Il dopo non è mai certo

Il tempo non si ferma;  la vita è un compito da fare e che ci portiamo a casa. Quando uno guarda lorologio e…  sono già le otto. Quando uno guarda il calendario ed è già  venerdì. Quando uno guarda il calendario ed è finito già il mese. Quando uno guarda ed è già finito un anno. Quando uno guarda e già sono passati 50 o 60 anni. Quando uno guarda e si accorge di aver perso un amico. Quando uno guarda l’amore della propria vita andarsene e accorgersi che è tardi per tornare indietro…Non smettere di fare qualcosa che ti piace per mancanza di tempo, non smettere di avere qualcuno accanto a te o di  goderti la solitudine. Perché i tuoi figli presto non saranno piú tuoi e dovrai fare qualcosa con questo tempo che resta. Prova ad eliminare il “dopo”…  dopo ti chiamo… dopo lo faccio…  dopo lo dico…dopo io cambio..​.ci penso dopo….Lasciamo tutto per dopo come se il dopo fosse il meglio, perché non capiamo che: dopo, il caffè si raffredda…dopo, la priorità cambia… dopo, l’incanto si perde…    dopo, il presto si trasforma in tardi… dopo, la malinconia passa…dopo, le cose cambiano… dopo, i figli crescono…   dopo, la gente invecchia…dopo, le promesse si dimenticano…dopo, il giorno é notte… dopo, la vita finisce…… Non lasciare niente per dopo perché nell’attesa del dopo puoi perdere i migliori momenti, le migliori esperienze, i migliori amici, i migliori amori….. Ricordati che il dopo può essere tardi. Il giorno è oggi, non siamo più nell’età in cui ci è permesso di rimandare. Magari avrai tempo per leggere e dopo pensare a quello che hai letto o altrimenti rifletterci …. “dopo”  Sempre uniti: sempre insieme… sempre fratelli… sempre amici…ora non…… dopo

Il valore dei veri amici

Che l’amicizia sia un fatto positivo è ormai accertato: tanti studi scientifici dimostrano che chi ha molti amici vive meglio e più a lungo. Lo stesso sistema immunitario è irrobustito da una cerchia di amici più estesa. Quello che invece è più difficile stabilire è quale sia l’amico vero. In un’epoca di mi piace e amici virtuali, ormai siamo abituati a considerare tutti amici e nessuno amico. Che i veri amici siano cosa rara, lo si sa da sempre. Quel che non si sapeva fino a ieri, ce lo rivela invece uno studio dell’Università di MIT. Solo il 53% degli amici ti vuol veramente bene. E gli altri? Sono tutti finti amici? Non proprio. Vediamo perché. Tendenzialmente l’amicizia non funziona in maniera equivalente. La maggior parte delle amicizie sono proprio come su Facebook: persone incontrate di sfuggita, persone con cui vogliamo mantenere aperto un contatto magari per educazione, persone che sono nominalmente amiche ma spesso impegnate in tutt’altre faccende rispetto alle nostre. La conseguenza logica? Che non si dovrebbe seguire troppo l’istinto, di crearsi una rete enorme di finti amici. Meglio coltivarne pochi ma buoni: se fate un calcolo, potreste eliminare metà dei vostri contatti senza perdere nessun vero amico. In conclusione: lo sapevamo già tutti ma va bene ridirlo, spegniamo ogni tanto Facebook per dedicarci a qualcuno cui vogliamo bene davvero, riscopriamo le chiacchierate al mare sotto l’ombrellone, le confidenze intime, i momenti di intimità che si possono trascorrere e rivelare  solo ai nostri …migliori amici

I grandi amici sono storie d’amore mancate

L’amicizia è misteriosa almeno quanto l’amore. Anche degli amici ci s’innamora, così come a volte “ci si lascia” quasi senza motivo, a meno che si litighi per soldi o per amore le due principali ragioni per cui si litiga. Spesso cambiamo amici, o ce li dimentichiamo, perché cambiamo città, cambiamo partner, cambiamo mentalità, cambiamo stile di vita, diventiamo più selettivi o paranoici, o semplicemente un giorno ti rendi conto che quell’amico te lo sei perso senza ragione. Ci sono amici che ci portiamo dietro dalla scuola, dall’infanzia, dal  ufficio, e che non lasceremo mai. Altri che sono durati una stagione, magari collegati al lavoro o a un periodo specifico della nostra esistenza la fase yoga, la fase botanica, la fase calcistica, la fase disperata.Credo di poter contare su un buon numero di amici, e ognuno è speciale a suo modo:quello che sento quasi solo al telefono; quello con cui posso parlare di sesso; quello con cui posso parlare di soldi; quello cui posso dire un segreto; quello che incontro ogni mattina per fare colazione insieme,quello che mi fa ridere e basta; quello che è disposto ad ascoltarmi; quello che è amico solo su Facebook; quelli generoso; quello tirchio ma irresistibile; quello che mi fa innervosire ma alla fine mi piace così;quello che quando lo vedo mi chiedo come ho fatto a non chiamarlo prima.Ciò che è interessante è che il volto dei nostri migliori amici può anche cambiare, ma il loro numero resta sostanzialmente invariato. Come se il nostro cuore potesse confidarsi solo con un certo numero di persone e basta. E’ quanto dimostra uno studio pubblicato in Gran Bretagna. Per rendersene conto, basta pensare a quante persone presteremmo volentieri dei soldi a patto che ne abbiamo abbastanza, oppure confideremmo il codice del Bancomat. Pensateci. Quelli sono gli amici di cui ci fidiamo pochi, eh?. Le amicizie sono tante piccole love story, e ognuna è una storia a sé. Una delle cose più belle è mischiarle, perché ti danno più gioia che pensieri a differenza di certi amori e non ti fanno mai sentire incompreso.