Giornata mondiale del cioccolato

Cristoforo Colombo non ha scoperto solo l’America, ma anche il Cioccolato! Considerato la “bevanda” o “cibo degli Dei” per le numerose proprietà conferitegli dai popoli dell’America centrale. L’albero del cacao, da cui deriva, ha origine in Messico dove i primi a coltivarlo furono i Maya I semi, dopo essere tostati, macinati, mescolati e aggiunti di un liquido reso spumoso, venivano serviti come ingrediente principale di una bevanda chiamata “xocolati”, dal sapore amaro e poco appetibile che aveva però un effetto stimolante. Tra l’altro, proprio i semi della pianta erano considerati un simbolo di prosperità nei riti religiosi e una medicina capace di guarire le malattie della mente e del corpo, Vari studi controllati, condotti sull’uomo, hanno dimostrato alimenti contenenti flavonoidi sono in grado di ridurre la pressione arteriosa e l’aggregazione piastrinica, diminuendo il rischio di malattie cardiovascolari. Non solo, ma aiutano anche a mantenere l’elasticità dei vasi sanguigni, contribuendo ad un regolare flusso del sangue. Il cioccolato, poi, avrebbe un’azione analgesica naturale, favorirebbe la concentrazione e la memoria e il suo odore stimolerebbe il rilascio di endorfine che generano un senso di piacere e rilassamento al cervello. Quindi in tavoletta in tazza con una fonduta di frutta o in qualsiasi altro modo festeggiate questa golosa giornata… e cioccolato sia!

Irresistibile squisita e fa bene al cervello….

Incantevole squisita e irresistibile: la cioccolata non fa bene solo all’umore, ma anche al cervello. A renderlo noto una ricerca scientifica, secondo cui il cacao aiuterebbe a mantenere in giovane e sano il nostro cervello. Lo studio americano è stato pubblicato sulla celebre rivista “Neurology” e ha interessato un campione di 50 persone con un’età intorno ai 70 anni che hanno bevuto due tazze di cioccolata calda ogni giorno per diversi mesi. Il risultato, al termine dell’esperimento, è stato sorprendente. Gli anziani che avevano problemi di circolazione hanno avuto un aumento dell’irrorazione del cervello dell’8,3%, mostrando anche ottime performance nei test di memoria. L’equipe di esperti ha dichiarato, stiamo imparando di più circa il flusso sanguigno nel cervello e i suoi effetti sui processi cognitivi  Come ad esempio il fatto che differenti aree del cervello hanno bisogno di maggiore energia per completare i loro processi, le stesse parti necessitano di un maggiore flusso sanguigno. A quanto pare dunque il cioccolato migliorerebbe l’afflusso di sangue al cervello e, di conseguenza, anche la sua salute.“ Dal momento che differenti aree del cervello hanno bisogno di maggiore energia per portare a termine i propri compiti ha svelato Farzaneh queste hanno anche bisogno di un maggiore flusso sanguigno. Questa relazione potrebbe recitare un ruolo determinante in malattie come l’Alzheimer”.In futuro dunque il cioccolato potrebbe aiutare a risolvere il problema della demenza senile, consentendo di trovare una cura per malattie gravi come l’Alzheimer. Gli scienziati statunitensi da questo punto di vista sono molto positivi e sono convinti che il cioccolato sia la “chiave di volta” per trovare una cura efficace a tante patologie che colpiscono la terza età. Le ricerche continuano