Che si tratti di cambiare la casa, di tornare all’università a 40 anni di cucinare una cena a base di piatti esotici, di mantenere un giardino in perfetto stato, tutti noi abbiamo sfide personali da affrontare. Non c’è bisogno di viaggiare in tutto il mondo per superare se stessi. Ogni giorno è pieno di piccole sfide, più o meno pesanti da affrontare. Per alcuni, la sfida può essere chiedere un aumento, per altri cambiare lavoro, per qualcuno affrontare una sfida significa avere il coraggio di uscire dalla nostra zona di confort , interrompere la nostra routine e assumerci un rischio spingendo noi stessi oltre il nostro limite. Perché a volte non siamo in grado di fare quel salto? Quelle voci dentro di noi che sussurrano «Sei troppo vecchio» oppure «non ce la farai mai». A volte siamo noi a creare degli ostacoli causati da paure o blocchi che derivano dal nostro passato. Ci rendiamo conto della nostra incapacità o mancanza di tempo i figli, il nostro lavoro e in questo modo non proviamo nemmeno a fare il primo passo. Eppure tutti potremmo essere capaci perché ognuno di noi ha le proprie qualità interiori: il coraggio, la perseveranza e il perdono. Il trio vincente per affrontare una sfida. Possiamo vederli nella nostra vita professionale, personale e amorosa. Come dice il proverbio: “La fortuna sorride agli audaci”. Oltre alla soddisfazione e all’orgoglio, affrontando un rischio, sarà a nostra autostima a giovarne. Infatti, quando abbiamo il coraggio di fare qualcosa, la nostra autostima cresce e scopriamo qualità dentro di noi che non credevamo di possedere. Molte sono le ragioni per vivere una sfida, non ultima la possibilità di raccontarla. Di essa rimane un ricordo significativo e il desiderio del confronto. Di fronte una sfida si prova ad arrivare sino in fondo dando il massimo naturalmente si vince nella misura in cui ci si mette in gioco.
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Non prendete tutto troppo sul serio
Una tazzina di caffè che si rovescia sul tavolo, un appuntamento saltato, una macchina che si guasta….Pensate all’inutile dispendio di energie che sprecate ogni volta che vi arrabbiate per qualcosa che, in fondo, non ha poi così importanza. Pensate poi a come potreste utilizzare queste energie per fare qualcosa di più costruttivo, come per esempio cercare di trovare una soluzione al problema con la persona che vi sta di fronte, oppure accantonare il problema del tutto perché, in fin dei conti, di un problema reale non si tratta. Ogni volta che vi sentite salire il sangue al cervello chiedevi: quello che è appena accaduto influisce in maniera permanente e negativa sulle cose e sulle persone a me care? Danneggia la mia salute? Danneggia la mia professione? La mia libertà? I miei valori? Se la risposta a queste domande è no, probabilmente non vale la pena di prendere troppo sul serio quella questione. In fondo ricordate: se c’è un problema c’è una soluzione se non c’è una soluzione non c’è un problema!
Doccia o vasca…qual’è la soluzione migliore?
Nei casi in cui si debba progettare un bagno in cui c’è lo spazio limitato, si deve fare una scelta o la doccia o la vasca. In questo caso che si fa? Al momento della progettazione di un nuovo bagno o del restauro di questa stanza, occorre prendere delle decisioni che soddisfino le nostre esigenze. Il bagno presenta degli impianti che potrebbero con il tempo usurare l’intera stanza. Per questo motivo, occorre prendere le decisioni più adatte all’ambiente, prima di dover incorrere in spese eccessivamente onerose quanto evitabili. In alcune stanze è possibile installare entrambe le soluzioni. Ma questa soluzione potrebbe incidere negativamente su altri fattori: tubature, funzioni degli accessori errate o difficoltà di utilizzo dell’una o dell’altra. Inoltre, bisogna sempre tener conto dell’uso e delle preferenze personali, così come della comodità. Solitamente, infatti, se il bagno viene utilizzato da persone che sono un po’ avanti con l’età o con difficoltà motorie la vasca non è propriamente indicata, a meno che non sia un modello particolare con l’entrata e la seduta agevolata. Una delle caratteristiche da cui partire per progettare un bagno e soprattutto per scegliere se installare un box doccia o una vasca è la conformazione della stanza. Metri quadri, forma e suddivisione della stanza incidono molto su questa scelta. Ad esempio, un bagno stretto e lungo non è un luogo adatto ad una vasca, meglio sfruttare la al meglio gli spazi andando ad collocare un box doccia nella zona sul retro, sfruttando invece quella davanti per lavandino e sanitari. In questo modo si evita di creare strutture che ostacolino i movimenti, rimpicciolendo lo spazio a disposizione. Questo concetto, ovviamente, si adatta anche ai bagni piccoli. Una vasca occupa uno spazio alquanto ampio, mentre una doccia, se ben fatta, potrebbe essere un elemento d’arredo eccezionale. Rinunciando alla vasca, in questi casi, non si rinuncia allo stile, anzi, con questa soluzione si aumenta la possibilità di realizzare una stanza dallo stile strepitoso. Alcune soluzioni, invece prevedono l’installazione di vasche integrate con la doccia. Una soluzione, questa che potrebbe risultare pratica e funzionale. L’importante è sempre tenere conto delle misure!
