Diffusissimo nei nostri giardini e all’interno delle nostre case, il giacinto è una delle bulbose più diffuse in commercio, anche grazie alla sua facilità di coltivazione.Di origine europea e asiatica, ne esistono tantissime specie differenti, tra le quali le più famose sono: il Giacinto Italiano, caratterizzato da fiori lilla o bianchi, il Giacinto Romano, il più precoce di tutti e il Giacinto Olandese, un ibrido che spicca per le sue varianti di colori che spaziano dal giallo al viola al blu.Come abbiamo detto, coltivare i bulbi di giacinto è davvero semplice, richiedono solo alcune regole per la buona riuscita della sua fioritura. Per prima cosa la buona notizia è che è possibile coltivare il giacinto sia in esterno che in interno, sia in aiuola che in vaso, e quindi, se abitate in zone climatiche non temperate, potrete benissimo arricchire i vostri ambienti domestici con appariscenti colori nei vasi. È sempre meglio preferire una semina in terreno, perché il giacinto preferisce di più l’aria aperta e un terreno più nutriente, proprio come quello del giardino, ma resiste molto bene anche piantato nei vasi.Se deciderete di optare per la coltivazione in giardino potrete lasciare il vostro bulbo di giacinto anche in una posizione assolata, con luce diretta, e non avrà difficoltà neanche con temperature troppo basse, perché rinforzato dal terreno circostante. Se invece deciderete di piantare il giacinto in vaso, all’interno della vostra abitazione, premuratevi che la temperatura non scenda mai sotto i 13 gradi centigradi e posizionate la pianta in un luogo molto luminoso, ma che non sia soggetto a luce diretta del sole. La regola chiave è, innaffiate finché non si formano ristagni, il giacinto, soprattutto se piantato in giardino, ama molto l’acqua e ha più facilità a disperderla nel terreno.I fiori del giacinto, invece, non hanno bisogno di una potatura costante e regolare. Basterà solo tagliare i fiori una volta appassiti o una volta che la fioritura sarà terminata; in questo modo la pianta risparmierà le sue energie per altri periodi di crescita.
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Cura e attenzioni
l giardinaggio, purtroppo, non è un hobby in cui improvvisarsi. Senso estetico, entusiasmo e buona volontà servono infatti a poco se si è a digiuno di alcune regole di base, come quelle che guidano alla scelta del vaso. Perché prendere il primo contenitore che ci capita sotto mano equivale spesso a condannare fiori e piante a morte sicura. Piuttosto, anche chi non ha il “pollice verde” può seguire alcune semplici indicazioni che servono a rendere più confortevole l’habitat delle piante e dei fiori sui nostri terrazzi e balconi e perfino nei giardini e serviranno inoltre ad allungarne la vita; basta conciliare il gusto personale, che porta a scegliere tra un orcio in terracotta e un vaso in polietilene, alle esigenze “personalizzate” di ciascuna pianta. Pietra, legno, midollino, metallo: Bellissimi ma tremendamente pesanti i vasi in pietra, soprattutto una volta riempiti con la terra. Se la scelta si orienta su questo genere di contenitore, meglio decidere fin da subito dove collocarlo Moderni, economici e leggeri, invece i copri vaso di latta o di vimini sono perfetti per rendere più gradevole l’estetica dei vostri fiori o delle vostre piante