Ogni anno è l’arrivo dell’estate ad annunciare il flagello delle zanzare: piccoli vampiri, che procurano alle loro vittime, fastidiosi pruriti, ponfi, reazioni allergiche e a volte anche brutte infezioni soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Conoscerle meglio ci può aiutare a evitarle, e a rispondere alla domanda: sono davvero inutili? Hanno un olfatto molto sviluppato, ma i ricercatori hanno scoperto che certi odori come menta, alcuni tipi di frutta e il cioccolato caramellato possono stordire i sensori di anidride carbonica delle zanzare, rendendo così più difficile per loro trovare la… cena. Le zanzare riescono rilevare l’anidride carbonica fino a 30 metri di distanza. Dal momento che noi espiriamo anidride carbonica attraverso il naso e la bocca, le zanzare sono attratte dalla nostra testa. E ci girano intorno. Delle 3000/3500 specie di zanzare esistenti di cui 70 in Italia, non tutte mordono l’uomo. E solo le zanzare femmine si nutrono del sangue, che contiene lipidi, proteine e sostanze nutritive necessarie alla produzione di uova; le zanzare maschio preferiscono svolazzare sui fiori e nutrirsi di nettare. Il perché le zanzare pungono alcune persone più di altre può dipendere dal respiro anidride carbonica, dall’acido lattico prodotto dai muscoli, dal gruppo sanguigno, dal fatto che hai bevuto birra, dai batteri che colonizzano piedi e caviglie, dal fatto che sei vestito di scuro, dai tuoi geni, dal sudore e dagli ormoni. Il prurito è dovuto al rilascio di istamina nel nostro corpo in risposta alla saliva che la zanzara ci inietta per evitare che il nostro sangue coaguli, mentre se ne nutre. La reazione cambia di persona in persona. Gli esperti consigliano di non grattarsi: servirebbe solo a muovere i residui di saliva, aumentando così la risposta all’istamina. Meglio lavare le punture con sapone neutro e acqua fredda. Ammettiamolo, dopo che ci hanno morso, è difficile riconoscere alla zanzare un’utilità. Più a sud, uccelli, insetti, ragni, salamandre, lucertole, rane e pesci mangiano diverse specie di zanzare regolarmente. Anche le piante ne hanno bisogno. Alcune orchidee, come l’orchidea faccia di scimmia, si affidano alle zanzare per l’impollinazione. Ci sono poi zanzara che sono eccellenti killer di zanzare.
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Il lampadario con le alghe
Ci sono specialisti che cucinano le alghe in maniera egregia ci sono anche designer che inventano lampadari alle alghe che assorbono CO2 e puliscono l’aria. L’illuminazione, si sa, è una componente fondamentale di qualsiasi spazio: un’ illuminazione ben progettata crea uno stato d’animo differente. Ma cosa succederebbe se questo un punto luce pulisse anche l’aria? È da questo presupposto che è partito Julian Melchiorri, che ha dato vita a “Exhale”, questo il nome del rivoluzionario lampadario, dopo anni dedicati alla tecnologia biochimica e a lavorare con diversi organismi viventi per sviluppare “foglie artificiali”. In che modo? L’idea è sostanzialmente semplice: il design è costituito da foglie di vetro, “popolate” da alghe verdi in grado di assorbire l’anidride carbonica dall’aria, rilasciando contemporaneamente ossigeno “Exhale” è in pratica composto da 70 petali in vetro in varie misure che contengono una soluzione di alghe verdi mantenute in vita dalla luce del giorno, led e una sorta di “gocciolamento” di nutrienti.La nostra popolazione in continua crescita sta bruciando combustibili fossili e distruggendo la vita delle piante, sostanzialmente forzando un cambiamento nell’atmosfera e nel clima, trasformando il nostro pianeta. Avendo questo problema costante in mente, ho sperimentato diversi modi per produrre materiali nuovi e influire positivamente sul mondo che ci circonda. Queste tecnologie possono rivoluzionare il nostro ambiente urbano sia a livello di prodotto sia di architettura purificando l’aria che respiriamo, imprigionando l’anidride carbonica e producendo bio-prodotti preziosi, solo utilizzando acqua e luce”.