Ricchi di vitamina C, betacarotene e sali minerali, i cachi hanno proprietà benefiche per il nostro organismo che spaziano dagli effetti diuretici e lassativi, alla capacità di aumentare le difese immunitarie. Il kaki è una pianta rustica, non necessita di cure particolari, può vivere fino a 40 anni e si adatta bene sia alla campagna che ai giardini di città. In Oriente è noto con molti nomi: Loto del Giappone, Albero della Pace, Mela d’Oriente e Albero delle Sette Virtù la dolcezza dei frutti, il legno robusto, la longevità della pianta, la decorazione e concime con le foglie, fuoco con la sua legna, la possibilità degli uccelli di ripararsi e nidificare fra i rami e l’ombra data dall’albero. Esistono molte varietà, di questo frutto ma in sostanza il pomo può essere a polpa dura o a polpa molle. E’ preferibile consumare i cachi quando sono veramente maturi, per una questione di gusto. Se ovviamente avete mal di pancia ed un cachi acerbo a disposizione e riuscite ad ignorare il sapore allappante non pensateci sopra due volte e mangiatelo. Non si conserva bene, per poco anche in frigo, quindi o li mangiate o nel giro di due giorni saranno da buttare. Se invece sono acerbi bisogna fare l’ammezzimento, ovvero porli in una casetta con della paglia e aspettare che maturino per fare più veloce mettiamogli vicino mele e pere che rilasciano etilene. Come conservare i cachi? Si possono essiccare. Basta tagliarli in otto spicchi, togliere il seme e quindi porli al sole o sotto un getto di aria calda. Le fette divengono gommose e bianche a causa dello zucchero che si rapprende in superficie. Se abbiamo la tosse proviamo a frullare la polpa di un cachi con una spruzzata di limone e un cucchiaino di miele, non sarà il massimo del sapore, ma riuscirà a lenirla e a calmare anche un eventuale singhiozzo o mal di gola.