Il rituale del tè pomeridiano è una delle immagini più rappresentative della tradizione inglese: si tratta di un momento irrinunciabile che deve le proprie origini alla duchessa Anna di Bedford. Agli inizi del 1800 gli inglesi erano solito consumare soltanto due pasti al giorno: la prima colazione e la cena. Sembrerebbe che la duchessa, per placare la sensazione di fame e di spossatezza che la coglievano nel pomeriggio, decise di incaricare la servitù di apparecchiare nel suo salotto tè caldo e qualche dolcetto intorno alle cinque del pomeriggio. La novità fu accolta così bene dagli amici più stretti della duchessa che a poco a poco l’idea si diffuse e prese piede prima nelle classi più ricche, per poi essere seguita da tutti. L’appuntamento delle ore 17.00 è evoluto e nel tempo è diventato sempre più strutturato, arricchendo il buffet con dolci, pasticcini, torte e stuzzichini salati. Nel 1900 è diventato una vera e propria occasione mondana, irrinunciabile per le classi dell’alta società e della borghesia che utilizzavano questo piacevole momento della giornata per organizzare incontri sociali, di affari e di beneficienza. Da quel momento nacquero numerose le sale da tè e i negozi dedicati a questa piacevole bevanda. Gli hotel più importanti di Londra cominciarono a servire il tè ai loro clienti: oltre agli eventi più classici si diffuse la moda del tè danzante. Sempre nei primi del Novecento, nelle nuove sale da tè vi era possibile approfittare della presenza abituale di un cartomante o chiromante che offriva i suoi servizi divinatori ai clienti. Ancora oggi è per gli inglesi un piacere irrinunciabile che neppure la frenesia del lavoro d’ufficio nella cosmopolita Londra ha potuto soppiantare.
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Un formaggio D.O.P.
Antico prodotto dell’altopiano di Asiago da latte vaccino. Porta il sinonimo di Pressato per il fatto caratteristico di essere sminuzzato, dopo l’estrazione della pasta, e pressato. Formaggio da tavola molto piacevole e apprezzato.L’Asiago D.O.P. si produce fin dall’anno 1000 sull’altopiano di Asiago. Veniva chiamato dagli abitanti della zona “Pegorin” perché, in passato, si utilizzava solamente latte di pecora. Nel 1500 i casari locali hanno colto l’importanza di utilizzare latte di vacca e dal 1700, grazie al graduale miglioramento delle tecniche casearie, la produzione si è allargata ad altre zone limitrofe all’altopiano. ll latte crudo o pastorizzato per coagulazione, presamica, viene coagulato, grazie all’ innesto di fermenti lattici autoctoni, con caglio di vitello. Il taglio della cagliata avviene in granuli delle dimensioni di una nocciola. Segue una semicotta Dopo l’estrazione e una prima pressatura su banco, si prosegue con la salatura e la formatura in fascere tipiche. Il formaggio di media-grossa pezzatura ha crosta liscia, elastica, di colore avorio o giallo paglierino scarico. La pasta è bianca o paglierino untuosa e presenta fitte occhiature di media dimensione, distribuite in modo regolare.Consigliato con miele di tarassaco, marmellata di bacche di rosa canina, mostarda di fragoline. Ottimo con verdure fresche. Va accompagnato con vino bianco a bassa gradazione. Esportato in tutto il mondo, ha grande successo come formaggio da tavola. L’altopiano di Asiago è il più grande comprensorio di pascoli in attività in Europa.