Capita in una sera d’estate seduti in giardino dopo una cena tra amici di intraprendere una conversazione e trovarsi a dire delle verità. Dire la verità, la maggior parte delle volte, è sinonimo di offendere le persone. La “verità” è un valore positivo e sarebbe ideale potervi accedere sempre. Allora perché è diventata un mezzo per affrontare gli altri? Una risposta potrebbe essere il fatto di vivere in una società in cui vige l’implicita regola di mentire davanti agli altri per rendere più gradevoli i rapporti umani. Pare che se vogliamo mantenere l’armonia con le persone, dobbiamo mentire. E se decidiamo di abbandonare questo giardino di rose e viole, basta semplicemente dir loro la verità. Un grande paradosso. Quando la verità che racconti li costringe a fare i conti con se stessi. Perché ognuno dentro di se, consciamente o meno, la propria personale verità la conosce eccome. E decide come gestirla: ignorarla, reprimerla, accettarla, abbracciarla. Non ti crei un nemico raccontando la verità. Perché in fondo, chi non la accetta si arrabbia con te perché non può arrabbiarsi con se stesso.
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Quando i leader sono bugiardi
Chi è sulla tua lista di bugiardi quest’anno? Il presunto imbroglione Carlos Ghosn? Michael Flynn? Elizabeth Holmes? Che ne dici del tuo migliore amico in palestra? Mettiamo le carte in tavola: tutti mentono. Forse avrebbe dovuto dirti che sembri davvero grasso in quei pantaloni. Ma oltre alle bugie bianche, le bugie della follia e dell’oblio, troviamo un altro tipo di menzogna. Una menzogna intenzionale che annulla ogni credibilità e controllo. Forse non ne devi rispondere davanti all’FBI o alle massime autorità. Ma che ne dici della tua squadra, dei tuoi amici dei tuoi figli della tua azienda e della tua coscienza? La consulente Virginia “Ginny” Altman lavorava con un cliente. Il piano di risanamento è stato facilmente spiegato dai dirigenti e stava per salvare posti di lavoro. Solo che non era vero. Il reale obiettivo del progetto era la vendita della divisione creando così perdite di posti di lavoro per il 90% dei dipendenti. I leader le hanno mentito, perché sapevano che altrimenti non avrebbe accettato il lavoro. “Ho ingaggiato persone promettendo che stavamo facendo tutto questo lavoro per tenerli a bordo”, ha spiegato Virginia. “È stato devastante quando ho saputo che la maggior parte degli impiegati ha perso il lavoro”. Una situazione di innocenza persa, fatti negati e profitti ottenuti. È un posto dove le bugie sembrano l’unica opzione praticabile. Hai presente? Forse sì. Ci sono quattro ragioni per cui le persone mentono: ci sono quattro bugie che ci raccontiamo prima di condividere falsità con gli altri. Vedrai queste interpretazioni nella sala del consiglio e anche nelle tue relazioni perché queste verità universali non sono riservate ai politici o agli scalatori sociali. Riguarda tutti. Nessuno lo scoprirà mai, la prima menzogna di base. Ciò che vediamo ogni giorno nelle notizie è il suono dell’indignazione quando le bugie vengono scoperte. A partire da te e dalla tua coscienza: Quando il tuo lavoro diventa una sorta di nascondino, nessuno vince davvero. Nessuno si farà male, È saggio ricordare il giuramento di Ippocrate lo stesso che fanno tutti i medici: “Non fare del male”. Come l’albero che cade nella foresta, la menzogna nascosta fa rumore perché il bugiardo la sente sempre. Il motivo dietro la menzogna è spesso esigenza di “protezione”: proteggere gli altri o proteggere te Giocare per vincere: il fine giustifica i mezzi, Gli organi di vigilanza non vedono tutto e gli auditor non sono presenti in ogni riunione. Ora che sei in una posizione di autorità, chi ti sta controllando? Risposta: tu stesso. Giocare per vincere significa davvero giocare secondo le regole, perché vincere a tutti i costi è un prezzo che non ci si può permettere di pagare. Spesso si dice una bugia nel momento in cui stai sottovalutando le persone intorno a te. O le tue capacità comunicative. Come nuovo capo, se vuoi catturare i cuori e le menti della tua squadra, non sottovalutare ciò che possono e non possono. Comunicare in modo efficace è importante. Quattro malintesi sono la ragione per cui le persone mentono. A volte le persone dimenticano, a volte le persone omettono, ma quando mentire è una strategia deliberata le conseguenze possono essere catastrofiche. Al di là delle bugie bianche c’è un’area di malinteso dannosa. Quale area stai seguendo? Stai sottovalutando i tuoi dipendenti e quello che possono gestire? Se è così, perché? I medici che giurano di “non fare male” a volte devono tagliare un arto per salvare la vita di un paziente. Allo stesso modo, i capi devono prendere decisioni difficili per servire un bene più grande Le scelte ardue iniziano con l’impegno per la verità, in un contesto di rispetto reciproco. Considera attentamente che servi, e queste parole in latino: Veritas liberati vos. La verità ti renderà libero.
Chiariamo il quoziente d’amore
RQ o quoziente di relazione nelle discipline che lo studiano, è un concetto che implica una semplice e bellissima verità: siamo tutti diversi, abbiamo tutti esperienze differenti, abbiamo tutti punti di vista unici e soprattutto ci approcciamo alle cose con aspettative che non sono mai le stesse. Specialmente quando si parla di relazioni d’amore. Quante volte ti è capitato di rimanere delusa da una storia o anche solo da un appuntamento perché ti aspettavi un messaggio, un gesto o un bacio o addirittura una proposta che non sono mai arrivati? Ebbene la risposta a tutti i tuoi quesiti esistenziali in merito, quelli su cui hai basato ore e ore di telefonate con le amiche, nonché struggenti serate davanti alla tv in compagnia di enormi barattoli consolanti di Nutella, potrebbe trovarsi in queste due semplici lettere: RQ, il quoziente d’amore, o di relazione che dir si voglia. Un insieme di fattori che rendono una persona più predisposta di un’altra ad un certo tipo di relazione: se i quozienti d’amore di due persone non combaciano o non si avvicinano nemmeno, le cose andranno male per definizione. Perché le aspettative, le esperienze e i punti di vista dei due non coincideranno mai, finendo per deludere qualcuno.In pratica ecco alcuni dei fattori sui quali calcolare il quoziente d’amore tuo e del tuo partner Avete la stessa visione della vita. Cioè vedete la vita allo stesso modo e condividete i valori che vi spronano giorno per giorno ad assumere un certo comportamento. Entrambi siete pronti ad impegnarvi con l’altra persona. E per impegno intendiamo la pazienza di ascoltare l’altro, di saper chiedere scusa quando serve, di comprendere gli umori del partner e questo da entrambe le parti Ovviamente non esiste una persona con alto quoziente d’amore in senso assoluto perché è sempre in relazione all’altra persona e qui entra in gioco l’affinità di coppia. Avere quozienti d’amore simili, potrebbe favorire la qualità delle relazioni. Perché se tu ti aspetti una proposta di matrimonio al secondo appuntamento, e lui, più scafato di te, pensa invece che trascorrere 15 giorni di vacanza al mare insieme il prossimo anno sia un traguardo importantissimo e per nulla scontato, è chiaro che qualcosa fra voi rischia di non funzionare. Al contrario sarà tutto fantastico se entrambi pensate che andare a vivere insieme al secondo appuntamento sia bellissimo. Questa potrebbe essere anche la risposta a tutte le turbe psichiche di natura ossessivo-compulsiva, e paranoica, che tutte noi ci facciamo nei confronti delle virgole degli uomini con cui abbiamo a che fare.Per sapere qual è il vostro quoziente d’amore, chiediti: lui che quoziente d’amore ha? E io? E se non coincidono c’è speranza? Forse sì, basta parlarne, comunicare, rendersi conto e cercare di adeguarsi l’uno all’altra. Che poi, se ben ci pensi, il quoziente d’amore potrebbe valere anche con te stessa. Se capisci quali sono le tue aspettative d’amore verso di te, infatti, risolvi tutto, anche le relazioni con gli altri.
La coppia che dura
Cosa succede dopo la fine delle favole? Quando si chiede l’ultima pagina del libro o scorrono i titoli di coda del film? Cosa succede quando la coppia è nata, l’amore ha trionfato e le due parti della mela si sono unite? Può davvero essere per sempre? O almeno durare? Si diventa coppia dopo che il tempo ha diminuito la passione degli inizi. Quando si inizia a costruire una personale e speciale quotidianità, la stessa che poi potrebbe diventare stretta e faticosa. Si diventa coppia dopo molto più di 5, 9, 11 mesi. Quando ci si annoia insieme senza provare colpa, quando si può anche non fare l’amore, quando la macchia sulla camicia non diventa un incubo di impresentabilità, quando si fanno spallucce davanti a quel difetto, quando al mattino e senza trucco è possibile venir trovati attraenti, anzi, anche di più. La stabilità è spesso ritenuta la fine della passione, dell’amore. Eppure molte coppie riescono non solo a diventare stabili ma a restare unite e felici. A vivere con piacere il tempo che passa, gli anniversari che si seguono uno all’altro, il metter su un poco di pancetta e qualche capello bianco. Cosa rende una coppia duratura e serena, potremmo persino dire felice? Quando il sogno, il progetto si è realizzato la casa, i bambini, il lavoro, andiamo in campagna, andiamo al mare, cosa rende una coppia capace di resistere?Sono chiaramente diversi gli aspetti che si incontrano nel valutare la salute di una coppia. La coppia è un gioco di equilibri, tra le storie passate, con le famiglie di origine, un gioco facile alla rottura molto spesso, che piccole cose rendono fragile esempio Natale dai miei o dai tuoi?. La misura del potere delle parti deve essere tarata. Bisogna imparare a spartire in maniera equa il potere di ognuno, giocarlo anche in campi diversi chi in cucina, chi a letto, chi sul pratico, chi nella gestione delle emozioni imparando ogni tanto a scambiarsi i ruoli, anche solo per capire perchè li avevamo decisi. Dura la coppia che scopre che, in fondo, non esiste mai solo una verità, ma tutto è relativo tranne il fatto che il tiro alla fune non paga mai. Lì si perde entrambi.
