L’attività fisica fa bene al corpo e al metabolismo

L’attività fisica mattutina fa bene al corpo in quanto mette in moto il metabolismo, stimola le endorfine, energizza e allo spirito, dando la sensazione di essersi presi cura di sé stessi fin dalle prime ore del mattino. Allenarsi per molte persone è diventato un momento importante da dedicarsi: per questo bisogna farlo nel migliore dei modi. Una delle questioni principali che riguardano l’attività fisica di prima mattina s’incrocia con un’altra buona abitudine: quella della colazione. C’è chi pensa, però, che le due cose entrino in contrasto: si può mangiare prima di correre o nuotare? O è meglio digiunare? Saltare la colazione non è mai positivo. Il primo pasto della giornata è considerato quello più importante, perché apporta il giusto nutrimento al nostro corpo per affrontare le ore seguenti. Per chi, appena sveglio, decide di fare attività fisica, compiendo quindi uno sforzo maggiore, è ancora più fondamentale. La colazione ideale per chi fa sport al mattino si divide in due momenti: prima dell’esercizio dove si preferiscono alimenti facilmente digeribili quelli secchi, ad esempio in piccole quantità, e dopo l’allenamento, dove si completa il pasto con proteine, vitamine e sali minerali, per bilanciare le sostanze perse durante l’esercizio. L’idratazione è importante: bere quindi è basilare, ma bisogna farlo con moderazione. Appena svegli è consigliabile bere un bicchiere d’acqua, magari tiepida o calda, ma non di più. La sensazione sarebbe quella di “sentirsi l’acqua nello stomaco” mentre ci si allena. Dopo, invece, spazio a acqua, tisane, spremute, latte.  L’ideale? Un frullato per reintegrare il potassio. Il tempo della colazione ideale è quello di mangiare 30 minuti prima dell’allenamento e nell’arco della mezzora successiva. Mangiare cioccolato a colazione non è un piacere riservato solo a coloro che vanno sulle piste da sci. Il cioccolato, nonostante il suo grande apporto calorico, stimola endorfine, dà energia quindi concediamoci pure il lusso di una tazza di cioccolata calda.  

 

La memoria è come un muscolo

La memoria è come un muscolo: l’esercizio ne migliora le performance. Ma gli esercizi in questo caso non bastano: bisogna accompagnarli con uno stile di vita sano, nel quale alimentazione, attività fisica e sonno regolare giocano un ruolo da primi attori. Molti alimenti sono in grado di rallentare l’invecchiamento cerebrale. Primo tra tutti il pesce azzurro, ricco di Omega-3, necessari per le funzioni cognitive, seguito dalle noci che contengono anche vitamina E, dalle proprietà antiossidanti. Nei cavoli, invece, c’è la vitamina C, che rinforza i vasi sanguigni, mentre il licopene del pomodoro ha un’azione antiage. La curcuma, l’ingrediente principale del curry, ha proprietà antinfiammatorie e ostacola l’arteriosclerosi. La colina del tuorlo d’uovo è essenziale per la fisiologia delle membrane cellulari. Infine è fondamentale l’idratazione: un apporto insufficiente di acqua indebolisce le capacità del cervello. Riducete drasticamente i grassi saturi di origine animale e quelli vegetali presenti nei prodotti industriali, responsabili dell’accumulo di colesterolo, che diminuisce l’efficienza delle cellule nervose e favorisce i processi di invecchiamento. Al pari degli zuccheri contenuti in merendine, dolci e caramelle. Approfittate dell’arrivo delle piogge e della riduzione delle ore di luce per dormire: ricerche e studi confermano che il poco sonno danneggia la memoria e che la carenza protratta di riposo limita le capacità di apprendimento. Avere un ritmo sonno-veglia regolare, concedersi una siesta pomeridiana di una ventina di minuti, dormire un numero adeguato di ore durante la notte aiuta a rigenerare le cellule cerebrali, tutela la salute della mente, serve a riordinare i ricordi. Non solo muscoli: fare sport, di qualunque tipo, giova anche alle cellule cerebrali. Attività soft come yoga e training autogeno migliorano la concentrazione e la memoria. Trascorrete le ore pomeridiane davanti al camino dedicandovi a esercizi per rinforzare la memoria e coordinare i due emisferi del cervello. Scrivere per una decina di minuti al giorno con la mano sinistra o con la destra se si è mancini o fatelo davanti allo specchio guardando l’immagine riflessa anziché il foglio di carta sono sistemi che aiutano ad innescare le funzioni cerebrali. Allo stesso modo lo è esercitarsi a ricordare le lettere dell’alfabeto al contrario, cioè partendo dalla “Z”.