Se ingrassi non è colpa della pasta

A lungo accusata di fare ingrassare, in difesa della pasta si sono ultimamente levati diversi scudi: spaghetti, penne, linguine se consumati senza esagerazioni e all’interno di una dieta sana  non sono i responsabili dei chili di troppo messi su. È una conclusione che in fondo molti avranno tratto da soli, ma il continuo additare i carboidrati, soprattutto gli zuccheri semplici, ma anche quelli complessi di pane, pasta, riso, come corresponsabili dell’epidemia di sovrappeso e obesità, ha confuso un po’ le acque. Il British Medical Journal Open, è l’ultimo in ordine di tempo a prendere le difese della pasta. Gli studiosi hanno preso in esame le ricerche già condotte sul tema, selezionando quelle considerate più affidabili  in cui due o più gruppi di persone scelte a caso avevano seguito una dieta che comprendeva la pasta oppure no Dalle varie ricerche è emerso che chi la mangiava in media tre volte alla settimana, consumandola all’interno di una dieta a basso indice glicemico, non solo non ha acquistato più peso degli altri, ma è rimasto stabile o è persino leggermente dimagrito A differenza di altri carboidrati, come il pane bianco o i cereali da colazione, la pasta ha un moderato indice glicemico, cioè contribuisce più lentamente all’innalzamento dei livelli di glicemia nel sangue. Al contrario di quanto si tende a credere, il motivo per cui non contribuisce a fare ingrassare può essere che, con il suo indice glicemico piuttosto basso rispetto ad alimenti come il pane bianco, prolunga il senso di sazietà. In sostanza, dopo un buon piatto di pasta si tende ad avere fame più tardi. Restano alcune considerazioni da fare prima di buttarsi su un piatto di spaghetti nella speranza di dimagrire.Una porzione normale di pasta non supera i 70-80 grammi, e a contare molto è come la si condisce. Quanto alla pasta integrale, non è detto che sia migliore, a parte il fatto di essere più ricca di fibre.

Mangiare pasta fa bene all’umore

La pasta, nel nostro paese, rappresenta senza dubbio uno dei piatti protagonisti della dieta. Un principio di significativa originalità nella cucina italiana è il consumare un piatto di pasta quasi ogni giorno. Nonostante quanto si possa credere, la pasta rappresenta un alimento necessario per la nostra salute. Mangiata ogni giorno garantisce un apporto nutrizionale importante in un regime alimentare equilibrato. Non esiste alcuna controindicazione alla linea: qualsiasi dieta dimagrante può prevedere il consumo di un piatto di pasta a pranzo, Insomma la pasta fa bene per i composti nutritivi che è in grado di garantire potassio, fosforo e calcio, ma anche per il senso si appagamento e sazietà che dona dopo un pasto. Mangiare pasta fa bene all’umore, fa dimagrire ed aiuta il sonno Secondo gli esperti è preferibile consumare quella di grano duro, magari trafilata al bronzo o integrale. Gli spaghetti rappresentano la tipologia di pasta da preferire, soprattutto per chi ha problemi di diabete, per il minore indice glicemico. E’ indispensabile, inoltre, che la pasta sia al dente, perché in grado di saziare prima. Attenzione anche ai condimenti: meglio l’olio, anche se una carbonara con l’olio non si nega a nessuno, una volta tanto.Consumarla a cena abbatte i livelli di stress e di insonnia con benefici anche per chi è in menopausa. Si tratta del frutto della maggiore sintesi di serotonina e induce il corpo a rilassarsi. Con il relax si abbattono anche gli ormoni dello stress, compreso il cortisolo, diminuendo, così, l’aumento del peso.