Food delivery = moda perfetta per pigri&incapaci a cucinare. La soluzione a tutti i mali, dal frigo vuoto all’emergenza appuntamento galante in casa o ricarica post incontro tra le lenzuola. Il cibo da asporto per la generazione che ha un’indipendenza faticosamente conquistata, nel bene e nel male, e quindi ha almeno 14 ore giornaliere di lavoro sulle spalle, è una salvezza necessaria alla nutrizione basilare, così da evitare di incappare nelle sempreverdi scatolette di tonno con insalata quando va bene o verdure surgelate quando va malissimo. O peggio, un kebab tiepido consumato in piedi appoggiati ad un bancone. Liberaci dal male del cibo cattivo, e dacci oggi i nostri riders del food delivery, angeli alati che corrono in soccorso della fame più disperata previa pagamento con carta di credito Facci scegliere tra schermate e schermate di proposte di cibi che fanno bene e solleticano gola e salute, così da non ritrovarci sazi ma disfatti da una recente indagine è emerso che comunque a stravincere è sempre la cucina italiana da asporto, segno che la tradizione mediterranea è un must infallibile. I food riders, i fattorini delle consegne, ricevono solo che il nostro affetto più imperituro. O le nostre imprecazioni quando abbiamo fame e non arrivano. Sono loro che si avventurano in strade lontane, condomini fatiscenti, seguono indicazioni sommarie e si ritrovano a vagare con del cibo in giro per la città. Sono anche quelli che raccontano gli aneddoti più divertenti perché spesso e volentieri incappano in clienti proprio strani, con esigenze assurde e richieste lunari non solo per gli orari. Così tra pizza da asporto, hamburger vegani, cinese, sushi take away e altre mille novità da ogni parte del mondo, i riders di Foodora stanno imperversando sempre di più nelle città.
Tag: foodstyling
La pasta del futuro….
Qual è il nostro tipo di pasta preferito? Presto potremmo non essere più chiamati a scegliere. Due ricercatori del MIT, hanno progettato una pasta che cambia forma una volta immersa nell’acqua. L’obiettivo è quello di risparmiare sugli imballaggi, dato che il formato piatto sarebbe più comodo ed economico da trasportare. Una domanda, però, è legittima: quando arriverà nel nostro piatto sarà buona e davvero commestibile? Combinando stampa 3D e gastronomia molecolare, i due studiosi sono riusciti ad ottenere un prodotto innovativo: il gusto, dunque, almeno al momento non sembra essere dei migliori. La pasta, però, si comporta come i ricercatori speravano: riesce a cambiare forma, una volta a contatto col liquido. Ciò dipende dalla capacità del cibo di assorbire acqua ed espandersi. Alla fine sono arrivati a progettare un tipo di pasta formato da due strati di gelatina, di diversa densità: la parte superiore è fatta apposta per assorbire più acqua. Ciò consente alla pasta di trasformarsi. Per controllare la quantità di acqua in entrata, i ricercatori sono ricorsi alla cellulosa, da inserire sulla gelatina. “Abbiamo fatto molteplici esperimenti e stilato un database, in cui appuntare le diverse forme, insieme alle istruzioni per ottenerle”Insieme allo chef Matthew Delisle del ristorante L’Espalier di Boston, i ricercatori hanno creato due piatti: dischi trasparenti di gelatina aromatizzati al plancton all’inchiostro di seppia e strisce di fettuccine realizzate con due strati di gelatina fusi insieme a temperature diverse. Dietro ad un progetto così stravagante, c’è anche l’intenzione di fare del bene all’ambiente, riducendo gli imballaggi. Abbiamo fatto dei semplici calcoli – ha spiegato Wang -. Se imballiamo perfettamente un tipo di pasta corta, avremo il 67% del volume costituito da aria. Crediamo che in futuro la nostra pasta possa essere imballata così com’è, ossia piatta, e quindi portare ad un risparmio di spazio”.
Un panino ripieno di ….soldi !!
Una coppia di Hermitage, nel Tennessee, ha deciso di procurarsi la cena acquistandola ad un McDonald-drive ed hanno avuto una grossa sorpresa quando hanno portato a casa le confezioni di panini che avevano appena acquistato.Nelle buste infatti non c’erano i panini che avevano ordinato, ma banconote per un valore di diverse migliaia di dollari. Apparentemente, si trattava dei soldi dell’incasso del fast-food, che erano stati tolti dalla cassa per essere depositati in banca, e qualcuno aveva pensato di nasconderle in una busta normalmente utilizzata per l’asporto di panini e patatine, in modo da mimetizzarla agli occhi di eventuali malintenzionati L’errore è stato scoperto quasi immediatamente e i due, che sono clienti abituali, sono stati rintracciati in breve tempo e un dipendente di McDonald è andato a casa loro a farsi riconsegnare il denaro. La Sig.ra Stacye a dichiarato “Appena abbiamo capito che erano i soldi che dovevano depositare, il primo pensiero è stato di risalire in macchina e riportarglieli. Non c’era altra cosa da fare. Non potevamo tenerli, non avrei potuto vivere con me stessa” .Il proprietario ha pubblicamente ringraziato i coniugi lodandoli dei valori che hanno dimostrato