Come togliere le macchie di vino

Che siano ancora fresche o già asciutte, le macchie di vino su una bella tovaglia, un abito o una camicia sono sempre una gran scocciatura. Niente paura. Basta qualche utile accortezza per riuscire a rimediare. Sapendo, innanzi tutto, che bisogna limitare l’acqua bollente in quanto potrebbe rimuovere le macchie in parte. Il rischio, infatti, riguarda gli aloni rimasti: l’alta temperatura tende a fissarle sui tessuti. Sistemi per rimuovere le macchie di vino, provate con acqua tiepida a cui è stato aggiunta qualche goccia di sapone liquido. Basta versare acqua e sapone direttamente sulla macchia. E poi passare al  lavaggio. Quando non si ha a disposizione acqua tiepida e sapone si può intervenire con acqua frizzante. Capita spesso, soprattutto al ristorante o a un matrimonio, che una camicia venga macchiata. Bisogna strofinarla subito con un po’ di acqua frizzante. E una volta tornati a casa via libera al normale lavaggio. Il Sapone di Marsiglia è sempre un ottimo alleato. Sia per le macchie ancora fresche sia per quelle che si sono già asciugate. E’ sufficiente inumidire il panetto e strofinarlo sulle macchie di vino. In modo da pretrattare il capo prima del lavaggio in lavatrice. Come insegna la nonna, il succo di limone è un ottimo rimedio naturale contro le macchie di vino. Si può applicare su quelle asciutte che su quelle già formate. Favorisce l’eliminazione delle macchie e viene potenziato da qualche goccia di sapone liquido se viene lasciato agire il più possibile prima del normale lavaggio. Contro la macchia di vino  fresca va bene anche il sale grosso. Da lasciare agire almeno una mezz’ora prima di passare al lavaggio. Un mix di acqua ossigenata e sapone liquido in parti uguali da applicare con uno spruzzino od una spugnetta aiutano a rimuovere le macchie di vino ancora fresche.Chi ha dell’amido di mais, che aiuta ad assorbile il vino in eccesso, può utilizzarlo al posto del normale borotalco. Aggiungendolo al bicarbonato di sodio. Si mescolano in parti uguali e si lasciano agire sulla macchia almeno per mezz’ora prima del lavaggio.

Cenere del camino: come riutilizzarla.

Sapete che la cenere del caminetto non solo è perfetta per le pulizie domestiche ma è anche un ottimo fertilizzante per la cura dell’orto? Ecco alcuni suggerimenti utili per non sprecarla. Innanzitutto, la cenere è perfetta per la preparazione della lisciva, un prodotto naturale in grado di rimuovere anche le macchie più ostinate e quindi perfetto per le pulizie domestiche. La cenere è inoltre perfetta per far risplendere l’acciaio: versatene due cucchiaini in un contenitore con dell’olio d’oliva, mescolate fino ad ottenere un composto morbido e poi riutilizzatelo per pulire, con una spugna, per i piani in acciaio. Usate la cenere per pulire e lucidare l’argenteria. Impastare una piccola quantità con acqua tiepida e bicarbonato di sodio e poi riutilizzate il composto ottenuto per far brillare gli oggetti in argento che avete in casa. Usata su di un panno umido, la cenere si rivela anche un ottimo anticalcare naturale in grado di togliere le incrostazioni. In caso di neve o ghiaccio sulle strade, la cenere può essere riutilizzata come rimedio antigelo: basta cospargerla sulla strada o sui vialetti. Ma non solo in casa: la cenere è un materiale di scarto perfetto anche come fertilizzante. Utilizzatene un po’ in aggiunta al compost. In particolare, la cenere aiuta le rose a resistere al freddo e alle malattie ed è un ottimo nutrimento naturale per piante come tulipani, narcisi e giacinti. L’importante è però non esagerare con le quantità e non utilizzarla nei vasi di piante acidofile come azalee e mirtilli.Infine, la cenere è un ottimo rimedio naturale anche per allontanare le lumache dall’orto e fare in modo che non rovinino gli ortaggi coltivati.