L’esistenza di meccanismi cerebrali innati universali che controllano all’apprendimento del linguaggio negli esseri umani e del canto negli uccelli è confermata da uno studio condotto da T. Sakata dell’University a Montreal, in Canada, che hanno analizzato la comprensione delle vocalizzazioni in un gruppo di diamanti mandarini, una specie di uccelli canori. E’ noto da tempo che le lingue del mondo condividono molte caratteristiche fra cui la struttura sintattica come l’ordine delle parole e proprietà acustiche, come il tempo e l’intonazione che potrebbero derivare da una predisposizione biologica. Inoltre, recenti esperimenti hanno messo in evidenza sottili relazioni fra capacità linguistiche, senso del ritmo e musica, suscitando il sospetto che fra questi aspetti del comportamento umano e le vocalizzazioni musicali degli uccelli ci sia un legame molto più stretto di quanto finora pensa. Anche solo immaginare di esser seduti all’ombra di un bosco di giovani faggi in primavera ad ascoltare il suono rilassante degli uccelli selvatici che cantano tra i rami. Ora percepite un caldo sole primaverile che penetra l’accogliente copertura di foglie sul mare di campanule sotto i vostri piedi. Concentratevi sui suoni. Si tratta, in realtà, di un impedibile mantra che rigenera. Una sorta di meditazione virtuale che richiede solo una minima parte della tua attenzione, ma che riuscirà a donarvi, tuttavia, un effluvio di benessere tale d’armonizzarsi col vostro miglior umore …