Un amore di altri tempi, fatto di sguardi, sensazioni ed emozioni. Un sentimento eccelso, innalzato ad essenza spirituale, scevro di ogni sensualità, è quello che ispirava i grandi poeti: Dante, Petrarca, Leopardi. Ecco il significato dell’amore platonico: quel sentimento che occupa pensieri, mente e azioni. Un amore che Platone non definisce come eros ma esattamente quel primo stadio dell’innamoramento provocato dalla vista dell’amato, dalla sua bellezza fisica e dalla sua mente.Gli occhi sono la porta dell’amore, per il filosofo greco che fu il primo a parlare e descrivere accuratamente il significato dell’amore platonico che lo innalza a emozione divina, specchio della bellezza e della verità. «Il primo bacio non viene baciato dalle labbra bensì dagli occhi», sono le parole di Bernhardt che meglio esprimono la sostanza di questo sentimento assoluto e vissuto in maniera, appunto nobile, almeno al primo momento.Ma l’amore platonico non è solo quello fra due amanti bensì anche quello che regola rapporti familiari o storie passate e mai scordate. Un significato vero e sempre attuale, è quello del primo amore che non si scorda mai. L’amore puro, il primo, risulta essere per tutti vissuto subito in maniera platonica e sono proprio quelle sensazioni, uniche ed inimitabili a rimanere nell’anima per sempre.
Eh, i bei tempi dell’amore platonico, quando si sposavano tutte vergini e poi nascevano certi settimini di quattro chili e mezzo che si allargava il cuore a guardarli…
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