Perché la gioia è così breve, mentre la tristezza può durare tanto a lungo? Attimi come ore, giorni… Vite intere, certe volte. Siamo programmati per trasformazione a perseguire la gioia e la felicità. Abbiamo bisogno degli stati d’animo piatti e bui per ricordare a noi stessi quanto sia bello esplodere di gioia. E’ il nostro cervello che deve rinnovarsi il piacere della felicità, trovandosi le scariche di dopamina per inseguire l’attimo che verrà. Quello gioiso. E’ un codice innato che lega inscindibilmente quelle che, comunemente, vengono considerate emozioni opposte, “emozioni contro“. La gioia, infatti, non esisterebbe senza la tristezza. E la tristezza non avrebbe senso, se non evolvesse nella gioia