I ritardatari cronici

Alcuni sono in ritardo perché sono molto ottimisti quando stimano il tempo che un’attività impiegherà loro, anche se è quotidiana, come fare colazione o prendere un caffè Dicono a se stessi: “ho un sacco di tempo”. Tuttavia, prima di uscire da casa, ecco che succedono imprevisti per loro, cose prevedibili per il resto del mondo. È evidente che chi è in ritardo ha una pessima gestione del tempo. Inoltre, la maggior parte non è consapevolmente in ritardo nel raggiungere un effetto, come mettersi in una posizione di mancanza di rispetto nei confronti dell’altro. Ebbene, nonostante ciò i ritardatari cronici da oggi possono addurre a propria discolpa una motivazione che è addirittura di natura clinica. Un uomo scozzese ad ogni appuntamento, anche a quello più importante, dal matrimonio al funerale, è sempre arrivato in ritardo e si è talmente abituato alla sua incapacità di gestire i propri tempi che per essere puntuale alla proiezione al cinema delle 21 deve cominciare a prepararsi ed organizzarsi ben dieci ore prima. Alla fine l’uomo ha deciso di rivolgersi ad alcuni specialisti che hanno coniato per la sua Sindrome un termine preciso: disturbo daritardo cronico. In poche parole, spiegano gli specialisti, chi è affetto dal disturbo da ritardo cronico è clinicamente impossibilitato ad essere puntuale perché, a causa di un deficit di attenzione e di un mix di sintomi quali letargia e confusione mentale, non riesce ad organizzare i propri impegni in maniera ottimale ed efficiente.