Puzzone,puttanesca,strozza preti…ma di cosa stiamo parlando…

Nell’Italia gastronomica, capita spesso di trovare  pietanze dai nomi strani, poco invitanti, derivanti anche da insulti o parolacce. In singolare contrasto con il gusto e il valore culturale che essi esprimono. C’è da divertirsi. Del resto, nei secoli passati, il marketing non esisteva, e non era un problema per i contadini chiamare con il loro nome formaggi particolarmente odorosi o dalle forme familiari, E certi nomi sorgono assai meno anonimi di altri. Ecco allora, da Nord a Sud, alcuni piatti con i nomi più strani d’Italia. Puzzone di Moena formaggio dal nome curioso… e assai odoroso. Prodotto in Trentino, per la precisione in Val di Fassa e Val di Fiemme, viene stagionato nelle dispense, dove i produttori provvedono a bagnarne la crosta di tanto in tanto con acqua e sale. Questo trattamento crea uno strato praticamente impermeabile che favorisce, all’interno, la fermentazione che genera il tipico odore ma anche un gusto straordinario. Spaghetti alla puttanesca Pomodoro, olio, aglio, capperi (o acciughe), origano e olive nere di Gaeta: origini napoletane per uno dei primi piatti più diffusi d’Italia. Sull’etimologia, però, da anni gli storici si stanno accapigliando. Secondo alcuni, ad inventarli fu il gestore di una casa d’appuntamento dei Quartieri Spagnoli; secondo altri, ad ispirarli furono i colori dell’intimo delle signorine; secondo altri, fu solo l’idea colorita di qualche ristoratore. Strozzapreti Diffusi nell’Italia Centrale, nei territori dell’ex Stato Pontificio e soprattutto in Emilia-Romagna. È una delle paste fresche senza uova più amate. Buoni, certo. Ma attorcigliati e piuttosto grossi, da masticare bene in bocca. Tanto che gli ecclesiastici, un tempo ritenuti i ghiottoni per eccellenza, per la foga rischiavano di strozzarsi. Secondo il gastronomo Graziano Pozzetto, nel suo libro La cucina romagnola, il nome deriverebbe invece dal movimento secco e deciso con cui la donna di casa attorciglia la pasta per ottenere gli strozzapreti. Al punto da strozzare… perfino un collo ben pasciuto come quello di un prete. E la rabbia doveva essere tanta visto che, per la tradizione, le uova venivano consegnate al prete, e quindi le massaie rimanevano senza uova!spaghetti-alla-puttanesca-un-primo-facile-e-saporitissimo2