Nella maggior parte dei casi, questi dati sono dovuti a una scarsa attenzione che porta a dimenticarsi degli acquisti effettuati con la spesa o a una non corretta conservazione degli alimenti. Per fortuna esistono alcuni cibi a lunga durata, che possono essere consumati al bisogno, senza doversi preoccupare dell’imminente data di scadenza.Si tratta ovviamente di alimenti non freschi, che in quanto tali possono essere acquistati anche in grande quantità e riposti con cura nella dispensa di casa. Ad esempio, il riso bianco, se conservato in contenitori sigillanti privi di ossigeno e con temperatura inferiore ai 40 gradi, può durare perfino oltre ai 30 anni.Come il riso, anche i fagioli rossi si conservano a lungo, preservando la loro freschezza e le proteine di cui sono ricche. Allo stesso modo, il sale, lo zucchero e la salsa di soia possono durare per anni, senza presentare il minimo segno di deterioramento.Per evitare di ritrovarsi il frigorifero pieno di cibi scaduti, si può preferire il latte in polvere a quello fresco, che deve essere bevuto entro pochi giorni, e sostituire gli yogurt e i dessert con il miele un’alternativa più sana e naturale oltre che duratura nel tempo. Un altro alimento che sfida il tempo è l’aceto, caratterizzato da un agente conservante in grado di mantenere invariate le sue qualità organolettiche. Non è un caso che alcuni cibi come i cetriolini, i peperoni vengano conservati sotto aceto. Fra i cibi scaduti che più di tutti finiscono in pattumiera c’è sicuramente la pasta. Ugualmente, il caffè che perde il suo aroma allora meglio quello solubile che è pratico sia da preparare, basta infatti un po’ di acqua calda per prepararlo che da conservare un semplice barattolo.
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La lotta allo spreco
La lotta allo spreco di cibo inizia con la scelta e la organizzazione degli acquisti e dei pasti. Prima di fare la spesa, bisogna controllare bene cosa serve e cosa si ha già senza farsi prendere dalla “sindrome della dispensa vuota Fare una lista delle cose da acquistare, può aiutare ad evitare acquisti inutili che potrebbero trasformarsi presto in rifiuti. Negli acquisti, soprattutto di frutta e verdura, bisogna seguire la loro stagionalità. Non essendo soggetta a lunghi tempi di trasporto, e a diversi passaggi lungo la filiera della logistica, l’ortofrutta offre maggiori garanzie di freschezza e di durata, ed è più difficile che finisca tra i rifiuti. Passo successivo è scartare le confezioni e riporre la spesa nel frigorifero. Bisogna fare attenzione al ripiano giusto dato che la temperatura non è omogenea. Così, dal basso all’alto mettiamo: frutta e verdura cruda; pesce e crostacei, carne cruda ; pesce e carne cotta, insalata prelavata, piatti cucinati, pasticceria fresca, panna ; affettati, carni, formaggi ; uova, conserve aperte Molti prodotti alimentari possono essere congelati senza particolari problemi per prolungarne la durata nel tempo e mantenerne la freschezza. Possiamo congelare i prodotti freschi, il pane e gli avanzi già porzionati se non abbiamo la possibilità di mangiarli prima che vadano “a male”. In questo modo potranno essere consumati nei giorni successivi A parte la scelta dei prodotti in base alla confezione che dovrebbe essere la più sicura e leggera possibile, capita spesso di dover buttare prodotti come farina, pasta, legumi, cereali, quando ci accorgiamo che il prodotto è stato infestato da farfalline o tignole della farina. Prevenire è possibile, mantenendo pulita la dispensa e conservando questi prodotti in contenitori rigidi ad esempio in barattoli di vetro o di latta. Cucinare in eccesso, porta spesso a dover gestire avanzi che non siamo in grado o che non abbiamo voglia di consumare nei giorni successivi e che finiscono poi dritti nel cestino della spazzatura. Quando cuciniamo bisogna fare sempre attenzione alle quantità. Per riutilizzare gli alimenti avanzati e gli scarti alimentari esiste ormai una “letteratura” vastissima: in questo campo non c’è nulla inventare ma soltanto da provare. Si può inoltre dividere la cucina degli scarti, bucce di patata, gambi di spinaci, insalata appassita, latte cagliato, teste di pesce da quella propriamente degli avanzi riso, pane, carne.