L’amore è come una droga, crea dipendenza. Si sta benissimo finché si può consumare questa sostanza eccitante, che dà energia, ci fa toccare le stelle con un dito e non ci fa sentire la stanchezza. I problemi arrivano quando svanisce: la crisi di astinenza è difficile da superare e il corpo ha un tracollo fisico ed emotivo. A spiegare il fenomeno è l’antropologa Helen Fisher: L’amore romantico è una delle sostanze che crea maggiore dipendenza sulla Terra. È perfetta quando va tutto bene, orrenda se va male. Le sue caratteristiche sono tolleranza, astinenza e infine ricaduta. L’amore romantico fa molto di più di una dose di cocaina: se non altro, l’effetto della cocaina passa; l’amore romantico diventa un’ossessione. Con questa dichiarazione, alquanto preoccupante, possiamo anche intuire come sia “normale” l’aumentare dei casi di stalking. Da un punto di vista biologico, quando siamo innamorati accresce la produzione della dopamina e dell’ossitocina, che sono i neurotrasmettitori della felicità. Funziona così: quando vediamo l’oggetto del nostro amore, queste sostanze accrescono… ovviamente in sua assenza, si manifesta il fenomeno inverso, causando depressione. Come si combatte l’astinenza d’amore? Dovremmo imparare a lasciarci. È solo imparando a riconoscere le proprie risorse e la capacità di avere una relazione autentica e libera che si supera la dipendenza. Talvolta non si riflette sul fatto che a tenere unite due persone è soprattutto la paura di perdersi e non dovrebbe essere così.
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Il paese più felice del mondo
Tra le prime quattro nazioni nella classifica del World Happiness Report Onu ci sono Norvegia, Danimarca, Islanda e Svizzera. Il Bel Paese guadagna una posizione, negli Stati Uniti la ricchezza è in crescita, ma la felicità è in calo. A pochi giorni dalla Giornata mondiale della felicità del 20 marzo, l’Onu ha divulgato la classifica dei Paesi più felici del mondo. Al primo posto c’è la Finlandia, che supera la Norvegia, al primo posto lo scorso anno. L’Italia sale di una posizione, ma continua a restare in coda; sotto i livelli precedenti al 2010. Il World Happiness Report ha preso in esame 156 Paesi, esaminando aspetti come il Pil pro capite, le libertà, la fiducia, l’aspettativa di vita, le politiche sociali, la generosità e l’assenza di corruzione. Al primo posto troviamo la Finlandia dove anche gli immigrati sono più felici, all’ultimo il Burundi. Nella top four ci sono Norvegia, Danimarca, Islanda e Svizzera. Tre su quattro, esclusa l’Islanda, sono state al vertice gli anni scorsi. L’Italia conquista una posizione rispetto alla classifica 2017, passando dal 48esimo al 47esimo posto. Ma ampio rimane il divario rispetto al passato: “I quattro Paesi europei più colpiti dalla crisi, Grecia, Italia, Spagna e Portogallo, da tempo erano osservati speciali. Una nota positiva per lo Stivale viene dalla aspettativa di vita in salute: l’Italia, passata da 70 anni a 72,. Anche l’incidenza di obesità, depressione, uso di droghe, è rilevante negli Usa, che registrano una crescita maggiore di tutti e tre i fattori rispetto alla maggioranza degli altri Paesi. “Una crisi sociale è in atto negli Stati Uniti legata a maggiori disuguaglianze e minore fiducia. Gli Usa stanno diventando sempre più ricchi ma sempre meno felici”. ![]()
