Trasforma un angolo della tua casa in un accogliente rifugio per la lettura. Un comodo divano o poltrona, una libreria o uno scaffale con i vostri libri preferiti la giusta luce e qualche candela accesa renderanno questo spazio il luogo magico per rilassarsi con un buon libro nei mesi autunnali, sia dopo il lavoro che nei fine settimana.
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Mari e Oceani
Ricoprono il 70% della superficie terrestre, ospitano l’80% della biodiversità mondiale, producono il 50% dell’ossigeno presente nell’atmosfera e assorbono circa un terzo della Co2 emessa dalle attività umane. Eppure, quasi mai ci ricordiamo di loro: i mari e gli Oceani. Secondo i dati riportati da Lifegate, il 6% della superficie delle terre emerse è protetta, mentre è tutelato meno dello 0,5% degli oceani. Anche per questo l’Europa perde i suoi ecosistemi marini più produttivi, 8 volte più redditizi dei boschi tropicali. I nostri mari, infatti, sono letteralmente al collasso: svuotati e violati da pesca industriale, inquinamento, trivellazioni petrolifere, cambiamenti climatici. E’ stata istituita anche una Giornata Mondiale dei mari e degli Oceani e un solo giorno in un anno per ricordare tutto quello che i mari e gli oceani fanno per noi è davvero poco, ce ne siamo resi conto in questi giorni quando abbiamo assistito a spettacolari tramonti in riva al mare, e albe indimenticabili. Rispettiamoli e amiamoli sono parte importante e integrante della nostra vita.
Gli atolli
Gli atolli corallini possono resistere all’innalzamento del livello dei mari e degli oceani, innalzandosi contemporaneamente grazie ai sedimenti che il mare deposita sulla loro superficie. Lo indica la simulazione diffusa sulla rivista Science Advances e condotta dall’Università di Plymouth, in collaborazione con l’Università canadese Simon Fraser. Basandosi su modelli al computer della morfologia delle isole, la simulazione ha ricostruito uno degli atolli di Tuvalu, nell’Oceano Pacifico, per studiarne il comportamento in risposta all’innalzamento delle acque dell’oceano. I risultati indicano che il destino degli atolli corallini, tra le isole più esposte alle conseguenze dei mutamenti climatici, potrebbe non essere segnato. E che questi ambienti così fragili potrebbero in realtà avere una propria resilienza al pericolo che viene dagli oceani.I risultati dimostrano che l’accumulo di depositi trasportati dalle acque porterebbe a un sollevamento delle stesse isole, evitando che vengano sommerse, attraverso un adattamento naturale.
