Prendetevi cura delle cose, delle persone, delle speranze, prima che si rompano, dopo è troppo tardi siate proattivi e a mantenete l’integrità di ciò che conta, evitando così di dover affrontare situazioni più difficili o dolorose in seguito.
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E’ arrivata l’estate
Oggi, 21 giugno, che è il giorno più lungo dell’anno, esattamente alle 16 e 57 cade il solstizio d’estate. Se il Sole resterà il massimo numero di ore sopra l’orizzonte, la durata della notte sarà al minimo rispetto a tutto il resto dell’anno. Sarà dopo il solstizio che il Sole, nel suo cammino apparente lungo l’eclittica, ovvero lungo la proiezione nel cielo dell’orbita della Terra, comincerà la sua discesa verso Sud. Il solstizio avviene quando il Sole, nel suo moto apparente lungo le costellazioni dello Zodiaco, si trova più a Nord rispetto all’Equatore celeste. Per noi che abitiamo nell’emisfero boreale, quello di oggi coincide anche col il giorno nel quale il periodo di luce ha la massima durata. Questo dipende dal fatto che la posizione del Sole così settentrionale nel cielo, fa in modo che il suo percorso diurno si svolga principalmente al di sopra dell’orizzonte. La data del solstizio d’estate non cade sempre il 21 giugno, ma oscilla tra il 20 e il 22 giugno, per ‘colpa’ del calendario e in particolare degli anni bisestili. La Terra impiega infatti 365 giorni e circa sei ore per compiere un’orbita completa intorno al Sole. A loro volta le sei ore vengono recuperate ogni quattro anni con l’introduzione degli anni bisestili, che contano 366 giorni. Per lo stesso meccanismo oscillano anche le date del solstizio d’inverno e dell’equinozio di primavera e d’autunno, che si verificano rispettivamente tra il 20 e 22 dicembre, fra il 19 e il 21 marzo e fra il 21 e 24 settembre.
L’emozioni che provoca la neve
Possiamo dirlo, ora che è stato provato anche scientificamente: la neve ci regala inattesi momenti di felicità. Certo, l’inverno porta con sé una serie di complessità legate al clima, alla temperatura e alla salute, ma alla fine la neve crea un momento magico che rende serena la vita. Alcuni studiosi hanno provato a spiegare i motivi per cui la neve ci rende felici.Quando nevica siamo costretti a cambiare i programmi, ad adeguarci alle condizioni meteorologiche e a osservare il mondo con occhi diversi. Si annullano i viaggi, gli uffici e le scuole chiudono: questi cambiamenti all’interno della nostro trantrantrantran quotidiano rinfrescano le nostre menti stanche e riusciamo ad apprezzare anche le piccole cose. Ammirazione ma anche serenità: la neve ci sprigiona emozioni positive. Quando eravamo piccoli l’arrivo della neve era equivalente di festa, gioco e allegria. In psicologia si chiama memoria emotiva, ovvero quando una situazione ci fa vivere emozioni che associamo a ricordi già vissuti. Un esempio? Il pupazzo di neve in giardino o la classica battaglia a palle di neve. Il freddo e il bianco intorno a noi rende i nostri sensi più vivi, basti pensare ai suoni ovattati che udiamo quando siamo in un contesto innevato .La neve ci mette in pace con noi stessi e con la natura. Così i pensieri svaniscono e per un attimo è il corpo che comanda. In questa situazione particolare siamo più disposti ad aiutare conoscenti e sconosciuti, che magari si trovano in un momento di lieve difficoltà: spalare la neve davanti alla porta o davanti alle ruote di un’auto in difficoltà diventa piacevole. Una volta dentro casa, non c’è niente di meglio che guardare insieme con i propri cari la neve che cade, magari con una buona scorta di legna e un camino acceso.


