Possono i cibi regalare la felicità? La scienza dice che lo stato d’animo può essere migliorato semplicemente incorporando 7 alimenti nella dieta quotidiana. Vediamo quali sono, partendo dal cioccolato. Nel 2013, uno studio pubblicato sul Journal of Psychopharmacology ha osservato l’effetto del cioccolato sull’umore di 72 volontari sani di mezza età. I partecipanti che hanno consumato considerevoli dosi di cioccolatini hanno raggiunto livelli significativamente più elevati di calma e contentezza rispetto ai soggetti trattati con farmaco inerte. I ricercatori hanno, quindi, raccomandato il cioccolato come trattamento per l’ansia e per la depressione. Un altro cibo che dona felicità è il caffè. Questo migliora sia l’umore che le prestazioni cognitive, comprese le capacità di attenzione, di concentrazione e di memoria. Anche le noci migliorano gli stati d’animo, lo dice la scienza. Uno studio ha dimostrato, infatti, che questa frutta secca, grazie all’alto contenuto di magnesio che aiuta ad alzare i livelli di serotonina nel cervello, permette di tenere sotto controllo la rabbia e l’ostilità. Altri cibi che regalano la felicità sono i pesci grassi, ovvero salmone, sardine, trota e tonno. Questi alimenti contengono alti livelli di Omega 3, nutriente essenziale che influisce su tutte le funzioni del cervello, inclusi l’umore, la memoria e la capacità di gestire lo stress. Altrettanto utili le verdure a foglia verde, ricche di antiossidanti. Questi ultimi hanno proprietà antinfiammatorie naturali che aiutano nella lotta contro l’ansia e la depressione; inoltre le verdure promuovono una sana digestione, favoriscono il metabolismo Infine, ulteriori cibi che donano felicità sono le lenticchie. L’acido folico, ricca fonte di proteine contenuta in questi legumi, e il magnesio sono raccomandati come integratori per le persone affette da problemi di salute psichiatrica o mentale.
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Il pisolino
Con l’avanzare dell’età, la mancanza di sonno diventa una problematica crescente. Per una vita sana sono fondamentali: un buono riposo notturno, un’alimentazione corretta e il giusto esercizio fisico. Esiste, infatti, una correlazione tra la carenza di sonno e malattie croniche come diabete, depressione, ipertensione, obesità e un rischio maggiore di contrarre il cancro. Inoltre, dormire ha effetti anche sulla produttività e sull’invecchiamento della pelle. La pennichella pomeridiana riduce il “debito di sonno” Gli essere umani sono gli unici mammiferi a posticipare deliberatamente il sonno. Secondo l’istituto inglese per l’eccellenza clinica (National Institute for Health), in età adulta ci occorrono dalle sette alle otto ore di buon riposo notturno per notte. Se dormire poco diventa un’abitudine, il deficit di sonno si accumula e si trasforma in “debito”. Ad esempio, chi dorme solo cinque ore per notte, alla fine della settimana sarà in debito di sonno di circa 14 ore. Dovremmo allora copiare i bambini e tornare alla pennichella pomeridiana? Anche se non offre gli stessi benefici di una buona dormita notturna, il pisolino può rappresentare una ricarica a breve termine per umore e riflessi, oltre a potenziare la produttività. Per chi vive con i piedi per terra, basta una pennichella di appena 20-30 minuti magari con le belle giornate distesi su un divano o su amaca sotto un cielo azzurro, per dare la carica alla propria giornata senza interferire con il riposo notturno.