Frutta e verdura contro il mal d’autunno

Finisce l’estate, addio a giornate in riva la mare, e pisolini sotto il sole  arriva l’autunno: foglie secche, primi freddi camini accesi,e…un po’ di  malumore. Il passaggio dalla stagione calda a tempo più freddo magari con nebbia e pioggia favorisce infatti un peggioramento dell’umore ed una percezione di disagio. Colpa della minore presenza di sole, e delle ore di luce. Così, è possibile aiutarsi con qualche alimento. In primis: non cedere all’istinto. L’arrivo della stagione autunnale accende interruttori biologici, che spingono a consumare alimenti ricchi di calorie, come fanno tutti gli animaletti che finiscono in letargo, ma questo non è il nostro caso!. Al contrario, bisogna seguire un’alimentazione equilibrata, con buone dosi di frutta e verdura. Detto questo, privilegiare la frutta di stagione di stagione…Come arance e mandarini: ricchi di vitamina C, aumentano anche il senso di sazietà e rendendo la pelle più giovane ed elastica.O come la pera, deposito di minerali: calcio, magnesio, potassio e fosforo. E’ anche generosa con la fibra. Infine, è povera di calorie e non pericolosa per linea. La mela, spesso trascurata, offre sali ed una coppia di vitamine nemiche d’inappetenza, cattiva digestione e problemi come stanchezza e nervosismo. Ed infine l’uva: con le vitamine difende dal cancro e dai radicali liberi. Va tenuto conto dell’alto valore calorico 70 cal. Ogni 100grammi.…Senza dimenticare la verdura Così, al primo posto la verdura a foglia verde. Spinaci, bietole e verze mettono in tavola una valanga di vitamine. accoppiate a tanti antiossidanti, corazza contro i danni dei radicali liberi. Nella stagione di Halloween ha buon gioco la zucca. La sua buccia giallo-arancione difende molto beta-carotene. Arrivano poi i minerali Il radicchio è un depuratore naturale, perfetto per ritornare a pieno ritmo dopo le follie alimentari della bella stagione. Merito di sali minerali, fibre, ed una squadra di vitamine Chiudiamo coi legumi. Il loro merito sta nell’abbondanza di proteine, carboidrati e nella capacità di fornire energia, ci sono in fine infinite ricette con gli alimenti buoni, come la zuppa di ceci, pasta e fagioli, zuppa di lenticchie  e chi più ne ha ne metta, per un inverno….comunque felice!

 

Cosa mangiare sotto stress

Cosa mangiare sotto stress? Come placare la fame nervosa? Dicono che lo stress sia fondamentale nella vita degli esseri umani, dicono che senza lo stress ci saremmo estinti da un pezzo perché aiuta a mantenere vigile l’attenzione, a perseguire gli obiettivi e a non abbassare la guardia dell’istinto di sopravvivenza.. Però noi ne percepiamo soprattutto i disagi, come l’insonnia e l’impulso a mangiare male e spesso mentre siamo sotto esame, o dobbiamo consegnare un progetto imminente. A meno che non si abbia la fortuna di essere fra quelli che sotto stress perdono l’appetito ma in genere è solo nel primo periodo, poi la tendenza si inverte. Si cerca però in genere cibo spazzatura, che dona un po’ di sollievo all’anima, ma l’effetto dura poco e le circonferenze aumentano. Se invece la ricerca di cibo di conforto la sfruttassimo per abbassare i livelli di stress, sempre? Abbiamo chiesto ad un esperto e il suo primo della lista è il salmone. Contiene tantissimo Omega 3, e ha il potere di ridurre gli stati ansiosi, che derivano anche dallo stress. La dose raccomandata è di metterlo nel piatto un paio di volte a settimana. Tra l’altro, il salmone si presta a così tante ricette da poterlo considerare in ogni caso un piatto ideale, altro alimento il cioccolato nero, ovvero il principe degli snack consolatori. Perché è buono, alza i livelli di serotonina e riduce quelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Ma per evitare tutti gli effetti collaterali è bene che sia di quelli a percentuale di cacao massima  ce ne sono da 90%  e con poco zucchero. Le verdure a foglia verde sono già meno entusiasmanti per troppa gente, purtroppo, spesso a causa di un’errata educazione alimentare. Invece si prestano a declinazioni gustosissime e sono miracolose contro lo stress. Contengono il folato, o acido folico, una vitamina del gruppo B che genera la produzione di dopamina, l’ormone consolatorio con cui tirare avanti mentre si cerca di generare la serotonina, quello della felicità più stabile. Mangiare una bella insalata verde creativa, quando si è giù di morale, può regalare picchi di serenità.Il tacchino aiuta a superare l’ansia e fa dormire meglio. Stupiti? È merito del triptofano contenuto nelle sue carni, un aminoacido che aiuta a produrre serotonina

Cosa non deve mancare a colazione

A questo punto tutti abbiamo imparato che la colazione è il pasto più importante della giornata e le proposte healthy, vegane, dolci o salate, senza glutine o senza latticini non mancano. La domanda a cui, però, non abbiamo ancora trovato risposta è: che cosa non può mancare in una colazione sana? Qual è l’ingrediente che dovrebbe mettere d’accordo tutte le filosofie alimentari, quello senza il quale una colazione non può essere definita salutare? La risposta è molto più semplice del previsto. In una healthy breakfast devono sempre esserci i liquidi, ovvero l’acqua, che si può trovare nella frutta fresca e nelle bevande, come latte, tè, caffè, succhi, frullati e smoothies Per risolvere il quesito non serve andar lontano né pescare da cibi miracolosi, superfood o piatti healthy molto in voga come l’avocado toast. In una colazione sana non possono mai mancare i liquidi ovvero l’acqua. Non pensavate che la risposta potesse essere così semplice, vero? E invece lo conferma anche una famosa nutrizionista che ricorda che è fondamentale per il corpo idratarsi dopo 12 ore.I liquidi possono essere introdotti sia mangiando della frutta fresca, sia del latte oppure tè, infusi di frutta e caffè non zuccherati spiega la dottoressa Lapini al  posto del latte possono essere usate anche le bevande vegetali, come latte di soia, di avena o di mandorla, ma prestate attenzione all’etichetta e spiega che: “è meglio prediligere le bevande vegetali senza zuccheri aggiunti”. Per quanto riguarda e caffè, invece: “Sarebbe meglio non zuccherarli, ma se proprio non se ne riesce a fare a meno, si può usare un po’ di miele. Oltre ad addolcire la bevanda, infatti, stiamo ingerendo un vero e proprio alimento, ricco di vitamine e sali minerali. Avete mai sentito dire che l’acqua si può anche mangiare? È quello che succede con la frutta, che è un alimento altamente idratante. Molti hanno l’abitudine di fare colazione con un succo di frutta, non avendo magari tempo di preparare una macedonia oppure della frutta fresca a disposizione. Questa soluzione potrebbe essere un buon compromesso? “Sarebbe meglio mangiare la frutta fresca, ma se questo non è possibile allora le scelte più adatte sono i succhi fatti in casa oppure, tra quelli disponibili in commercio, succhi preparati al 100% con sola frutta

Una ciliegia….tira…

Povere di calorie e di zuccheri, le ciliegie sono dei frutti gustosi e dissetanti. Oltre ad essere golose, le ciliegie hanno anche diverse proprietà terapeutiche: contrastano l’ipertensione, aiutano la diuresi e le normali attività intestinali, forniscono vitamina A e C e reintegrano l’organismo di importanti sali minerali, come il potassio, il calcio e il ferro. Alcune varietà di ciliegie maturano a fine maggio, altre invece iniziano a fine giugno e si trovano fino al mese di luglio. Ne esistono diversi tipi, che variano a seconda della grandezza, delle sfumature di rosso e arancio, dalla carnosità della polpa e naturalmente dal sapore più o meno dolce. I noccioli di ciliegia hanno al loro interno alcuni componenti che rilasciano cianuro quando ingeriti. Per questo motivo i noccioli non vanno rotti ed ingeriti. In Giappone addirittura le ciliegie sono considerate un frutto sacro. Esiste perfino un’usanza chiamata Hanami dove i giapponesi si recano nei luoghi di fioritura dei ciliegi per ammirane la bellezza. Le ciliegie vengono spesso raccolte ad una ad una e deposte in dei cesti, non ci sono macchine per raccogliere questo meraviglioso frutto ed è così piacevole che gli si associa facilmente il detto…una ciliegia tira l’altra…

 

 

Il sushi fa ingrassare

Tutti noi siamo stati spettatore del fenomento sushi: negli ultimi anni infatti, sempre più persone si sono avvicinate al mondo del sushi e della cucina orientale. Adesso non passa week-end che non troviamo sui social una foto di una barchetta di sushi postata da qualche amico. Fa moda, fa tendenza, certo, ma alcuni nutrizionisti sostengono che fa anche  ingrassare. In molti potrebbero rimanere stupiti, infondo stiamo parlando solo di un po’ di riso e pesce crudo, ma se analizziamo “il problema” non è proprio così. Innanzitutto, di verdure e pesce ce n’è veramente pochissimo, la maggior parte di quello che ingerite sono carboidrati e zuccheri provenienti dal riso ed i suoi condimenti Le salse, inoltre come l’immancabile e tanto amata salsa di soia è ricca di sodio, per cui una nemica della ritenzione idrica, mentre la salsa teriyaki è piena di zuccheri ed olio, oltre che ovviamente di sodio. Ma allora mangiare sushi senza ingrassare è impossibile? Ovviamente no, l’importante è saper scegliere le quantità e le tipologie giuste. Prima di tutto è bene cercare di lesinare sul riso, che come abbiamo detto è un nemico della linea. Non esiste sushi senza riso, per cui dovrete prestare attenzione alle quantità. A questo proposito, preferite degli Hosomaki, che hanno meno calorie , oppure Ura-maki e Nigiri sushi . Un altro modo per moderare sul riso è quello di non abbandonarsi ad una cena di solo sushi, ma alternare anche con sashimi o pesce scottato come salmone o tonno. Ovviamente il sushi non nasconde solo inganni e calorie, ma anche ingredienti salutari e benefici, come ad esempio le alghe Nori che vantano un elevato contenuto di proteine e iodio oltre che un’ottima presenza di vitamine, sali minerali, Omega 3 ed aminoacidi come ad esempio l’arginina che sviluppa una funzione detossinante, oppure ancora la taurina, molto utile per il corretto e buon funzionamento del fegato. L’importante è saper consumare gli alimenti benefici che il sushi regala senza eccedere e cadere alla tentazione di mangiare troppo