L’anno del cane

Con scene di felicità e scodinzolii, celebriamo il 2018, l’anno del cane. Per lo zodiaco cinese saranno mesi ispirati all’empatia e all’onestà speciale di questo animale. E all’umanità è data l’opportunità di rendere omaggio a un’amicizia millenaria, a una fedeltà senza pari, a un amore incondizionato che somiglia sempre più a quello materno. la popolazione canina ha appena raggiunto quota un miliardo nel mondo, il nome da cane maschio più diffuso oggi non è più Paco, ma Mario. Sì, Mario. Se la prima notizia apre interrogativi sulla sostenibilità ambientale dell’industria del pet food la seconda è frutto di un’indagine del sito themillennial.it, che ha mandato gli stagisti in giro per i giardini cittadini a scoprire i nomi che i trentenni danno ai loro quattro zampe. In entrambi i casi, dalla scienza alla pseudoscienza, si moltiplicano i segnali  di un fenomeno che per gli amanti degli animali era già una certezza. Ovvero che i cani sono ormai diventati delle “persone”. Non umani, certo, ma persone. Il cane è stato creato dall’uomo. O meglio, come nel caso degli umani, c’è un anello mancante. Prima esistevano scimmioni e lupi. Poi l’evoluzione ci ha portato uomini e cani. Prima i lupi hanno cominciato a seguirci per mangiare gli avanzi di caccia, poi abbiamo iniziato a seguirli noi perché il loro naso portentoso ci portava dove c’erano prede gustose. Fatto sta che adesso il loro naso è portentoso perché porta milioni di follower a sfamare i nostri profili Instagram. In qualche accampamento, in qualche foresta, accanto a un fuoco, dei cuccioli di lupo sono stati adottati dall’uomo. Forse da una donna: erano fragili, magri, rifiutati dal branco Ma sono stati i loro occhi grandi a smuovere istinti di protezione. Il loro sguardo ha continuato a ipnotizzarci per secoli. La scienza lo spiega così: i cani sono “neotenici”, mantengono caratteristiche da neonati anche da adulti. Per esempio i loro occhi rimangono grandi. Essere sicuri che sia andata in questo modo è come chiedersi se davvero quando chiudiamo il frigo la luce si spegne. Nessuno lo sa veramente ma nessuno si chiude nel frigo. Ci fidiamo.