La Dionaea muscipula

La Dionaea muscipula è conosciuta soprattutto come pianta carnivora ed è la più nota in assoluta. Prima di tutto perché la coltivazione è semplice, si può tenere facilmente in casa e piace tantissimo ai bambini. Si può comprare spesso anche nei supermercati, ma per essere sicuri di portare a casa una pianta sana e in buon condizioni andate in un vivaio o da un fiorista di fiducia. Di che cosa ha bisogno? Deve essere ben illuminata. È perfetta per essere tenuta all’aperto. Si consiglia quindi di collocare il vaso vicino a una finestra affinché ci sia una luce diretta per tutta la giornata. Un altro luogo adatto è un davanzale ben soleggiato. È importante fare attenzione alle correnti: la dionaea muscipula deve essere tenuta al riparo dall’aria. Se avete deciso che la vostra pianta carnivora deve essere coltivata in vaso, ricordate di utilizzare dei vasi di ampie dimensioni. Si consiglia quindi di travasarla, in primavera, affinchè non soffra. Si tratta di un’operazione abbastanza delicata, perché le radici potrebbero venir deteriorate. È poi importante rendere il terriccio acido al punto giusto, quindi usate torba di sfagno e associate anche della sabbia non calcarea per trattenere i liquidi. Il terreno deve sempre essere ben bagnato. La Dionaea muscipula soffre tantissimo la mancanza di acqua, così come non vuole alcun fertilizzante. Che cosa mangia? Si ha l’idea che una pianta carnivora debba essere nutrita con qualche esca, niente di più sbagliato. La pianta sopravvive anche senza l’ingestione inutile di insetti. Ci penserà da sola.

Fiorisce anche il deserto

La pioggia per noi abitanti delle città è solo sinonimo di umido e scomodo. Ma in altri luoghi della Terra, la pioggia non è un evento consueto, ma un’eccezionale regalo del cielo. Come accade per esempio in una delle zone più aride del pianeta, il deserto di Atacama in Cile Dove per anni c’è stata solo sabbia e roccia. Tutti conosciamo El Niño e gli effetti devastanti che ha sul clima. Non sempre, però, questo fenomeno atmosferico è sinonimo di devastazioni. Nel deserto di Atacama in Cile, una delle regioni più aride del pianeta, proprio grazie al El Nino  è sbocciata una distesa infinita di fiori. Coloratissimi, questi fiori sono campioni di pazienza e sinonimo di infinita attesa. Aspettano e ancora, aspettano. Tenendo duro, sempre vivi, spesso sotto forma di bulbi sepolti, con i “motori” al minimo, giusto per garantire la sopravvivenza dei tessuti vegetali. Ma appena arriva l’acqua sotto forma di pioggia o condensa a ridare” vita  alle dune, l’attesa finisce: le piante se ne nutrono ed esplodono in una sinfonia di colori. Ma non tutte insieme. Alternandosi, per non sprecare l’unica preziosissima occasione di essere visitati dagli insetti che, attirati per l’occasione, impollinando i fiori, assicureranno loro una futura riproduzione. Una generazione basilare per queste specie, oltre 200, visto che molte di loro non vivono in altre parti del pianeta: sono dunque rare e, vivendo in condizioni così estreme, è facile per loro estinguersi per sempre. Questo spettacolo della natura è noto come il deserto fiorito. Se avete in programma una vacanza in Cile, non possiamo che consigliarvi di organizzare una escursione.