Cosa mangiare per vivere più a lungo

Negli ultimi anni siamo diventati tutti più attenti all’alimentazione: cerchiamo di mangiare meno e meglio, più verdure e meno carne, più alimenti naturali e meno cibi confezionati. Un bene, almeno finché non si sfocia nell’ossessione salutistica. Dan Buettner, giornalista del New York Times, ha individuato le cinque regioni con la maggior concentrazione di centenari curiosi di sapere le abitudini alimentari delle popolazioni più longeve ? Noci,  nelle zone blu se ne consumano due maciate al giorno, come snack e da un recente studio è emerso che chi mangia noci riduce il suo tasso di mortalità del 20% rispetto a chi non ne mangia. La frutta secca in generale inoltre è in grado di ridurre i livelli di colestero cattivo fino al 20%. Consumare cibi interi  Senza dividere per esempio il tuorlo dall’albume nel caso delle uova. Secondo le ultime ricerche  infatti sembra che gli elementi presenti negli alimenti lavorino insieme per essere benefici. Meglio quindi scegliere prodotti con una lista degli ingredienti chiara e breve, meglio ancora se a km zero. Acqua  Bisogna bere almeno 7 bicchieri d’acqua al giorno. Gli studi infatti dimostrano che una buona idratazione riduce anche la possibilità di coaguli nel sangue. Alcol  Nelle zone blu si bevono da uno a tre bicchieri di vino rosso al giorno. Un’abitudine che aiuta a  il nostro corpo ad assorbire gli antiossidanti.  Attenzione agli eccessi però: le quantità massime per una donna sono di un bicchiere al giorno e per un uomo due. Tè verde   È dimostrato che riduce il rischio di malattie cardiache e diversi tipi di tumore. Tè verde, elisir di benessere Caffe’  Sull’isola di Nicoya, in Sardegna e in Grecia se ne beve parecchio. Un recente studio ha dimostrato che il caffè riduce il rischio di demenza e morbo di Parkinson che sembrano essersi rivelati veri e propri elisir di lunga vita.

Ikigai..la felicità quotidiana

Chi vuole vivere per sempre? Per sempre forse no, ma molto a lungo è uno dei desideri più accesi per molte persone: a parte i casi estremi come la crioconservazione, è sempre più diffusa la credenza che uno stile di vita sano, con tanta attività fisica e un’alimentazione corretta, possa aiutare nell’impresa di se non vivere per sempre, almeno provare ad arrivare a essere degli arzilli ultraottantenni. Forse però potrebbe non bastare: a che serve condurre una vita controllata se poi non si è felici di vivere? Da questo quesito sono partiti il blogger García, massimo esperto a livello mondiale di cultura giapponese, e il giornalista Miralles, e indagando gli stili di vita delle popolazioni , sono giunti a una risposta: ikigai. Le Zone Blu sono le regioni in cui scienziati hanno individuato numerosi casi di longevità unica. Queste si trovano in Sardegna, in California, in Costa Rica, in Grecia e in Giappone. Più precisamente, sull’isola giapponese di Okinawa si contano oltre ventiquattro centenari ogni centomila abitanti, un valore significativamente più alto della media mondiale. Impazienti di individuare le ragioni di questa straordinaria eccezione, García e Miralles hanno condotto anni di studi sul luogo, fermandosi in particolare a Ogimi, il cosiddetto “villaggio dei centenari”, e verificando che, tra i fattori vitali di questa incredibile longevità, vi sono una vita semplice all’aria aperta un’alimentazione sana ed essenziale, una dedizione a coltivare l’amicizia e i rapporti umani. Ma il risultato più sorprendente delle ricerche è stato scoprire una sorta di ingrediente segreto: l’ikigai, appunto, ossia la propria ragion d’essere, il motivo che ci spinge ad alzarci dal letto ogni giorno, la felicità di dedicarci quotidianamente a ciò che amiamo.Tutti custodiamo nel profondo il nostro ikigai, qualcuno lo ha già individuato, qualcun altro ancora no: per alcuni può essere accudire i propri figli e vederli crescere, per altri può essere tenere speech pubblici sull’importanza della comunicazione non verbale, per altri ancora, curare fiori  piante e giardini.Tutte queste attività possono essere l’ikigai. Ecco che il frutto di queste ricerche è diventato un piccolo manuale, intitolato proprio Il metodo Ikigai  edito da Rizzoli: un libro che dai consigli alimentari fino alle pratiche meditative e fisiche, passando per le pillole di saggezza:ma non illudetevi, la felicità non è così a portata di mano come sembra, occorre grande dedizione per raggiungerla. Ogni singolo giorno.