Qualcosa di stuzzicante

L’usanza di aprire la cena con qualcosa di stuzzicante che non fosse un piatto abbondante e impegnativo risale alle tavole ricche dell’antica Roma. La coena, il pasto più importante e sostanzioso che cominciava all’imbrunire, iniziava infatti con il gustatio: ostriche, polpette di pesce, ortaggi insaporiti da salse agrodolci e piccanti, salsicce, le onnipresenti uova sode e molti altri stuzzichini accompagnati dal mulsus, un vino mielato. In Italia, nelle terre in cui è forte l’azione levigatrice del mare e la filiera produttiva è quella delle attività della pesca, l’ incarico di precedere i pasti è stato solitamente assegnato ai gamberetti, ai taglieri di crostini ai ricci o accompagnamenti a base di patè di tonno, olive, prezzemolo e limone. In regioni dove il clima è asciutto, il vento soffia dal nord e gli inverni sono rigidi gli antipasti diventano dei piatti sostanziosi a base di formaggi, salumi e affettati, oppure torte salate. Questo genere di antipasto è chiamato oggi antipasto freddo o all’italiana ed è conosciuto in tutto il mondo.

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