Quando parliamo di alimentazione e cibo, noi italiani non abbiamo nulla da imparare da nessuno. Abbiamo inventato la dieta mediterranea. Produciamo e coltiviamo in effetti tutti gli alimenti presenti sulla terra. La nostra cucina e i nostri vini sono da sempre tra le eccellenze mondiali. Ma, proprio parlando di classifiche mondiali, ecco che sono stati pubblicati i tre cibi più consumati al mondo. E, senza apparenti sorprese, 2 su 3 sono tipicamente tricolori: pasta e pizza. Al primo posto, però, il riso, che può vantare comunque delle ottime coltivazioni anche in Italia, specialmente in Piemonte, Lombardia e Veneto. Piatto tipico nazionale di paesi giganteschi quali Cina, India e Giappone, è tuttavia presente in quasi tutti i paesi del globo. L’intero continente asiatico, contando più di 1 miliardo persone, è risultato decisivo nella vittoria finale. In questi paesi va anche ricordato che il riso ha tantissime varietà, e spesso, costando molto poco, è l’alimento base sulle tavole dei ceti medio bassi. Negli ultimi anni, però, anche grazie a cuochi e chef rinomati, il riso ha conquistato gli europei e gli italiani. Nel nostro paese è molto apprezzato sia nella versione invernale del risotto, che in quella estiva del riso freddo ,ma in quest’anno di covid è stato toccato il record di consumo di pasta. Nel nostro paese è risultata anche molto gradita la versione integrale, sempre più inserita nelle diete per perdere peso. Ricordiamo che tutti i recenti studi in ambito alimentare, hanno confermato che assumere carboidrati fa bene al nostro corpo. L’importante è cercare di non abbinare il pane alla pasta e di non esagerare con sughi e condimenti.
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Una pizza al giorno
Siamo abituati a pensare alla pizza come ad un semplice alimento che può essere più o meno buono e digeribile a seconda degli ingredienti che si utilizzano, della lievitazione, del forno e dell’estro e la bravura di chi la prepara. C’è però un pizzaiolo che è convinto di poter far diventare la pizza una vera e propria medicina.Si tratta di Guglielmo Vuolo, ovviamente napoletano, che il 22 marzo ha presentato proprio nel capoluogo partenopeo una speciale versione della margherita che promette di essere terapeutica. La pizza, unica nel suo genere, proposta da Vuolo offre circa 600 Kcal ed è realizzata con ingredienti dell’Appennino Meridionale ben combinati tra loro e selezionati da Fausto Aufiero, promotore di Nutrire la Vita, progetto di bioterapia nutrizionale.La margherita terapeutica viene lievitata ad hoc, si evita in questo modo che rimangano parti di lievito attive nell’impasto finale, proprio quelle che possono dare fastidi e problemi digestivi a chi poi la consumerà.Ma la vera innovazione sta nell’impasto con cui è preparata la pizza, particolarmente digeribile e sano in quanto realizzato esclusivamente con acqua di mare purissima e made in Italy. La margherita così fatta è, secondo il suo ideatore, un pasto completo, buono, sano e a valenza iposodica.Con l’originale impasto verranno realizzate 5 differenti tipologie di pizze adatte a diverse situazioni tra cui il controllo del peso, l’attività sportiva e il benessere in gravidanza.