Attenzione alle punture d’insetti

Attenzione quando mangiate all’aperto. Può capitare infatti che una vespa o un’ape possano essere attirate dall’insalata e, senza accorgervi, potreste inserire in bocca l’insetto, con gravi conseguenze per la vostra salute. Non dimenticate anche di chiudere sempre le bibite e le birre. Gli insetti vengono attratti dallo zucchero presente e potreste anche non accorgervi che una vespa è entrata nella vostra lattina, con conseguenze gravi: potrebbe pungervi all’interno della bocca. Dopo che il bambino ha finito di mangiare è fondamentale, poi, pulirgli sempre molto bene il viso. Se è sporco attirerà insetti che potrebbero pungerlo. In caso di puntura di ape, vespa o calabrone togliere subito il pungiglione perché questo diminuisce la dose di veleno iniettata. Aiutatevi con una punta smussa anche l’unghia con un movimento dal basso verso l’alto senza utilizzare pinze né le dita, perché il sacco velenifero alla base del pungiglione potrebbe iniettare ulteriore veleno. Subito dopo, se potete applicate del ghiaccio. Va bene ovviamente anche una lattina molto fredda

Meno asma e allergie se vivi in fattoria

Vivere in un ambiente non troppo pulito, come quello di una fattoria con stalle e animali, protegge i bambini da allergie e asma. È un fatto noto da tempo, ma non si sapeva come potesse funzionare questo meccanismo protettivo. Ora un nuovo studio suggerisce una possibile spiegazione. Parecchi studi epidemiologici hanno evidenziato che i bambini che vivono in ambienti dove sono presenti fiori,orti, piante, verdure e principalmente animali, o in fattorie dove li si allevano, sono meno soggetti dei loro coetanei alle forme più comuni di allergie e di asma. E da diverso tempo, per spiegare l’aumento osservato in tutto il mondo di questi disturbi, oltre che questa curiosità sulla vita di fattoria, è stata tirata in ballo la cosiddetta ipotesi dell’igiene: la nostra ossessione per la pulizia, e l’uso eccessivo di antibiotici, avrebbe tolto dall’ambiente microbi utili ad allenare il sistema immunitario a reagire in modo adeguato e non eccessivo agli allergeni. Secondo le ultime ipotesi il meccanismo tramite cui lo “sporco” potrebbe svolgere un ruolo di difesa dell’asma agirebbe così: l’aria della fattoria è piena di molecole derivanti da batteri presenti nel letame degli animali e nel fieno  che causano uno stato di leggera infiammazione delle vie aree. Questo stato di allerta del sistema immunitario in qualche modo ridurrebbe la risposta verso altri tipi di sostanze estranee che possono venire in contatto con l’organismo, per esempio gli acari della polvere.  Nello stesso tempo, però, altri esperti invitano alla cautela. Prima di tutto perché oltre a questo meccanismo ce ne potrebbero essere altri per cui un ambiente non troppo pulito riduce il rischio di asma si sa per esempio che bere latte non pastorizzato ha questo effetto, ed è difficile che in questo caso l’azione sia direttamente sui polmoni. E poi perché, come altri hanno fatto osservare, il livello delle endotossine è alto non solo in fattoria ma anche nell’aria di città