Cosa mangeremo tra dieci anni? Quali saranno gli alimenti che porteremo sempre più spesso in tavola e quali, invece, troveranno sempre meno spazio? È il caso, ad esempio, dei nuggets di carne coltivata oppure degli Impossible burgers, ma non soltanto. Tra i “cibi del futuro” rientrano anche gli insetti, molto ricchi di proteine ma ostici dal punto di vista sociale, e le alghe commestibili. Queste ultime sono frequenti nella dieta dei paesi asiatici e, lentamente, stanno conquistando consumatori anche in Europa. Trainate dal successo della cucina giapponese, oggi troviamo al supermercato sempre più spesso alghe nori, wakame o kombu, ma la ricerca punta a fare un passo in più non dedicandosi soltanto a queste che vengono chiamate macroalghe, ma anche alle microalghe, organismi unicellulari o multicellulari semplici, dal profilo nutrizionale molto interessante. Le alghe costituiscono la tendenza alimentare più di moda della stagione, grazie anche alle loro proprietà salutari. Se aggiunte in un frullato di verdure o utilizzate come contorno. Questo super-food contiene alti livelli di iodio che, secondo la ricerca, riduce l’affaticamento mentale e muscolare, migliora la salute dei capelli secchi, la pelle e le unghie, oltre ad avere benefici a lungo termine. Ispirati alla cucina giapponese e utilizza una combinazione di diversi tipi di alghe e sesamo per creare un‘insalata unica e deliziosa.
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Il cibo green sulla tavola
Il mare e le sue immense virtù con anche i suoi nutrimenti tra questi le alghe marine hanno sostanze nutritive interessanti, da cui discendono i benefici emersi da vari studi, anche se tutti da vagliare e approfondire: vantaggi per la pressione sanguigna e la salute del cuore, contro il diabete, per il benessere dell’intestino, per la funzionalità del sistema immunitario. Un dato certo è che alcune alghe marine possiedono gli stessi acidi grassi omega 3 del pesce, mentre nelle altre fonti vegetali come le noci si trova l’acido alfa-linolenico che l’organismo è in grado di trasformare parzialmente e poi di utilizzare, anche se l’efficienza nella conversione in omega 3 a lunga catena decresce con l’aumentare dell’età. Ricche sono la Nori, ampiamente utilizzata nella preparazione del sushi e in vari piatti della cucina giapponese, e la Kombu, che si trova in commercio in fogli pressati oppure sbriciolata. Gli acidi grassi polinsaturi interessano gli scienziati per più di una ragione. La prima è che l’organismo, una volta che li ha acciuffati a pranzo o a cena, non li brucia per produrre energia, ma li inserisce all ‘interno delle membrane cellulari. Un’altra è che possono avere un ruolo importante per spegnere i focolai infiammatori, anticamera di patologie croniche.
Alghe e radici
Le alghe, dette anche “lattuga di mare“, sono ricche di vitamina B12, ferro e sali minerali: spirulina, wakame, alga nori e dulse, possono essere facilmente trovate in commercio e sono sempre più conosciute ed apprezzate. Cucinate o assunte sotto forma di pastiglie, le alghe sono ingredienti che dovremmo consumare ogni giorno per garantire un equilibrio ed una buona resistenza delle nostre difese immunitarie, delle funzioni epatiche hanno infatti un enorme capacità depurativa- ed intestinali. Anche le radici, soprattutto lo zenzero, sono ottimi cibi per le nostre difese, depurative e antiossidanti, possono essere utilizzate per insaporire i piatti o in aromatici infusi e tisane.


