La tazza protagonista

Se l’Italia è innamorata della tazzina da caffè, gli Stati Uniti della mug, la tazza maxi regina dell’intervista televisiva ai vip. Da anni è infatti molto presente in un luogo che più di altri contribuisce a formare la cultura televisiva e a regalare popolarità. Non c’è messa in onda a tarda serata nei talk show dove la tazza non trovi un posto in primo piano. Ma perché sulla scrivania dei presentatori non manca mai? La tazza è un vero e proprio ingrediente drammaturgico e giornalistico. Perché è letteralmente posizionata tra intervistatore e intervistato. I conduttori, anche quelli più bravi, si trovano spesso a cercare di carpire l’aspetto esclusivo di divi di Hollywood o di politici consumati che però a loro volta fanno il gioco opposto: non vogliono troppo raccontarsi. Così appoggiata a giusta  distanza segna proprio un confine: quello della lotta. Tra chi cerca di rubare un po’ di quell’autenticità che serve per portare a casa una buona intervista e chi di continuo gliela nega. Quando poi si vuole prendere fiato dalla raffica di domande e battute, la si può persino afferrare e sorseggiare con fare stanco o strategico.

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