Spiaggia che vai coppie che trovi

La spiaggia è quel posto fra il mare e il traffico dove si trovano in prevalenza coppie. Spesso perché lei ordina di andare al mare, e lui si adegua e compra il corriere dello sport. In questo angolo di mondo dove lasciamo cadere vestiti e inibizioni, spunta ogni genere di unione umano. Gente che si copre di crema con amore, gente che litiga, gente che aspetta il tramonto sorridendo, gente che non si sopporta fra le onde. Fra le tante coppie che ci capita di incontrare sulla battigia, ecco alcuni tipi che ci hanno colpito di più. Senza offesa per nessuno. Perché sotto sotto, siamo tutti un po’ Alberto Sordi in riva al mare… I tipi tutto lusso. Li riconosci perchè spuntano all’orizzonte assolutamente coordinati. Mocassino firmato e attrezzatura in lino inamidato per lui, abitino da finta senza sforzo e sandali gioiello per lei. Che sfoggia lo smalto coordinato con il bikini. Hanno di solito due bambini, di cui uno ha l’erre moscia e una si chiama Stella, e la baby sitter a seguito, perchè loro non possono sedersi sulla riva al mare a fare i castelli coi piccoli. Lui infatti deve leggere l’ultimo libro di marketing, twittare cose di economia e ottimizzare l’abbronzatura con un app dello smartphone. Lei deve commentare i post delle fashion blogger che discutono dei problemi del mondo, tenere gli occhi chiusi per evitare le rughe, o passare ai piccoli il tramezzino firmato. Prima di morire di crepacuore quando il cane dei vicini di ombrellone passerà sul pareo firmato Givenchy. I figli della bacche di GojiLi riconosci a prima vista: pareo etnico abbinato al tatuaggio tribale scolorito, costume di giunco intrecciato, abbronzatura carbonara, ma solo perchè rifiutano il concetto di crema solare. E poi, ovviamente, il cane. Nulla contro i cani, solo che quello della suddetta coppia, è quasi sempre gigante, lasciato libero di salirti sull’asciugamano, e sempre pronto ad agitare il suo lungo pelo bagnato a due centimetri da te. Scuotendoti pulci addosso. E provocando il sorrisetto del duo assai rilassato. Che se solo osi anche solo spostarti dallo tsunami di pelo e acqua di mare, ti guarda con sdegno e commenta: ecco il solito capitalista.Alleati di bagnasciuga: Alberto Sordi, perchè la moglie offre sempre la parmigiana, a un certo punto, e i figli delle bacche non resistono.Nemici acerrimi: gli hipster di cui sopra

 

Almeno una volta andate in Grecia

Almeno una volta nella vita scegliete la Grecia per trascorrere le vacanze, magari in una delle isole Cicladi. Le sue acque cristalline, le lunghe distese di sabbia, le spiagge bianche e rosse, le ripide scogliere a picco sul mare e i tramonti più belli del mondo non possono che essere d’ispirazione per i look da sfoggiare in vacanza. Mentre preparate la valigia non potete che lasciarvi ispirare da tutti questi colori, soprattutto nella scelta di abiti e accessori: il bianco ottico e il blu cobalto, tipici delle strutture delle Cicladi, con le sue costruzioni bianchissime intonacate a calce, le finestre e i tetti blu come il mare. Mettete in valigia oltre a bikini colorati e costumi interi anche qualche abito lungo in seta a fantasia, ideale sia per andare in spiaggia che per godervi un aperitivo al tramonto sull’isola. Non dimenticate anche di portare pantaloncini corti da usare come copricostume. Non possono mancare tanti accessori: borse e cappelli di paglia, in vimini o rafia, un vero trend di questa estate che dovrete avere per le vacanze al mare, non solo nei modelli oversize da spiaggia, ma anche nelle versioni più piccole. In ogni caso qualsiasi meta di mare scegliate per le vacanze, sono due le parole d’ordine: divertimento & relax!

Il bikini compie gli anni

Il bikini compie settanta anni, ma non li “dimostra”. Il costume da bagno, infatti, resta il capo d’abbigliamento più popolare per le donne in riva al mare.  Come dimenticare la scena cult in cui una splendida bond girl Ursula Andress esce dall’acqua indossando un costume molto succinto? Il bikini nel 1962 non era ancora così diffuso e sin dalla nascita aveva dato scandalo, ma di lì a poco sarebbe stato amato da tutte le donne ‘invenzione del due pezzi arriva nel 1946 creata da Louis Reard che lo paragonò per importanza alla bomba atomica che pochi giorni prima era stata testata dagli americani nell’atollo di Bikini da qui il nome. Louis dovette chiamare una spogliarellista a indossarlo durante la presentazione il  5 luglio. Il costume da bagno nei primi anni del Novecento era una tunica abbinata a un paio di pantaloni attillati che gradualmente, con il passare del tempo, lasciarono scoprire gambe e braccia. Nel corso degli anni le donne iniziarono a sperimentare anche altri modelli: pantaloncini più corti e scollature più ampie sulla schiena. Più si andava avanti, più le misure si riducevano negli anni ’20 le signorine da spiaggia iniziarono ad esibire le gambe! Molto si deve all’influenza internazionale di Hollywood che rese i costumi meno castigati. Proprio nel 1920 la stilista Coco Chanel lanciò per il popolo femminile i pantaloncini sopra al ginocchio e décolleté bene in vista, non solo un’evoluzione nel mondo della moda ma anche un invito ad abbronzarsi, cosa fino a questo momento poco apprezzata. Più elastici e definitivamente più corti i costumi da bagno degli anni ’30 che, ancora lontani dallo stile minimal e moderno, lasciavano intravedere uno spiraglio di luce.Nel 1946 il costume due pezzi ha dato vita a una nuova moda, concedendo finalmente alle donne la libertà di poter mettere in mostra il proprio fisico, le proprie curve e anche le proprie imperfezioni.