ospitano da 3.000 a 10.000 persone e richiedono 2 mesi di tempo per essere allestiti. Tra i momenti più importanti c’è certamente l’apertura, quando il sindaco di Monaco è chiamato a spillare la prima birra. Per farlo deve inserire, a forza di potenti colpi di martello, il rubinetto nella botte inaugurale. Una volta fatto pronuncia la celebre frase O’Zapft is!, traducibile come “È stappata!” e la festa ha ufficialmente inizio. Il primo boccale lo riempie il sindaco e lo porge al Presidente del Land della Baviera.I visitatori consumano anche grosse quantità di cibo, in gran parte composto da salsicce, pollo allo spiedo e  crauti oltre a piatti tipici della Baviera come lo stinco di maiale. e variopinti spettacoli  che si tengono la seconda domenica dell’Oktoberfest dove circa 400 musicisti delle orchestrine di ogni tendone della birra partecipano a questo grande concerto open air ai piedi della statua della Bavaria.