Hai mai pensato a creare un ufficio in giardino?

Siete stanchi di passare ore nel traffico per raggiungere l’ufficio o passare le vostre giornate al chiuso alla luce artificiale delle lampade? Sono moltissimi i professionisti che decidono di lasciare l’ufficio in centro per trasferirsi nel proprio giardino, creando così uno spazio più tranquillo per lavorare in mezzo al verde. Creare il proprio ufficio in giardino è molto più semplice di quel che si pensi:Ovviamente è necessario avere uno spazio verde dove organizzare il nostro lavoro. Molti professionisti scelgono il giardino della propria casa anche per evitare gli spostamenti in auto. Chi ama la natura è poi attento alla salute e limitare gli spostamenti in auto significa ridurre smog e inquinamento. Questo però non significa che non si possa acquistare o affittare una piccola casa con giardino per il proprio lavoro. Cercate di capire quanto spazio vi serve: un architetto probabilmente avrà bisogno di più spazio rispetto a un ingegnere. Cercate anche di capire come organizzare il vostro spazio, se necessitate di un archivio dove riporre documenti o libri, se vi basta una sola stanza. Potreste scegliere ad esempio di utilizzare una stanza in casa per l’archivio o per ricevere i clienti e utilizzare il giardino solo per il lavoro vero e proprio. Ricordate che dovrete portare in giardino luce e connessione internet quindi è meglio non essere troppo… lontani da casa! Rivolgetevi a un esperto che sappia progettare la vostra casetta in legno con uno stile che sia adatto il più possibile al vostro gusto e alle vostre esigenze. Una volta organizzato il vostro, godetevi l’aria aperta e il verde pensate a delle pause caffè seduti su un comodo divano, o sdraiati su un amaca prima di riprendere il lavoro anziché in una stanza stretta e chiusa di un palazzo dove ci sono soltanto uffici…inoltre potrete  dite addio per sempre o quasi allo stress e al traffico cittadino!

 

 

Il caffè del mattino

La prima cosa che vorremmo al mattino è bere un buon caffè, ma qualche volta ci viene malissimo. O è troppo amaro o ha un pessimo sapore di bruciato. Perché? Che cosa sbagliamo? Ecco alcuni  fattori che possono rovinare il caffè Il primo è la miscela: se improvvisamente non ci piace più, potremmo aver commesso un errore nella conservazione. Bisogna controllare subito se il barattolo in cui la teniamo è chiuso ermeticamente e se per caso lo abbiamo messo vicino ad alimenti particolarmente odorosi, dalle tisane ai preparati per risotti o per il brodo: il caffè assorbe gli aromi circostanti, perciò va tenuto lontano da altri generi alimentari dal sapore forte. In generale, comunque, la miscela adatta al caffè in moka è quella macinata non troppo fino: se ne state usando una molto fine, provate a cambiare Chi utilizza  il caffè in chicchi e li macina da solo, potrebbe averli conservati male o averne acquistati di troppo tostati. I chicchi del caffè si ossidano facilmente, devono stare in un contenitore ermeticamente chiuso e in un luogo asciutto. Se la conservazione è giusta ma il caffè è comunque molto amaro il problema potrebbe stare nella tostatura: potreste aver acquistato dei chicchi bruciacchiati, dovete cambiarli Il secondo fattore che può rovinare un caffè è l’acqua con cui lo si prepara La regola generale è: fate il caffè con l’acqua che berreste. Quindi, se filtrate quella del rubinetto per berla, filtratela anche per fare il caffè Terzo fattore: la moka sporca. Certo, è risaputo che non la si debba lavare con il detersivo, ma ciò non significa che non la si debba pulire. Dopo ogni caffè dovete risciacquarla con acqua calda e farla asciugare perfettamente prima di avvitarla. A volte nella fretta facciamo il caffè male. Ma basta seguire qualche semplice regola per ottenere un buon risultato. Per prima cosa, all’interno della caldaia l’acqua non va mai messa oltre il livello della valvola. Il suggerimento è tenerla di poco più bassa. Poi: il caffè nel filtro non va pressato, bisogna solo colmare fino all’orlo. La moka va avvitata saldamente e messa sul fornello a fuoco minimo. Non appena il caffè gorgoglia la moka va tolta dal fuoco, altrimenti si brucia. L’ultima parte del caffè deve uscire a fuoco. Prima di essere servito il caffè va mescolato sulla moka, per amalgamare la parte più densa uscita per prima e quella più leggera uscita alla fine. Spesso questo passaggio non viene fatto