Fin dalla notte dei tempi l’uomo si è sempre lasciato affascinare dal potere del fuoco. Lo ha osservato, scrutato e sfidato fino ad avere la meglio, riuscendo ad utilizzarlo nel migliore dei modi: il barbecue. Ma, oggi come allora, c’è una domanda che spesso si pone chi si misura con questo tipo di cottura primordiale: come si fa a domare il fuoco del barbecue? Perché non si scherza col fuoco del barbecue. Un combustibile tra i più utilizzati per il barbecue è la carbonella. Questo combustibile diventa molto caldo in tempi brevi: in genere sono sufficienti 10-15 minuti. L’intenso calore può abbrustolire il cibo in pochi secondi, tostandone la superficie e diffondendo un piacevole aroma affumicato Molte volte parlando con gli amici vi sarà capitato di sentire straordinarie storie sull’accensione del fuoco per il barbecue. Qualora dovete cuocere più pietanze sia con la cottura diretta sopra la brace che indiretta accanto alla brace, basterà ricorrere al fuoco a due zone. Il fuoco diretto è ideale per cucinare alimenti piccoli e teneri. Questa tecnica tosta gli alimenti in superficie, ne sviluppa il sapore e la consistenza e permette di cucinare al cuore tranci di carne relativamente bassi. Il fuoco indiretto invece è più adatto a grossi tagli di carne,per determinare il calore del vostro barbecue immaginate una lattina posta sulla griglia: ponendo la vostra mano appena sopra la lattina immaginaria, sarete a 12 centimetri di distanza dalla brace, la distanza giusta per stabilire il calore del fuoco. Facendo attenzione a non avvicinare indumenti infiammabili alla griglia, ponete la vostra mano in questa posizione e allontanatela non appena avvertirete il dolore. Se sarete costretti a tirar via la mano dopo 2-4 secondi, la temperatura è alta. Se arriverete a 5-7 secondi, il vostro barbecue avrà una temperatura media. Se invece riuscirete a non allontanare la mano prima di 8-10 secondi, la temperatura è bassa
