Per vivere bene bisogna mangiare bene, per vivere a lungo bisogna mangiare più volte nella giornata, per vivere in modo energico bisogna inserire tanti buoni carboidrati, per invecchiare bene bisogna mangiare pochi grassi e mangiare di tutto un po’. Questo è il paradigma della buona alimentazione. L’Oms e la Fao definiscono l’educazione alimentare «il processo informativo ed educativo per mezzo del quale si segue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, tramite la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione dei atteggiamenti alimentari non soddisfacenti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti e un efficiente utilizzo delle risorse alimentari». Ma da che cosa si riconosce un consumatore attento all’educazione alimentare? Dal suo stile alimentare sano e consapevole. E cioè dal fatto che consuma cibi a “chilometri zero”, che è moderatamente carnivoro, abbastanza amante del pesce e che non si fa mai mancare tanta frutta e verdura. Effettuare 5 pasti con una ricca colazione prediligere il menu mediterraneo è ottimale. Verdura, pesce e frutta sempre al primo posto per mantenere il sospirato peso-forma, ma non bisogna rinunciare a pasta e pane. Non digiunare, ma svolgere sempre attività fisica