Il villaggio più minuscolo della Svizzera diventerà un hotel. È la ricetta lanciata dall’omonima fondazione per salvare Corippo, paesino verzaschese che oggi conta quattordici residenti. Il concetto è quello dell’albergo diffuso. Con l’osteria del nucleo a fungere da reception e con una decina di vecchie case ottocentesche a trasformarsi in camere. «Sarebbe il primo albergo diffuso della Svizzera vogliamo partire con i lavori in modo da potere iniziare già a primavera a offrire questa possibilità ai turisti» sostiene Fabio Giacomazzi, presidente della Fondazione Corippo Una rinascita attesa ci siamo resi conto che promuovere le residenze primarie non sarebbe stato sufficiente per fare rinascere Corippo. C’erano, e ci sono, limiti oggettivi. Dall’ubicazione discosta alle difficoltà d’accesso. Inoltre, non si possono adeguare le case agli standard attuali, salvaguardando allo stesso tempo le caratteristiche architettoniche degli stabili».E così, anche ispirandosi all’esperienza dell’hotel diffuso di Comeglians, nel Friuli, l’idea prende forma. La ricezione sarà situata presso la locale osteria, appena presa in gestione da Claire Amstutz. Cucineremo specialità ticinesi promette la signora minestrone, polenta e brasato, formaggi e affettati. Ma non solo. La nostra sarà una cucina alpestre. Con una specialità su tutte: la pasta con patate e cipolle. Per andare dalla ricezione alla camera i clienti attraverseranno le piazze e le stradine di Corippo. Saranno questi i corridoi dell’albergo.L’albergo sparso di Corippo sarà indirizzato a un pubblico di nicchia. Ci indirizziamo a coppie e persone di mezza età che hanno molta disponibilità di tempo e interesse sia per la natura, sia per la cultura. Ma anche a ditte e ad associazioni che cercano un luogo tranquillo in cui svolgere ritiri o seminari».Ma non è tutto. In un secondo tempo, il progetto prevede anche la valorizzazione dei terreni terrazzati circostanti, in cui è possibile coltivare la segale. Recupereremo il vecchio mulino, in cui la segale sarà macinata. E poi la “grà” per essiccarla. E il forno per fare il pane. Una persona potrà soggiornare a Corippo e prepararsi il pane artigianalmente, come accadeva una volta. È una delle varie attività di animazione che prevediamo per il futuro.
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In Svizzera il primo hotel senza pareti
Basta con il lusso e le comodità, l’aria condizionata un comodo divano, il televisore al plasma. Nasce in Svizzera Null Stern Hotel, il primo hotel senza pareti che riduce all’essenziale ogni servizio. Da qualche settimana gli artisti Frank e Patrik Riklin, supportati da un maitre professionale Daniel Charbonnier, hanno aperto il Null Stern Hotel sotto forma di un letto matrimoniale collocato all’aria aperta nella campagna svizzera. Il nuovo albergo non è altro che l’evoluzione ancora più estrema del progetto artistico dei due artisti. Posto a 1.970m di altitudine, a Safiental, nel cantone svizzero dei Grigioni, è dotato di un semplice pavimento con sopra un letto matrimoniale, due comodini e due lampade. Nessun immobile, né pareti a proteggere gli avventurosi turisti che hanno a disposizione un bagno dotato di accessori a dieci minuti di cammino dall’hotel. Non certo comodissimo, ma la vista sulle Alpi ed il cielo stellato di notte come tetto promettono di non far rimpiangere la mancanza delle comodità. La struttura è accessibile chiaramente solo d’estate, ci vogliono circa 250 franchi svizzeri per soggiornare una notte al Null Stern Hotel di Safiental, oppure potete rubacchiare l’idea e trasformare il vostro giardino in una sorta di camera da letto all’aperto non godrete certo dello spettacolo delle Alpi…!!