Innanzitutto occhio alla quantità di olio, che deve sempre essere adeguata. Quando se ne usa poco e si cuoce tutto assieme, la temperatura scende anche fino a 150 gradi e gli alimenti tendono ad assorbire l’olio, senza completare la cottura. Utilizzare se possibile una friggitrice elettrica. Il termostato regolabile, di cui sono forniti tali elettrodomestici, consente il controllo preciso della temperatura, che sarebbe impossibile con il fornello a metano. Inoltre le friggitrici sono progettate per non oltrepassare i 190 °C, quindi la frittura rimane al di sotto del punto di fumo della maggior parte degli oli. Alcuni modelli sono dotati di un apposito coperchio che lascia uscire il vapore d’acqua ma limita il contatto dell’olio bollente con l’aria, ritardando in questo modo sia l’idrolisi che l’ossidazione dei trigliceridi. Scartare l’olio quando si nota che il colore inizia ad imbrunire, o se il liquido prende fuoco accidentalmente. Evitare il “flaming wok”, la finta frittura infuocata tipica di alcuni ristoranti asiatici e anche di qualche cuoco occidentale. Il sistema aggiunge un retrogusto pungente ritenuto una prelibatezza da alcuni consumatori. Questo sistema di frittura non ha nulla a che vedere con la tecnica flambé. Quanto al riutilizzo, in casa è sempre meglio evitarlo. Se proprio necessario, comunque, è meglio non rabboccarlo. Una volta finita la cottura, conviene gettare l’olio vecchio e metterne altro in padella. Ci sono alcune regole da rispettare, anche sulla scelta dell’olio però, un olio è più resistente se contiene una quota maggiore di acidi grassi monoinsaturi. È il caso, ad esempio, dell’olio di oliva, il cui contenuto di acido oleico è superiore a tutti gli altri. Ma anche l’olio di arachide ha un’alta resistenza che lo rende ideale per una buona frittura. L’extravergine di oliva, non essendo raffinato e quindi dotato di una scorta di acidi grassi liberi superiore, ha una quota di sostanze che lo rendono pregiato, ma che ad alte temperature vengono degradate, assieme all’aroma, che tende a svanire. Ecco perché, se non a basse temperature o in presenza di una bassa acidità, il suo utilizzo nelle fritture non è consigliato. Gli oli di semi di girasole, mais e soia tendono a deteriorarsi facilmente se esposti all’aria e ad alte temperature.
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Fritto, ghiotto e …light
Ecco tutti i trucchi per ottenere una frittura leggera e croccante. Inclusa la frittura senza olio! Quanti di voi non sanno resistere a un bel piatto di frittura fumante? Prima di gustarla, però, il pensiero di molti va alla quantità di grassi e calorie che stanno per mandar giù. Realizzare una frittura light però, è possibile. Basta seguire alcune semplici accortezze: Frittura: più veloce, meno grassa! Il tempo di cottura è il fattore che più influenza l’assorbimento del grasso da parte degli alimenti. Ecco qualche trucco per una frittura veloce: Usate abbondante olio almeno 10 volte superiore al peso del cibo Tagliate gli alimenti in piccoli pezzi Non ammassare gli alimenti in padella Evitare di girare più volte i cibi così facendo si inzuppano di grasso di cottura Mantenete la temperatura del grasso di cottura il più possibile alta e stabile, cercando di non superare i 180°. Per controllare, dotatevi di un termometro a immersione. In alternativa adottate un semplice trucco: prendete un dadino di pane raffermo e buttatelo nell’olio. Più rapidamente il pane diventa di un bel colore dorato e più caldo è l’olio: si dorerà in circa 40 secondi alla temperatura di 140°, in 20 secondi alla temperatura di 180°, in 30 secondi alla temperatura di 160° A pari merito olio extra vergine d’oliva e olio d’arachide: sono entrambi ottimi per una “frittura light”, perché sopportano le alte temperature e hanno un elevato punto di fumo. L’olio d’oliva, oltre ad essere più costoso, conferisce però agli alimenti uno specifico sapore, che alcuni amano, altri no Olio di semi di girasole Oli di semi frazionati Basta un poco di zucchero …Per evitare di eccedere troppo col sale, basta aggiungere un pizzico di zucchero nella panatura. In tal modo si otterrà un esaltazione del sapore del fritto e una riduzione di circa il 30% del sale utilizzato. Friggere senza olio, è possibile. Come? Col glucosio in polvere! Si tratta di una nuova moda della cucina molecolare che sfrutta la maggiore capacità del glucosio di condurre il calore friggendo in meno tempo. Questo zucchero naturale estratto dall’uva, infatti, fonde a 160° senz’acqua e non caramella fino ai 190°, un intervallo di temperatura perfetto per una frittura light! Una tecnica perfetta per i cibi dolci, ma da calibrare attentamente per quelli salati il cui sapore potrebbe essere influenzato dal gusto dolciastro del grasso di cottura.
