Un aiutino da internet ma fate attenzione

Spesso cerchiamo modi per risparmiare tempo, modi per risolvere in fretta e furia il piatto che vogliamo preparare da soli, con il solito aiutino di internet, ma ci sono alcuni casi in cui questi consigli sono, letteralmente, pericolosi. Uno dei tanti è quello della preparazione “rapida” del famoso dolce di latte. Secondo molti il trucco sarebbe un gioco da ragazzi, basta prendere il barattolo di latte condensato e lasciarlo in una pentola d’acqua bollente. Al nostro ritorno, aprendo il barattolo di latta, il dolce di latte sarebbe già pronto. Giusto? No, per niente. Si rischia l’esplosione del barattolo, e il latte e l’acqua bollente, sporcando dappertutto, potrebbero ferire qualcuno. Ecco un altro trucco da cucina che può riservare brutte sorprese: il toast al formaggio fatto direttamente con il tostapane. Ci sono video e articoli che consigliano di fare una cosa all’apparentemente sensata. Grigliare pane e formaggio insieme mettendo il tostapane su un lato e poi inserendo il pane già ben farcito di sottilette Cosa potrebbe andare storto? Potremmo causare un incendio. Tant’è che è successo Oppure, perché non cuocere una omelette in modo velocissimo? Basta sbattere le uova e metterle dentro a una busta di plastica trasparente e ben chiusa, e farla bollire nell’acqua. In questo modo, mettendo più buste nella stessa pentola, otteniamo tante “omelette” in meno tempo. Peccato che la plastica, bollita, rilasci sostanze cancerogene e dannose per l’organismo. Ma il trucco più pericoloso in cucina, tra tutti quelli diventati virali online, è sicuramente aprire il vino con la fiamma ossidrica. La teoria sostiene che riscaldando il collo della bottiglia all’altezza del tappo di sughero, questo si espanderebbe e verrebbe fuori da solo, un po’ come succede quando la pressione fa saltare il tappo di uno spumante. E invece non succede e  con grande sorpresa di chi ha provato questa combinazione di vetro, vino e fuoco  la bottiglia esplode. C’è anche chi ha provato a fare la stessa cosa coi fornelli, piazzando il collo della bottiglia sulle fiamme su cui di solito si fa il caffè, ma il risultato è uguale: vetro e vino dappertutto. Il più diffuso tra i trucchi pericolosi è quello diventato virale con un video intitolato “come si usa davvero lo scolapasta”. Che, ovviamente, è un video che mostra un modo sbagliato di usare lo scolapasta. Anziché poggiarlo all’interno del lavello della cucina, il trucco starebbe nell’inserire lo scolapasta nella pentola e poi, tenendolo dentro, piegare la pendola facendo fuoriuscire l’acqua si rischia però di bruciarsi nel caso lo scolapasta, sotto la pressione della pasta, scappi via dalle mani. Ma non solo, c’è anche il rischio che la plastica si sciolga a contatto con la pentola.

Repair Café

Si dice spesso che i vecchi mestieri si avviano sempre più verso la sparizione definitiva: lo evidenziano i dati e, soprattutto, lo si vede  nelle strade delle città e dei paesi, dove c’è sempre meno posto per quelle botteghe piene di attrezzi dagli usi inimmaginabili, scaffali straripanti di oggetti in disordine e dai pavimenti ricoperti di strani utensili. Negozi dove si era soliti portare tutto quello che ancora non meritava di essere buttato via. I Repair Café  in olanda: una trentina di esercizi distribuiti sul territorio dei Paesi Bassi dove, un paio di volte al mese, è possibile portare a riparare gratuitamente oggetti per la casa, piccoli elettrodomestici, pezzi di arredamento o accessori di abbigliamento. Caffè, te e biscotti vengono serviti ai clienti delle botteghe per rendere l’attesa più piacevole, mentre i volontari si mettono all’opera: sono pensionati o disoccupati, giovani studenti o lavoratori, tutti accomunati dalla passione per «aggiustare le cose» e dalla volontà di collaborare a ridurre gli sprechi, persino in un Paese virtuoso come l’Olanda Tutto inizia due anni e mezzo fa da un’idea dell’ex giornalista Martine Postma con la nascita della Repair Café Foundation.Da allora la «missione ecologica» di questi negozi si è allargata ed ha riscosso un crescente successo: sono in tantissimi a portare ad aggiustare il proprio ferro da stiro, il tostapane, la cassettiera il mobilino o l’abito preferito. Le riparazioni dei volontari non sostituiscono quelle dei grandi centri di riparazione di elettrodomestici o degli artigiani, dal momento che si tratta per lo più di piccoli interventi dove molto spesso non sono richiesti pezzi di ricambio originali: ma aiutano a contrastare, anche idealmente, quella cultura dello spreco che, ormai, ci appartiene in.Forse quel mondo contraddistinto dal buttare via oggetti talvolta funzionanti o semplicemente “da aggiustare” per il gusto di comperarne di nuovi, lasciandosi alle spalle anche quel pezzo di storia che qualsiasi cosa ci sia appartenuta si porta dietro, è ormai avviato verso la sua fine inesorabile: e i saggi volontari olandesi sembrerebbero averlo compreso prima di molti altri.