Tra i giocattoli preferiti dai bambini di tutto il mondo, già da svariate generazioni, ci sono sicuramente i Lego. Chi non ha in casa un bauletto che al suo interno abbia un quantitativo di mattoncini colorati e non abbia mai espresso la propria creatività costruendo fantasiose strutture? Nonostante ciò i Lego sono sconsigliati ai bambini più piccoli, dato che potrebbero essere ingeriti, a causa delle loro piccole dimensioni… almeno fino ad oggi. Forte di questa affermazione Il designer Akihiro Mizuuchi ha però deciso di cambiare questa brutta reputazione, creando i Lego commestibili. Sicuramente una buona notizia per chi ha figli piccoli, tuttavia c’è anche un aspetto negativo: i nuovi Lego, infatti, non resisteranno a lungo dato che sono fatti di cioccolato. I colori sono quattro, per altrettanti gusti: cioccolato fondente, cioccolato al latte, cioccolato bianco e fregola. Sono perfettamente funzionali ed identici agli originali. L’avvertenza è riportata sulla scatola: sbrigatevi a completare la vostra costruzione, prima che il cioccolato si sciolga!
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Pasqua tra colombe e uova di cioccolato
Sarà per i dolci sfiziosi e gustosi, sarà per l’aria e il sole primaverile ma la Pasqua, dopo il Natale, è una delle festività più attese e gioiose dell’anno. Come per ogni ricorrenza della religione cristiana anche questa si porta dietro secoli di tradizioni e ricette, per ogni singola regione, tramandate di generazione in generazione, addizioni che si distribuiscono lungo i pasti della giornata, partendo dalla colazione di Pasqua. Dopo aver passato le festività natalizie mangiando pandori e panettoni, a Pasqua arriva la colomba. La storia narra che sia nata grazie ad una nota e storica ditta di panettoni per riutilizzare l’impasto e i materiali. Ma questa vanterebbe anche di una seconda storia, dove si dice che il dolce sarebbe invece nato dall’antica tradizione siciliana, dolce, il cui valore simbolico è legato alla pace, e viene consumato nel corso della giornata di Pasqua, dalla colazione fino al dolce di pranzo e cena, ed è frutto di una lunga lavorazione e sebbene bene non ci siano veri e propri regali da scartare, la mattina di Pasqua è comunque il momento più atteso dai bambini perché finalmente si possono aprire le uova di cioccolata che magari per settimane sono state lasciate sulle mensole della cucina per non essere aperte. Tuttavia questa tradizione è cambiata nel corso degli anni, perché anticamente questa voleva che le uova scambiate fossero effettivamente vere e dipinte, come valore simbolico e segno della Resurrezione.
Perche’ le uova di Pasqua
Le uova di Pasqua sono una tradizione pasquale nota in tutto il mondo. Ogni anno, i bambini (ma anche gli adulti) aspettano solo il pranzo del giorno di Pasqua per potere mangiare le uova di cioccolato e per scoprire le sorprese contenute al loro interno. Ormai se ne fanno di tutti i tipi: grandi e piccole, con il cioccolato al latte o fondente, con la sorpresa o senza, industriali o artigianali…l’importante averne almeno uno sul tavolo! La tradizione delle uova di Pasqua è antichissima. Fin dall’antichità nelle credenze pagane e mitologiche, l’uovo è stato un simbolo di vita e sacralità. Nel corso degli anni, con l’avvento del Cristianesimo, questa tradizione venne pressoché mantenuta: l’uovo, oltre che simbolo di rinascita, divenne l’emblema della Resurrezione. La tradizione delle uova pasquali ha così preso sempre più campo, fino ad arrivare ai giorni nostri. L’usanza dell’uovo di cioccolato risale al ventesimo secolo. Questa tradizione ebbe un successo così grande che importanti brand dolciari iniziarono a organizzare grosse produzioni industriali, trasformando le uova di Pasqua in un grande successo commerciale. Ultimamente, a testimonianza dell’ unione sempre più stretta tra le uova e il marketing, in qualsiasi supermercato si possono trovare centinaia di esemplari marchiati con il cartone animato del momento, con i colori delle squadre di calcio, con i film più famosi…E la sorpresa…? Di questa usanza dobbiamo ringraziare l’orafo russo Fabergé. Nel 1883 lo zar di Russia gli chiese di creare un dono speciale per sua moglie. Il gioielliere ebbe una “preziosa” idea: un uovo bianco di platino contenente a sua volta un ulteriore uovo . L’uovo d’oro aveva al suo interno due sorprese: la riproduzione della corona dell’impero e un pulcino. Un’idea che la zarina apprezzò sicuramente, tanto che da allora si sviluppò la tradizione di regalare uova con una sorpresa al loro interno!
