La consapevolezza di ciò che ci appartiene

Una volta, un maestro fece una macchiolina nera nel centro di un bel foglio di carta bianco e poi lo mostrò agli allievi. Poi chiese loro Che cosa vedete? Una macchia nera! risposero in coro.Avete visto tutti la macchia nera che è piccola piccola, ribatté il maestro, e nessuno ha visto il grande foglio bianco.La vita è una serie di momenti: il vero successo sta nel viverli tutti. Non rischiare di perdere il grande foglio bianco per inseguire una macchiolina nera. Perché il grande foglio bianco è la tua isola, in mezzo al mare ed è proprio davanti a te! Così sono le persone: capaci solo di vedere le macchie nere, non sanno riconoscere l’immenso foglio bianco che è la vita. Tutti dovremmo essere, invece, consapevoli che nonostante le macchie nere della nostra esistenza c’è, anche se nascosto, un bel foglio bianco, simbolo della vita, che vale sempre la pena di essere vissuta. Quasi sempre diamo troppa importanza a ciò che potrebbe essere e non a ciò che è. La minuscola macchia nera disegnata sul foglio è ciò a cui decidiamo di dare peso: problemi, preoccupazioni, ansia per il futuro, indecisione. Non è detto che i nostri problemi non siano importanti, è l’atteggiamento che adottiamo che è controproducente: innanzitutto, spesso spendiamo troppa energia nel risolvere problemi di minore importanza unicamente perché crediamo siano molto più gravi. Come capire se un problema rientra in questa categoria? Semplicemente, poniti questa domanda: Sarà ancora importante in 5 minuti, 5 mesi e 5 anni? Solo i problemi per i quali puoi rispondere tre volte sì sono quelli su cui vale la pena spendere tutte le tue energie. Ma la maggior parte delle nostre preoccupazioni sono ingigantite dalla mente e questa domanda è un mezzo potentissimo per tornare con i piedi per terra e fare quel passo indietro necessario a rimettere a fuoco le priorità.Impariamo a preoccuparci di meno, ad esercitare più gratitudine e a considerare la macchia nera per ciò che è: un minuscolo segno sull’enorme immensità che è la vita.

Giornata mondiale degli insegnanti

Si sono presi cura di noi e poi dei nostri figli, nipoti, e speriamo si possano prendere cura di tutte le generazioni che verranno, insieme a mamme papà e nonni sono le figure con cui condividiamo parte della nostra vita….di chi stiamo parlando? Degli insegnanti, nonostante le gravi lacune della scuola odierna,  l’assenza di incentivi  e di riconoscimenti, professori e maestri restano figure dall’innegabile fascino. Fonte di ispirazione per la letteratura in tutte le sue forme. La Giornata mondiale degli insegnanti è indetta dall’Unesco e cade proprio oggi, 5 ottobre Questa Giornata onora la sottoscrizione delle Raccomandazioni dell’UNESCO sullo status di insegnante, la principale struttura di riferimento per i diritti e le responsabilità dei docenti, ed ha come obiettivo fondamentale quello di suscitare riflessioni sul ruolo di quelli che vengono definiti “professionisti della formazione”, sulle sfide che affrontano ogni giorno. la Giornata mondiale degli insegnanti vuole porre l’accento su una vera e propria risorsa fondamentale per lo sviluppo della civiltà umana, e del pianeta. L’Unesco focalizza la “sfida” rappresentata dagli insegnanti come qualcosa che va oltre i numeri. Al fine di ottenere questo risultato è fondamentale un sistema educativo in grado anzitutto di attrarre e mantenere personale docente ben preparato, motivato, efficace ed equilibrato tra uomini e donne. Con un sistema che supporti gli insegnanti sia nella classe, dove svolgono la loro funzione educativa a contatto con gli studenti, che nella loro continua formazione, affinchè dopo un abbondante colazione ogni mattina i nostri ragazzi si rechino a scuola spensierati felici e dopo un po’….istruiti