Preziosissimi insetti

Un terzo di ciò che mangi ha origine da colture impollinate da insetti. L’80% di questi insetti sono api. Esistono più di 16.000 specie di api, ma non più di una decina è in grado di produrre il miele. Nella sua vita una singola ape produce una quantità di miele pari ad un dodicesimo di un cucchiaino da caffè. Per produrre 450 grammi di miele, poco più di un vasetto, le api devono visitare 2 milioni di fiori. Qualche anno fa, per dimostrare l’importanza delle api, Whole Foods, una catena americana di cibo biologico, ha rimosso dai negozi tutti i prodotti che derivano dalle piante che dipendono dal lavoro di questi preziosi insetti. Risultato? Il 52% dei prodotti è sparito dagli scaffali. Più della metà di ciò che troviamo quotidianamente nei supermercati. Purtroppo, questi operosi insetti, così come gli altri impollinatori come farfalle, pipistrelli e colibrì, sono a rischio per colpa dei pesticidi, dei cambiamenti climatici e delle pratiche di monocoltura che riducono le sostanze nutritive disponibili.

Diecimila api prendono d’assalto una macchina

Diecimila api che sorvegliano a vista una macchina. Non è la trama di un film horror in cui una specie geneticamente modificata si lancia furiosa contro gli uomini, piuttosto quello che è successo a Haverfordwest, contea sulla costa gallese. Ad assistere allo spettacolo Tom Moses, guardia parco locale che ha subito notato una macchia marrone che ricopriva l’intero portabagagli di una Mitsubishi grigio metallizzato. Dopo essersi avvicinato ha realizzato cosa stava succedendo: “Non avevo mai visto cosi’ tante api in tutta la mia vita. È stato spettacolare. Ero in auto e ho visto questa enorme nuvola marrone. Tanta gente si è fermata e ha scattato delle foto”. La macchina, era stata parcheggiata  per fare al volo la spesa. Tom, preda dello stupore, ha deciso di chiamare un gruppo di apicoltori sul posto, i quali sono riusciti a portare via la maggior parte delle api in una scatola. Un fenomeno meno insolito di quanto si possa pensare. Pensiamo che l’ape regina sia stata attirata nella macchina da qualcosa, probabilmente qualcosa di dolce. Poi è rimasta incastrata nello spazio tra la copertura di plastica e il tergicristallo del parabrezza. Lo sciame, di circa 10.000 api, l’ha seguita e si è raccolto intorno al bagagliaio. Per le api è naturale stare con la loro regina Ma è certamente strano che abbiano seguito una macchina per ben due giorni!”.  L’ape regina, del resto, è la leader della colonia e la madre della maggior parte degli altri esemplari operaie e fuchi, se non di tutti. Affinché sia sano tutto l’alveare, è basilare che goda di buona salute, dato che quando invecchia o muore, muore anche la colonia, se non trova una nuova ape regina in tempo utile L’ape regina è un individuo adulto, fertile, femminile ; è normalmente la madre di tutte le api presenti nell’alveare. La regina si sviluppa da una larva selezionata dalle api operaie e nutrita con pappa reale al fine di renderla sessualmente matura. Il miele è un alimento prodotto dalle api a partire dal nettare e dalla melata che possiede innumerevoli proprietà, è inoltre un eccellente dolcificante naturale

 

 

 

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Insetti laboriosi

L’ape è un insetto molto speciale, vola di fiore in fiore raccogliendo nettare che poi trasformerà in miele. Il nettare è il nutrimento dell’ape adulta. Il miele è il cibo di riserva delle api. Volando di fiore in fiore raccolgono nettare che poi trasformerà in miele. Il nettare è il nutrimento dell’ape adulta. Il miele è il cibo di riserva delle api. Il polline d’api, insieme alla pappa reale ed alla propoli è un prodotto delle api che viene grandemente apprezzato dalla medicina naturale per via delle sue proprietà stimolanti, energizzanti e tonificanti sull’organismo. Esistono diversi tipi di polline d’api e numerosi sono gli studi scientifici che ne dimostrano la validità per la cura di diverse patologie. Il polline viene raccolto e trasportato all’alveare da questi industriosi insetti allo scopo di fornire cibo alla colonia, esso rappresenta, infatti, la materia prima utilizzata dalle api nutrici per produrre la pappa reale destinata all’alimentazione delle larve e dell’ape regina. Esattamente come il miele e il propoli, la composizione del polline d’api non è standard e varia in funzione delle condizioni ambientali e dei fiori e dei frutti circostante l’alveare. La disponibilità di diversi tipi di polline si differenzia infatti su base temporale a seconda del periodo specifico di fioritura di fiori e piante: così il polline d’api non solo varia di mese in mese ma anche di settimana in settimana e frequentemente anche da un giorno all’altro. Questi laboriosi insetti,succhiano polline, immagazzinano cibo per l’inverno, anche d’estate, sotto un sole pomeridiano che cuoce, la natura non cessa di alleggerirsi andando in vacanza, anzi lavora per addolcire la nostra vita.