È un sogno di molti, quello di poter viaggiare per il mondo senza lasciare il proprio lavoro vedendo sfumare le proprie opportunità di profitto, il mare, l’oceano, le isole deserte, le vette che sfiorano le nuvole, il caos di New York, chi non ha per almeno una volta sognato di abbandonare tutto e partire? Un argomento delicato, che sembra quasi un controsenso: per viaggiare ci vogliono i soldi e i soldi si maturano lavorando. Quindi è davvero possibile tutto ciò? Secondo il Time, grazie anzitutto alla crescita del lavoro da remoto, sì. Certamente ciò di cui principalmente avrai bisogno sarà il permesso del tuo capo, oltre ad una connessione Internet, oppure, se sei un freelancer, di una base di clienti su cui contare. Ecco alcuni consigli per intraprendere un’esperienza di questo genere. Il primo passo per viaggiare per il mondo senza lasciare il proprio lavoro consiste nel dialogare con la propria testa e prepararsi ai cambiamenti. Quando si parte per lungo tempo, si è inevitabilmente costretti ad interfacciarsi con culture, persone, cibi e luoghi diversi. Certamente, un’avventura simile consente di sperimentare e di accrescere la propria rete di relazioni. Sì perché il viaggio è sia fisico che mentale.Quando si programma una partenza prolungata ci si deve ben organizzare. E la pianificazione del viaggio è estremamente utile, nonché essenziale. Per quanto riguarda l’alloggio è bene assicurarsi che sia disposto di una rete Wi-Fi per non imbattersi in problemi con il lavoro da svolgere. Prenotare un AirBnb o un ostello risulta, poi, meno costoso se lo si fa per periodi di tempo lunghi come blocchi di quattro settimane. Se l’intenzione è proprio quella di viaggiare per il mondo senza lasciare il proprio ufficio, uno step fondamentale sarà quello di chiedere il permesso al proprio capo. Una cosa che certamente incute timore, ma che è obbligatoria. Se il capo tentenna, una proposta strategica può essere quella del “periodo di prova”, in modo da rassicurarlo e da poter muovere i primi passi in questa nuova esperienza.Decidere di lasciare il proprio lavoro full-time o part-time per diventare freelancer, gestendosi il tempo di piacere e attività autonomamente, può essere una scelta rischiosa. Infatti, se non si dispone di una rete solida di clienti, si possono vedere svanire tutte le possibilità di guadagno e così anche la permanenza in giro per il mondo.
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Appassionati di cucina e di stile
Se siete appassionati di cucina ma anche di stile e volete mescolare queste due discipline, certamente sarete attratti al food design, che possiamo tradurre con ‘progettazione del cibo’. In pratica, il cibo viene considerato un oggetto di design e gli ingredienti che lo compongono vengono visti come materiali. In questo modo, si possono creare anche delle vere e proprio opere d’arte dove non conta solo l’aspetto estetico. Se siete già esperti o se non avete mai sentito parlare di questo settore e siete curiosi, Airbnb ha organizzato un’esperienza, una sorta di laboratorio, a Milano.Potrete progettare, personalizzare e assaporare meravigliosi centrifugati, accompagnati da un buon bicchiere di vino o da una limonata aromatizzata allo zenzero. Creerete una ricetta in un barattolo speciale che potrete poi portare a casa come ricordo oppure come regalo originale per amici e parenti. Durante l’esperienza, il vostro ospite vi svelerà tutti i segreti per stupire a tavola i vostri ospiti e vi farà scoprire un nuovo modo di concepire e interpretare il cibo. Potrete fare questa esperienza da Luisa, architetto e designer, appassionata del cibo salutare e fondatrice del Food Entertainment Design Che cosa prevede: un pasto, uno snack con bevande e materiali/ingredienti utili per lo svolgimento dell’esperienza.L’esperienza comincerà con una passeggiata, passando per la piazza di Gae Aulenti in modo da ammirare il nuovo skyline di Milano. Subito dopo andrete a casa di Luisa. Vi insegnerà a ‘giocare’ con gli ingredienti facendo leva su colori e densità per creare delle ottime ricette ‘in barattolo’. Inoltre, realizzerete anche delle composizioni per un centro tavola o per uno scatto su Instagram.
Un’isola tutta per voi…
Che ne dite di affittare un’isola per il prossimo San Valentino? Però dovete aspettare un po’ perché la lista d’attesa non da nulla di libero fino al 2018, ma si sa, le cose organizzate per tempo, sono sempre le più riuscite. E chi non poteva proprio lasciarsi sfuggire un’occasione del genere, diventando ancora di più il portale on line più amato dei viaggiatori che “snobbano” l’hotel? Ovviamente Airbnb. Per 495 dollari al giorno (quindi poco più di 400 euro al giorno), quattro persone possono ufficialmente affittare una piccola isola al largo del Belize Chiamata “The Bird Island”, questo piccolo paradiso si ispira anche nella struttura, all’avventura di Robinson Crusoe. Potrete divertirvi tra snorkeling e kayak, oppure godervi il sole dalle spiagge di sabbia bianca l’isola non è dotata di acqua corrente, ma se volete uscire dalla modalità survivor potete sempre collegarvi al Wi-Fi quello c’é! Per tornare poi in contatto con la realtà, bisogna salire su una barchetta che vi porterà a Placencia una piccola città nel distretto di Stann Creek, un tempo sonnolento villaggio di pescatori, da un po’ di tempo si è andata affermando sempre più come popolare meta eco-turistica dei Caraibi